La cittadina di Trino ha una lunga storia che vede le sue origini, con molta probabilità, in epoca celtica. Nei secoli passati, la città fu più volte al centro di importanti manovre militari e politiche e nel XVII secolo fu anche elevata a Provincia sotto i Savoia.
Trino fu sede, fino agli anni precedenti la seconda guerra mondiale, di una attiva comunità ebraica, ora purtroppo scomparsa. Nel XVI secolo gli ebrei di Trino erano famosi in tutta Italia per la loro abilità di stampatori. Rimangono a testimonianza della presenza ebraica a Trino l’edificio del ghetto in corso Italia, dove si trova la sinagoga dismessa e un piccolo cimitero in via Battisti.
Cosa vedere
Tra i luoghi di maggiore interesse in città vi consigliamo di fare una visita alla chiesa di San Michele in Insula, una costruzione romanica eretta fuori dall’abitato di Trino, in un sito che ancora mantiene l’antica denominazione di Insula in quanto era circondato da due rami del Po. Le origini della chiesetta risalgono all’epoca altomedievale e si presenta con un sobrio stile romanico assunto nel XII secolo. Di grande rilievo storico ed artistico sono i frammenti di affreschi del XII secolo che rappresentano la Crocifissione e Scene della vita di San Michele.
La chiesa parrocchiale dedicata al patrono della città, sorse agli inizi del XIII secolo quando cominciò a decadere l’utilizzo della chiesa di San Michele in Insula. Dopo essere stata gravemente danneggiata nel 1628, la chiesa venne praticamente ricostruita negli anni 1634-1642. Al suo interno troverete opere molto interessanti tra cui la trecentesca icona della Madonna col Bambino, il trittico dedicato alla Immacolata Concezione e il pregevole Crocefisso ligneo del XVI secolo, posto nella cappella della Beata Vergine di Lourdes.
La Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria è nota anche come chiesa di San Domenico e faceva parte del complesso del convento dei frati domenicani, dove oggi si trova la biblioteca civica e l’archivio storico comunale e dove sono venerate le reliquie della Beata Maddalena Panattieri, nata a Trino nel 1460. Sempre facente parte del convento domenicano, a pochi passi dalla chiesa, si trovano i resti suggestivi dell’antico chiostro quattrocentesco.
A Lucedio, frazione del comune di Trino, potrete vedere l’interessante abbazia di Santa Maria fondata nel primo quarto del XII secolo ad opera di alcuni monaci cistercensi. L’antica chiesa abbaziale, che con probabilità era stata realizzata negli anni 1150-75, fu abbattuta per far posto ad una nuova chiesa edificata in eleganti forme barocche tra il 1767 ed il 1770. All’interno della cinta muraria si trova una seconda chiesa: la cosiddetta chiesa del popolo, costruita nel 1741 per le funzioni sacre destinate alle famiglie contadine.
Se volete farvi cogliere dall’atmosfera particolarmente fiabesca e misteriosa dell’abbazia di Lucedio, quando sarete nei cortili e nell’aula capitolare, ricordatevi delle leggende che parlano di “cripte segrete, di salme mummificate di abati seduti su dei troni disposti a cerchio, di fiumi sotterranei e di una colonna che “piange” a causa degli orrori di cui sarebbe stata silente testimone”.
Nelle vicinanze dell’abbazia sorge la chiesetta della Madonna delle Vigne dove c’è un dipinto raffigurante un organo a canne presso il quale è riportato uno spartito che è stato chiamato “spartito del diavolo”. La leggenda narra che se viene suonato lo spartito al contrario si evoca il diavolo all’interno della chiesa; suonando poi la frase musicale in senso normale il diavolo viene nuovamente intrappolato nelle segrete dell’abbazia.
Arte, storia e superstizione, eccovi serviti tutti gli ingredienti per la vostra bella gita fuori porta!