Il Duomo di Montagnana, in provincia di Padova, è dedicato a Santa Maria Assunta. Molti sono i segni che testimoniano la fede in Maria da parte della popolazione di Montagnana; andiamo a scoprirne alcuni. Il Duomo è stato ricostruito tra 1431 e 1500 e poggia su un'antica chiesa romanica del XII secolo.
Entrando dal portone principale, attribuito a Jacopo Sansovino, sul fondo del Duomo, raccolto in un semicatino si può ammirare nell'abside maggiore un affresco che riproduce l'Assunzione della Vergine (1513 circa) di Giovanni Buonconsiglio (il Marescalco).
Tra gli altari e i quadri che testimoniano la devozione alla Vergine va considerata l'antica cappella del rosario. La statua in legno policromo è giunta dall'arcipelago greco a Montagnana, grazie ad un ricco notaio veneziano.
A proteggere la statua, le candelabre ricamate e l'arco trionfale ad opera di Giovanni Buonconsiglio, mentre nel semicatino che la sovrasta s'intravedono antiche figure mitologiche e segni zodiacali; in molti, negli anni passati, hanno cercato di darne una spiegazione.
Nella Cappellina e altare di San Rocco e San Sebastiano, Maria è in trono e tra le braccia tiene Gesù. Abbassando lo sguardo sul dipinto, si può leggere il nome del pittore (Giovanni Buonconsiglio), del donatore e l'arma della nobile famiglia di appartenenza del donatore (Vincenzo Montono).
All'interno del Duomo si trovano opere firmate da vari autori: Paolo Veronese, Giovanni Buonconsiglio, Giorgione, Giulio De Rossi e nei giorni di Pasqua 2018 la ricostruzione tridimensionale del Corpo che è stato avvolto dalla Sindone ad opera di Sergio Rodella.
Dopo due anni di lavoro e di collaborazione con un gruppo scientifico guidato dal professor Giulio Fanti dell’Università di Padova e un gruppo di medici guidati dal dottor Matteo Bevilacqua dell’Azienda Ospedaliera padovana, lo scultore Sergio Rodella è riuscito a ricostruire il Corpo in 3D e a proporlo, a Padova, nei giorni precedenti la Pasqua, quindi a Montagnana fino al giorno di Pasqua.
Tornando alle opere "fisse" nel Duomo vanno ricordate la Battaglia di Lepanto di Giulio De Rossi proveniente dalla chiesa di San Benedetto e la Grazia ottenuta della bramata pioggia del XX maggio MDCXXIIII, in cui sono rappresentate centinaia di persone che esultano attorno a Maria per ringraziarla.
Il Duomo di Montagnana è davvero molto bello, entrando si respira un clima di silenzio e di preghiera proprio di una chiesa e, allo stesso tempo, si possono ammirare opere d'arte e di fede. Significativa la croce "momentanea" piena di fiori accanto all'altare maggiore che testimonia una chiesa viva, attuale... e non solo antica!
Difficile dire cosa non mi sia piaciuto. A volte la luce del sole ha disturbato l'immagine che si voleva guardare, impedendo la visualizzazione del quadro completo. Non ho notato - ma può essere una mia svista - depliant, libri o cartoline contenenti spiegazioni delle varie opere da acquistare e portare con sé come ricordo.
Sono due i consigli che mi sento di dare: il primo è quello di prendere coscienza che il Duomo è un luogo di preghiera; il secondo è quello di non avere troppa fretta e di girare all'interno del Duomo con calma, ammirando e leggendo le brevi, ma precise e chiare didascalie che si trovano accanto ad ogni opera. La visita non è molto lunga, ma un paio di scarpe comode aiuta sicuramente!