Valle d’Aosta: alla scoperta del lago Blu e del monte Cervino

Il mio viaggio è iniziato ad Aosta, con l'autobus di linea diretto a Chatillon, qui un secondo pullman mi avrebbe portata nei pressi del Lago Blu, non lontano dall'ultima fermata di Cervinia.

Valle d’Aosta: alla scoperta del lago Blu e del monte Cervino
Data e giorni
Giugno 2019 - 2 giorni
Tipo di viaggio
Montagna
Partecipanti
2
Costo totale
100 €
Mezzi di trasporto
Pullman
TAPPA 1
Prima tappa, il famosissimo Lago Blu

Il Lago Blu, situato a un paio di chilometri circa da Cervinia, è molto famoso per la sua posizione. Tutt'attorno al lago, infatti, ci sono alte montagne, in particolare, a nord, la Catena montuosa del Cervino da cui, alto e con un sottile manto bianco, spunta il massiccio del Cervino ed è quest'ultimo a rendere famoso ed affascinante il Lago Blu.

Lago Blu, il Monte Cervino è allo spalle

Il monte Cervino, infatti, grazie alla sua altezza, 4.478 m., riesce a specchiarsi nel Lago. Ma non tutti i giorni sono uguali, se piove, se il cielo è nuvoloso bisogna accontentarsi di qualche cartolina. La stagione favorevole per godersi questo spettacolo pare essere proprio l'estate, grazie al cielo spesso terso e luminoso, e anche se anche ci fosse qualche nube in questo periodo dell'anno di solito è solo passeggera.

Torrente Marmore raccoglie l'acqua di torrenti più piccoli che scendono dalla Catena del Cervino

Girare tutt'attorno al Lago Blu ci si impiega qualche decina di minuti, il lago infatti è di piccole dimensioni. Piuttosto è difficile non fermarsi a scattare foto e solo apparentemente gli scatti sono tutti uguali perchè la leggera brezza che muove l'acqua, le anatre selvatiche che si rincorrono per un boccone di pane gettato dai turisti, le stesse persone che vi si muovono attorno lo rendono vivo e mai identico a se stesso.

Lago Blu e Monte Cervino

Attorno al Lago ci sono panchine e massi, anche all'ombra, per fermarsi e godersi lo spettacolo, senz'altro unico nel suo genere.

TAPPA 2
Cervinia e Chiesetta degli Alpini sul Monte Cervino

Dal Lago Blu a Cervinia, cosa che fanno in tanti, sono andata a piedi. Arrivata in centro, a Cervinia, il primo a salutarmi è stato Mike Bongiorno: un monumento che lo rappresenta con la sua mano alzata, sembra dire a chi arriva "Allegria!". 

Monumento a Mike Bongiorno

La passeggiata per il centro di Cervinia ha richiesto pochi minuti, quindi sono salita verso la piana in cui San Giovanni Paolo II ha celebrato l'Eucarestia il 19 luglio del 1991. In questo luogo ci sono ancora i segni della presenza del Papa: una targa degli Alpini a ricordo del 125° anniversario della fondazione con il nome del Papa in rilievo e un bronzo che lo raffigura in preghiera, omaggio di Breuil - Cervinia.

Croce e Monte Cervino coperto da una nube

La salita verso la Chiesetta degli Alpini che ricorda i caduti del Battaglione Sciatori Monte Cervino è percorribile in poco più di mezz'ora, in alcuni tratti la salita è faticosa, più per il sole cocente che per la fatica fisica in sé, però lo spettacolo dei fiori che si apre lungo il percorso, insieme al monte Cervino, che pur essendo lontano, sembrava farsi sempre più vicino ripaga ogni sforzo.

Chiesetta degli Alpini

Cosa mi è piaciuto

Ho già detto nel mio racconto di viaggio che il Lago Blu, in particolare d'estate, è una vera meraviglia che suggerisco di non perdere. Anche la passeggiata verso la Chiesetta degli Alpini è stata molto piacevole per i colori del paesaggio. Il monte Cervino, terzo in Italia per altitudine, merita di essere conosciuto.

Cosa non mi è piaciuto

Ho scelto di andare a piedi dal Lago Blu a Cervinia, devo dire però che un tratto di strada, seppur breve, non è molto protetto da carreggiate e si fa pericoloso. Imboccare la strada per la chiesetta degli Alpini è stata un'avventura, non si trovavano indicazioni se non quelle di una mano: "destra, sinistra, destra..." a cui dici "ho capito" anche se non è vero.

I consigli di Marilena Carraro

I consigli che mi sento di dare sono quelli tipici di una camminata in montagna: scarpe adatte, cappellino per ripararsi dal sole, crema solare, acqua, bastoni, mappa e una app adeguata per dare un nome ai monti che si vedono. Se dovessi rifare il percorso sceglierei un momento della giornata diverso, non più alle due del pomeriggio, ma alle 8 del mattino.

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