Girare una nazione o visitare una città in completa libertà è magico e ti arricchisce l'anima di esperienze uniche.
L'estate scorsa ho visitato tutta l'Andalucia in camper, mi sono goduta ogni singolo momento, e scorcio naturale da rimanere a bocca aperta.
L'esperienza on the road, ti porta a vivere la vacanza in modo completamente diverso da quello a cui siamo abituati. Niente alberghi, niente airbnb, nessun all inclusive se non con la natura.
Partiamo dal presupposto che liberarsi dai vincoli delle prenotazioni, legate ai giorni e ad orari precisi di chek-in e chek-out, rendono il tutto più semplice da gestire.
Decidi tu sul momento cosa hai voglia di visitare, una spiaggia incontaminata, un antica rovina romana, o una metropoli, sei tu l'unico vincolo di te stesso.
Sarà capitato anche a voi di aver organizzato la vostra vacanza seguendo delle tappe precise da rispettare, ma che per qualsiasi motivo o imprevisto, avreste voluto all'ultimo cambiare e saltare in un posto differente.
Ma rimanere però bloccati in un circolo vizioso di alloggi, visite e spostamenti già prenotati e magari pagati.
A quel punto non hai una scelta, e nonostante tutto devi seguire un itinerario preimpostato.
Certo non è per tutti, non tutti amano l'improvvisazione, il cambio programma dell'ultimo minuto, ma quanto vale una scoperta inaspettata di un posto che ti da un emozione unica, proprio perché non te lo aspettavi?
Ecco per me questo ha un valore unico!
Sono partita da Milanocon un idea di base del percorso che avrei seguito, cercando di gestire al meglio i 20 giorni che avevo a disposizione, tenendo conto sopratutto delle cose che avrei preferito visitare.
Le grandi città andaluse era già segnate, ma tutto il contorno naturalistico, le spiagge più incontaminate, le ho scelte man mano che il viaggio procedeva.
La prima tappa è stata Barcellona, e andando giù per la costa scoprendo via via il paesaggio ho scelto sempre posti sul mare e suggestivi per fermarmi a dormire.
Ebbene si perché un altro vantaggio di questo tipo di viaggio è svegliarsi ogni mattina con un paesaggio diverso, fare colazione all'aria aperta, con la compagnia del mare e del suono delle sue onde,posso assicurarvi che nessun all inclusive può darvi queste emozioni.
Proseguendo verso sud, passando per Valencia, una città ricca di storia e tradizioni, ma anche moderna e all'avanguardia, poi Alicante e Cartegena fino a alla prima punta sud della Spagna, Cabo de Gata.
Un parco naturale, in cui perdersi!
Inizialmente avevo deciso di fermarmi un paio di giorni al massimo, a Las Negras, un paesino sul mare di una bellezza d'altri tempi.
In realtà la mattina della partenza verso Nerja e Malaga, un incontro con dei ragazzi del posto mi cambiò completamente i piani.
Loro proprio quella mattina erano diretti ad una spiaggia isolata, dalle acque cristalline per esplorare i fondali.
Rimasi affascinata dai i loro racconti.
Colsi al volo l'occasione, perché appunto essere libera dai vincoli ti dà questa possibilità di cambio programma dell'ultimo minuto, cosa che non avrei potuto fare altrimenti.
Cambiai rotta verso questa spiaggia incontaminata, e fu magico!
Per arrivare in questa spiaggia bisognava fare un tragitto di circa 20 minuti in auto, su un sentiero sterrato di montagna, per poi parcheggiare e proseguire a piedi per altri 20 minuti seguendo il sentiero che a quel punto si restringeva!
La camminata sotto il sole, fu impegnativa ma ne valse la pena. Era una spiaggia isolata, poco frequentata se non da qualche turista ma sopratutto gente del posto.
Mentre si scende il sentiero verso il mare, si passa tra casette semplici che ognuno ha costruito con le proprie mani, ti ritrovi in un strano mondo dove conta solo la natura e i piccoli piaceri della vita.
Entri a far parte di un mondo, dove le persone hanno scelto uno stile di vita, alternativo, diverso dai i soliti luoghi comuni.
Una comunità unita e in armonia, dove ospitalità e gentilezza fanno da padrone!
Quella mattina non avrei potuto fare scelta migliore, il mare era veramente ricco di fauna marina come mi avevano raccontato, la spiaggia era bellissima, ma ciò che mi rimase nel cuore furono le persone, che vivevano li, isolati dal resto del mondo, con i loro racconti e le loro esperienze di vita.
La bellezza della natura incontaminata e gli scorci sul mare inaspettati. La possibilità di cambiare rotta e meta ogni volta che si vuole. La magia e la storia delle città andaluse, che ti lasciano senza fiato. Il cibo, buonissimo ed economico e la gente. Sono persone meravigliose, e piene di positività.
Partendo dal presupposto che i viaggi ontheroad, sono la mia passione non credo ci sia qualcosa che non mi sia piaciuto. Se vogliamo parlare della Spagna o dell'Andalucia nello specifico, ho solo che che commenti positivi, l'unica cosa forse, ci vorrebbe più segnaletica e indicazioni per i vari posti che ho scoperto principalmente tramite maps.
Se hai intenzione di partire in camper per una vacanza ontheroad, il mio consiglio è non programmare, almeno non troppo. Preparati un itinerario di viaggio base, segna le città principali che vuoi visitare, ma per il resto, sopratutto per la parte naturalistica, le escursioni e le spiagge, improvvisa e goditi le giornate!