Prima di un viaggio in aereo, oltre ai farmaci di cui si può avere bisogno, e in maniera ancora più importante per i farmaci dei malati cronici, diventa fondamentale avere ben chiaro quali sono i medicinali in aereo da poter portare. Facciamo una importante differenziazione: è possibile portare qualsiasi tipo di medicinale nella stiva, in quantità limitate ovviamente. Quello di cui si occupa questo articolo, invece, sono i medicinali in cabina.
Dopo i noti fatti dell’11 settembre del 2001, infatti, le regole sull’ammissione o meno di determinati oggetti e sostanze a bordo si sono fatte molto più stringenti. In particolare, le novità riguardano i liquidi, ammessi con diverse riserve a bordo, poiché potrebbero in realtà contenere del materiale esplosivo, e ovviamente le autorità si tutelano (e soprattutto tutelano i passeggeri dell’aereo) da eventuali atti di terrorismo.
E’ bene ricordare, come premessa, che è sempre meglio portare a bordo solo i medicinali indispensabili (sicuramente uno degli oggetti indispensabili per il vostro viaggio), tra cui le cosiddette ‘medicine salvavita’, e lasciare gli altri farmaci nella stiva. Alcuni medicinali in aereo devono infatti essere a portata di mano e questo, con qualche limitazione, le autorità aeroportuali fortunatamente lo permettono. Qui parleremo di come evitare di vedersi sequestrati i medicinali, una volta arrivati ai punti di controllo della sicurezza.
Medicinali in aereo: ecco le regole
Prima di parlare di quali medicinali in aereo sono ammessi, è bene ribadirvi un concetto: evitate il superfluo, e portate in aereo soltanto i farmaci che sapete vi serviranno durante il volo, senza andare oltre.
Questi medicinali, poi, teneteli sempre a portata di mano, utilizzando una busta apposita, meglio se in uno zaino; mettendolo nel bagaglio che salite a bordo, infatti, nel caso non abbiate preso bene le misure (o non le abbiano prese bene al check-in) o ancora nel caso gli sportelloni sopra i sedili siano pieni, la compagnia aerea si vedrà costretta a mettere il bagaglio in stiva, e assieme a lui sarete costretti a salutare anche i vostri medicinali fino a quando non arriverete a destinazione.
Cercate, poi, di conservare i medicinali nelle confezioni originali, così da evitare ulteriori controlli e non destare sospetti nelle autorità aeroportuali, che in caso di medicinali sfusi potrebbero voler analizzare le compresse, cosa che vi farebbe perdere decisamente molto tempo. Cosa diversa, ovviamente, è per i medicinali che metterete in stiva: lì scatoli di cartone e blister possono davvero occupare spazio vitale e, se ne avete necessità, vi conviene inserirle in un sacchetto di plastica ben sigillato e richiudibile.
Il certificato medico e passaporto medico europeo
Un’altra importantissimo consiglio, valido soprattutto per gli aeroporti esteri, è quello di avere con sé un certificato medico che giustifichi, appunto la presenza di medicinali in aereo. Durante i controlli di sicurezza, infatti, non è raro che vi chiedano delucidazioni sui vostri farmaci, e anche in questo caso eviterete ulteriori fastidi.
Meglio ancora se questo certificato medico è in lingua inglese, così da renderla perfettamente riconoscibile anche da parte delle autorità degli aeroporti esteri. Tra l’altro, in questa maniera potrete anche giustificare il trasporto dei medicinali in aereo al di fuori della famosa ‘bustina di plastica’ trasparente e richiudibile, che chi viaggia spesso conosce bene come modo più comodo per portare con sé i medicinali e farli passare in tranquillità ai controlli.
Un’altra accortezza non da poco è quella di chiedere al proprio medico di base un passaporto medico europeo, una carta che attesta tutte le eventuali patologie e soprattutto tutti i farmaci che vengono somministrati al paziente. Il vantaggio, non da poco, è che si tratta di una carta riconosciuta in tutta l’Unione Europea e, da un punto di vista pratico, c’è anche il vantaggio che essa è scritta in tutte le principali lingue, per cui non avrete alcun problema di comprensione con le autorità.
Medicinali refrigerati e liquidi: ecco come fare
Vi sono alcuni casi particolari, come quello di dover portare dei medicinali refrigerati a bordo. Ebbene, questa è una possibilità che non viene esclusa dalle autorità aeroportuali, ma potrete incontrare difficoltà con la compagnia aerea, visto che non tutte presentano delle celle refrigerate in cui poterli inserire. E’ bene, pertanto, contattare la propria compagnia aerea in tempo, ovvero prima di prenotare il biglietto se la necessità del trasporto di medicinali refrigerati è una conditio sine qua non del vostro viaggio: avrete sempre la possibilità di cambiare compagnia!
Una domanda che in molti si fanno è quella sulla possibilità o meno di portare a bordo medicinali liquidi. Ebbene, su questi circola un falso storico: essi possono essere portati a bordo in quantità illimitata, in un apposito sacchetto di plastica sigillato, poiché questa tipologia di liquidi è l’unica esclusa dalla normativa sui liquidi in aereo, che come detto è particolarmente stringente dopo i fatti dell’11 settembre.
Sulle siringhe, invece, la questione è ben diversa. Di norma, non è possibile il trasporto in cabina di siringhe, secondo le regole delle autorità aeroportuali. Questa prospettiva, però, cambia del tutto per chi ha bisogno, tramite la siringa, di assumere medicinali salvavita: a questi soggetti, in sostanza, è permesso farlo. Importante, però, è che questa necessità venga resa nota dal certificato medico e, in alcuni casi, che venga avvertito anche il personale addetto alla fase del check-in.
In sostanza, non vi sono particolari restrizioni per i viaggiatori che vogliono portare i medicinali in aereo. Si tratta semplicemente di buon senso: per venire incontro al difficile lavoro di sicurezza delle autorità aeroportuali, è bene mettere su carta tutte le proprie necessità, ed avere un atteggiamento collaborativo e mai aggressivo: in fondo, se voi state andando in vacanza, gli addetti alla sicurezza stanno semplicemente compiendo il loro dovere!