Monte Gifarco: la spada nella roccia

Ottima escursione della domenica se ci si trova in Liguria nell'entroterra Genovese, più precisamente in Val Trebbia o in Val d'Aveto. Di breve durata ma dalla vista mozzafiato, la vetta del Monte Gifarco vi aspetta per una visita.

Monte Gifarco: la spada nella roccia
Data e giorni
Settembre 2020 - 1 giorno
Tipo di viaggio
Montagna
Partecipanti
2
Costo totale
100 €
Mezzi di trasporto
Auto
TAPPA 1
Monte Gifarco, percorso e leggenda

La mia escursione è iniziata nel primo pomeriggio di rientro da un weekend trascorso a Bobbio. Parcheggiata l'auto in un piccolo parcheggio in centro a Fontanigorda, il sentiero inizia ed occorre proseguire per 500 m. in direzione Bosco delle Fate (un bellissimo luogo per tutti, bambini, adulti ed anziani trovano spazio per stare all'aria aperta e "giocare" fra di loro).

Proseguendo lungo il percorso principale si incontrano delle deviazioni che permettono di compiere la vecchia "strada la Spada nella Roccia" fino a giungere ad un'immensa area picnic attrezzata con barbeque, tavoli ed una fontana di acqua freschissima che abbiamo trovato invasa da bambini che correvano e genitori in fase di relax al sole.

Superata l'area picnic, un lungo tratto di salita ripida conduce al Passo Gifarco dove si può ammirare la vetta da raggiungere, meta di detto itinerario. Il sentiero per raggiungere la cima è impervio, è necessario passare fra grandi massi, occorre essere agili per superare alti "gradini naturali" aiutandosi con le mani e con le pareti rocciose, il tratto è breve e davvero divertente se si è sufficientemente agili per superarlo.

Dalla cima del Monte Gifarco è possibile ammirare il Monte Roccabruna alle proprie spalle, il Monte Penna, il Monte Aiona, il Monte Bregaceto con lo Zatta sullo sfondo, verso mare il Monte Cucco ed il Monte Ramaceto, a destra il paese di Fontanigorda, il Monte Chiappo, il Monte Antola e molti altri ancora purtroppo sconosciuti.

Panorama

La spada nella roccia, secondo la leggenda, è stata piantata sulla vetta da San Galgano che, mentre stava tornando dalle crociate, decise di trasformare la spada in una croce come simbolo della fine delle battaglie ed il trionfo della cristianità.

La Spada nella Roccia in primo piano

Cosa mi è piaciuto

Il panorama è magico, l'itinerario attraversa una splendida area gioco, un enorme prato con zona picnic attrezzata ottima ed uno splendido bosco dove camminare. L'ultimo tratto per giungere alla vetta è particolare, forse unico nella zona, e a parer mio è risultato divertente; dal nulla arrampicandosi fra le rocce si giunge sulla sommità. I sentieri sono tutti ben segnalati ed i percorsi ben tenuti.

Cosa non mi è piaciuto

I parcheggi a Fontanigorda scarseggiano, non ho trovato chiare indicazioni per giungere al Bosco delle Fate in auto. L'escursione si sviluppa lungo l'intero tratto in salita, più o meno ripida ma costantemente in salita. Non esiste un percorso ad anello ma occorre percorrere a ritroso il sentiero dell'andata, ciò può risultare noioso per molti.

I consigli di Andrea Gazzolo

Dedicate l'intera giornata alla visita del Monte Gifarco e alla Spada nella Roccia, fermatevi a fare un picnic a metà del sentiero nell'area attrezzata, salite sulla cima e ammirate il panorama. Volendo, per i più allenati, con una deviazione non troppo lunga è possibile salire sulla sommità del vicino Roccagrande.

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