Il Pantheon Nazionale di Caracas, in Venezuela, è considerato uno degli edifici più importanti della nazione, altrimenti noto anche come Altare della Patria. Al suo interno sono custodite le spoglie di personalità che hanno lasciato il segno nella storia venezuelana, gestite dalla parrocchia di Altagracia.
Si trova nella zona più settentrionale del nucleo storico di Caracas, a 5 isolati a Nord della Plaza Bolivar.
Cenni Storici
Il Pantheon Nazionale venne realizzato sullo stesso luogo in cui nel 1744 fu costruita la chiesa della Santissima Trinità, che venne poi distrutta dal terribile terremoto che colpì la città di Caracas nel 1812. A seguito del terremoto, si decise di ricostruire la chiesa anche se i lavori proseguirono molto lentamente. L’allora presidente Guzmàn Blanco fece emettere un decreto nel 1874 con il quale di convertiva la chiesa in Pantheon, una struttura che avrebbe dovuto ospitare i resti di nomi illustri della nazione.
Il Pantheon Nazionale venne inaugurato il 28 ottobre del 1875 ed accolse fra le prime salme anche quelle di Francisco Rodríguez del Toro e Ibarra, José Gregorio Monagas, Ezequiel Zamora. La salma della prima donna giunse invece nel 1876 e corrispondeva a quella di Luisa Cáceres de Arismendi.
Dopo aver subito diverse trasformazioni ed aggiunto alcune opere al suo interno, il Pantheon Nazionale venne dichiarato nel 2002 Monumento Nazionale. Ogni anno, il 5 Luglio è sede di alcune celebrazioni della Festa dell’Indipendenza del Venezuela, durante la quale, il presidente della Repubblica offre un omaggio floreale ai caduti per la patria.
Descrizione
La bellezza decorativa del Pantheon Nazionale porta la firma dell’artista Tito Salas, che era noto anche per aver realizzato i monumenti funebri più belli ed importanti della città.
La navata centrale è dedicata ad uno dei nomi più importanti della scena venezuelana (che riposa ovviamente all’interno del Pantheon nazionale), cioè Simòn Bolivar. Il sarcofago che lo custodisce è in bronzo e si trova nel presbiterio. Molto bello anche il soffitto del corridoio che è stato decorato con dipinti che mostrano alcune scene di vita dell’eroe, opera di Tito Salas degli anni Trenta.
Nelle navate laterali si trovano invece le tombe realizzate in pietra bianca di 140 nomi illustri. Fra queste soffermatevi su quella vuota ed aperta simbolicamente, che avrebbe dovuto ospitare le spoglie di Francisco de Miranda che fu invece seppellito in una fossa comune.
Un cenno meritano anche altre due tombe vuote, che sono state però chiuse ermeticamente: una di queste è dedicata ad Antonio José de Sucre, considerato dagli ecuadoriani il liberatore del loro paese e che si trova sepolto nella Cattedrale di Quito, mentre l’altra è riservata alla memoria di Andrés Bello, un poeta nato a Caracas, intimo amico di Bolìvar, che però morì in Brasile dove si trova sepolto.
Orari d’apertura e Ticket
Il Pantheon Nazionale è aperto tutti i giorni ad eccezione del Lunedì, nei seguenti orari:
- dal martedì al venerdì, dalle ore 9:00 alle 16:00;
- il sabato e la domenica, dalle ore 10:00 alle 16:30.
La visita del Pantheon Nazionale è gratuita e non prevede l’acquisto di un ticket.