Il Duomo di Salò vanta almeno 5 secoli di storia e forse, proprio per questo, il suo interno è ricco di opere d'arte.
Interno del Duomo (1453)
Tra tutte le opere, quella che più mi ha affascinato è stato l'imponente Crocefisso ligneo che pende al centro dell'altare, commissionato a Giovanni Teutonico dal Comune, nel luglio del 1449.
Crocefisso ligneo di Giovanni Teutonico (1449)
Restaurato nel 1979 riacquistò il suo splendore e si potè meglio capire il giudizio di Andrea Mantegna “in credito di uno de’ più be’ crocifissi d’Italia”.
Significativa è la volta che sta sopra l'abside che rappresenta l'Assunzione, affresco di Palma il Giovane (1602-5). Maria Assunta in cielo sfiora la mano dagli angeli che hanno ormai compiuto la missione di portarla in Paradiso. Tutt'intorno, da una loggia, gli Apostoli tendono la mano come a salutarla.
Volta dell'abside, al centro Maria Assunta in cielo tende la mano agli uomini
L'Ancona dorata, opera del 1477 di Bartolomeo da Isola Dovarese e di Pietro Bussolo, mette insieme i santi protettori delle parrocchie vicine.
Altre opere che ho potuto riprendere sono la Natività di Zenon Veronese, la Nascita della Vergine, la Visitazione, l'Annunciazione. Pare che nel Duomo di Salò ci sia un posto per tutti i santi; ne cito alcuni, quelli più conosciuti: San Girolamo, Santa Giustina, Santa Elisabetta d'Ungheria, Santa Maria Maddalena, Santa Teresa...
Mentre uscivo mi sono accorta di un gruppo ligneo: attorno a Gesù morto, steso a terra, le statue dell'Addolorata, San Giovanni Evangelista, Maria Maddalena, Maria di Cleofa, Nicodemo e Giuseppe d'Arimatea. L'autore è ignoto, pare che le opere si collochino nel XVI secolo.
Una passeggiata lungo il lago di Garda mi ha dato lo spunto per scattare molte foto e girare qualche piccolo filmato. Le foto panoramiche a causa di una lieve foschia, non hanno potuto dare il meglio di sé. Alcune foto degli animali che vivono in riva al lago come le anatre selvatiche, i passeri, i gabbiani e persino gli aironi, sono uscite abbastanza bene.
Gabbiano in volo sul lago di Garda
Un buono spunto per le foto sono stati anche gli angoli della città: antiche scalinate, balconi fioriti, sottopassi, portoni antichi.
Il lago di Garda
Da non dimenticare poi i monumenti: ai caduti in guerra, allo statista Giuseppe Zanardelli che qui dimenticato non è, ad un Vescovo, l'amatissimo San Carlo Borromeo.
Scalinate e sottopassaggi possono condurre dalla parte alta della Città alla riva del fiume. In uno di questi passaggi ho potuto attraversare la Loggia della Magnifica Patria.
Loggia della Magnifica Patria
Uno spazio aperto, un luogo forse, nei tempi passati, di ritrovo per discutere. Mentre rifletto, tre ragazzini seduti attorno ad una colonna, in controluce, parlano delle loro avventure. La storia continua!
Le uscite di una giornata permettono di cogliere gli aspetti "freschi", nuovi del luogo che si sta visitando. Mi è piaciuta la storia di questo posto e la gente, forse perché abituata ai turisti, sempre aperta e gioviale. La natura è un incanto: i passeri non temono l'uomo, s'avvicinano con estrema semplicità e spontaneità!
Il giochino della scatolina che doveva emettere lo scontrino del gelato, rotta. Cose che succedono in tutte le città, chissà perché (?), ma che creano un disagio enorme e ti fanno decidere di lasciare il buon gelato, tra gli sguardi sorpresi di tutti, per non incorrere in sanzioni. Molte case risultano abbandonate. Anche questo mi ha dato tristezza.
Non conosco i prezzi dei ristoranti, ma ho avuto l'impressione che il servizio fosse ottimo... di conseguenza anche il prezzo sarà stato abbastanza elevato. Consiglio allora, se si ha la macchina, di portarsi un panino ed una bibita da casa, per un giorno non fa male e si risparmia parecchio.
