Acquedotto Medievale di Salerno

L'Acquedotto Medievale è una delle più famose strutture della città campana. Eretto nel IX secolo, fu ribattezzato "Ponti del Diavolo" a seguito delle numerose leggende che giravano circa la sua costruzione

Acquedotto Medievale di Salerno

Eretto nel IX secolo con lo scopo di fornire acqua al monastero di San Benedetto, l’Acquedotto Medievale rappresenta una delle più conosciute strutture storiche di Salerno. In origine, sembra avesse una lunghezza di circa 650 metri, di cui circa 250 su archi e pilastri; i restanti, erano collocati in condotte sotterranee o sugli stessi muri. Politiche dissennate hanno portato a vari abbattimenti, che hanno ridotto considerevolmente l’ampiezza dell’Acquedotto; oggi, il punto migliore per vederlo è senza dubbio quello in Via Arce, dove raggiunge anche la sua massima altezza, 21 metri.

La struttura dell’Acquedotto Medievale è costituita da due rami: uno proveniente da nord, l’altro da est, che si ricongiungevano proprio nel tratto di Via Arce; nato, come detto, per rifornire il convento benedettino, ben presto l’Acquedotto Medievale, sfruttando alcuni cunicoli sotterranei, fu in grado di rifornire anche il convento della Piantanova, sito in Via Mercanti, l’attuale inizio del centro storico di Salerno.

Acquedotto Medievale di Salerno

Uno scorcio dell’Acquedotto Medievale di Salerno

Leggende

Attorno all’acquedotto, girano diverse leggende. Fu ribattezzato (ed è tuttora meglio conosciuto come) ‘Ponti del Diavolo‘, poiché si raccontava che fosse stato costruito in un’unica notte, con l’aiuto dei demoni appunto, da Pietro Barliario, mago salernitano del XII secolo; secondo la superstizione popolare, inoltre, l’avventurarsi sotto questi archi di notte avrebbe portato all’incontro con demoni e spiriti maligni. Le leggende nascevano anche perché l’attuale Via Arce, nel IX secolo, era una zona impervia e disabitata e forse anche perché la presenza dell’arco ogivale, sconosciuta all’epoca, deve aver fortemente impressionato i salernitani.

Un’altra leggenda che riguarda l’Acquedotto è quella secondo cui sotto proprio sotto questi archi si sarebbero incontrati i quattro fondatori della Scuola Medica Salernitana: l’arabo Adela, il greco Ponto, l’ebreo Alino e il latino Salerno. Questa storia, molto più semplicemente, fu ispirata dalla fama di Salerno quale crocevia di scambi commerciali lungo tutto il Mediterraneo, luogo dove quindi non era difficile incontrare uomini provenienti da diverse parti d’Europa.

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L’Acquedotto Medievale, ribattezzato Ponti del Diavolo, in Via Arce

Come arrivare

A piedi

La stazione di Salerno dista circa un chilometro dall’Acquedotto Medievale. Per arrivarci, una volta usciti dalla stazione, imboccate Corso Vittorio Emanuele e proseguite per circa 500 metri; all’incrocio con Via Cilento Adolfo, svoltate a destra e camminate per altri 70 metri, per poi girare a sinistra su Piazza XIV Maggio; dopo 30 metri, svoltate a destra per rimanere su questa via e, dopo circa 100 metri, attraversate la strada e imboccate Via Alberto Pirro; dopo altri 100 metri, svoltate leggermente imboccando Via Fiera Vecchia e, dopo un altro centinaio di metri, sarete arrivati in Via Arce, dove troverete l’Acquedotto Medievale.

In bus

I bus che dalla stazione portano fino nei pressi di Via Arce sono le linee 2, 7, 8, 10, 11, 12, 17, 21, 22, 23, 26 e 39.

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