Io ed il mio compagno di viaggio abbiamo deciso di staccarci completamente dai tour di gruppo e abbiamo cercato di viverci la città scoprendola da soli. Abbiamo alloggiato in un albergo a Sisli, zona piuttosto ben servita ma, comunque, consiglio di scegliere qualcosa di più centrale anche perchè se non ci si vuole affidare agli spericolati tassisti, muoversi con i mezzi pubblici è difficile quanto ad informazioni perchè parlano poco l'inglese e, pertanto, bisogna un po' affidarsi alla fortuna.
Abbiamo visitato le meravigliose moschee, osservando con rispetto i riti dei fedeli del togliersi le scarpe e del lavaggio dei piedi in apposite fontane site all'ingresso, nonchè della divisione dell'area donne e uomini per il momento della preghiera.
Abbiamo visitato lo splendido Museo di Arte Moderna ma consiglio vivamente di non fermarsi al bar per un attimo di ristoro perchè i prezzi sono decisamente alle stelle.
Inevitabile è attraversare il lungo mercato, dove si viene lettaralmente assaliti dai venditori che provano a farti comprare la qualunque ma di cui a me resta in particolare il ricordo delle coloratissime spezie esposte con ordine meticoloso e delle meravigliose lampade.
Il fascino cosmopolita di questa città. Quella che, ancora nel 2013, poteva sembrarmi un'integrazione possibile. I tanti colori, i tanti odori, i tanti suoni, i tanti volti diversi... una magia mai vissuta altrove. Mi ha colpito particolarmente l'inno che si eleva potente per la chiamata alla preghiera. La prima volta mi ha addirittura spaventata. Poi è diventata una sorta di musica incantatrice.
Il cibo e la poca pulizia. Ogni volta che visito un posto nuovo cerco sempre di capire ed apprezzare le culture altrui ma questa volta ho fatto davvero tanta fatica a farmi andare giù cibo tanto speziato e dolci super glassati, serviti con poca attenzione un po' in ogni posto in cui siamo stati. Anche il famoso e buon Simit, che è una ciambella salata al sesamo che viene venduta per strada all'interno di una specie di carrozzelle che stanno nel traffico e non danno nemmeno lontanamente un'idea di pulito.
Non voglio sembrare incongruente nel dare un voto pari a 5 e poi a non consigliarlo come posto da visitare. Non lo consiglierei ora chiaramente, non è il momento più adatto. Quella multiculturalità che si viveva ai tempi del mio viaggio come una presenza viva e formativa oggi è, purtroppo, instabile e, pertanto, pericolosa.