Come prima tappa mi sono diretta all'Ufficio informazioni turistiche che si trova presso la Porta Praetoria, un luogo antico piuttosto suggestivo. Qui un signore molto gentile ha dato voce ai miei interessi con cartine e orari da mettere insieme nei giorni previsti in Valle d'Aosta.
Quindi mi sono diretta verso piazza Arco d'Augusto per poi risalire la Città percorrendo le vie principali: via Sant'Anselmo, via Porta Praetoria, via Piazza Chanoux. L'Arco di Augusto stato innalzato per riconoscere la presenza e la potenza di Roma che nel 25 a.C. ha sconfitto il popolo dei Salassi.
La Città ricorda Sant'Anselmo, nato ad Aosta nel 1033, in vari modi, uno di questi è l'avergli dedicato una delle vie principali, ma l'immagine del santo, teologo, filosofo e arcivescovo cattolico morto il 21 aprile 1109, a Canterbury, nel Regno Unito, è dipinta in più punti della Città.
Nei pressi della Porta Praetoria, principale accesso alla Città di Augusta Praetoria, oggi Aosta, si trovano i resti dell'antico Teatro Romano.
Altro punto d'interesse è piazza Chanoux, sede del Municipio, costruita in stile neoclassico dopo l'abbattimento del Monastero di San Francesco. Sulla Piazza, la maggiore della Città, dedicata al martire della Resistenza valdostana, è stato eretto il monumento al soldato valdostano, rappresentato da un alpino.
L'attuale chiesa dei Santi Pietro e Orso, nota semplicemente come chiesa di Sant'Orso, si trova nel cuore della città di Aosta ed è stata voluta dal vescovo Anselmo nel secolo XI. Costruita sui resti di una chiesa probabilmente di epoca carolingia, afferma l'arte della Città e la fede della popolazione.
Il chiostro aperto al pubblico e totalmente percorribile, è composto da colonne e capitelli in marmo bianco rivestiti di una vernice scura, ciascuno rappresenta scene dell'Antico o del Nuovo Testamento, o ancora, episodi della vita del santo cui è dedicata l'intera collegiata, Sant'Orso.
Da un angolo del chiostro si può ammirare il campanile, alto 44 metri, chiaramente in stile romanico. Nel suo interno sono custodite ben 12 campane.
Nell'interno della chiesa si possono ammirare opere atte a suscitare la devozione e la preghiera, come il Sacro Cuore di Gesù e il Cuore Immacolato di Maria, Maria ai piedi della Croce e la Pietà, il Battistero e il martirio di San Sebastiano. Qualche gradino sotto l'altare maggiore conserva ancora intatta l'antica cripta al centro della quale si trova una statua di San Martino di Tours.
Accanto alla chiesa si trova "Il priorato di Sant'Orso" che ne completa la collegiata.
Le Porta Praetoria insieme alla Collegiata di Sant'Orso sono i due monumenti storici che più mi sono piaciuti. Tutta la Città "storica" è ben tenuta e curata nei particolari. Tutt'intorno le alte montagna con ancora qualche fascia di neve creano un'atmosfera da favola. La gente è cordiale. Il francese è di casa.
La Città "nuova" in alcuni spazi e costruzioni è lasciata a se stessa e stride con le bellezze che ci sono tutt'intorno. A volte gli imponenti palazzi coprono gran parte delle montagne. Alcune fabbriche, depositi e abitazioni, a mio avviso di recente costruzione, sono abbandonati e non troppo lontani dalla "città" visitata dai turisti.
Il primo consiglio in assoluto è quello di guardare il meteo prima di partire. Aosta è una città calda al pari di molte altre, quindi niente fantasia del tipo "andrò al fresco". Il secondo consiglio è quello di usare scarpe comode per poter girare tranquilli per la città. Il terzo è di portare con sé la fotocamera digitale per riprendere ogni cosa e poterla raccontare.