Montpellier è il posto ideale per chi cerca dalle sue vacanze una meta che concili arte, storia e divertimento. Infatti, questa coloratissima città, è piena di vita e sempre effervescente, grazie alla presenza degli artisti di strada che ne fanno una delle città più interessanti della Francia.
Se volete sapere qual è il periodo ideale per visitare la città, potremmo osare di consigliarvi una vacanza a ferragosto, per poter assistere ai festeggiamenti per San Rocco: processioni, distribuzione dell’acqua del pozzo della casa natale del santo, esposizione delle reliquie e ottimo cibo celebrano l’anniversario della nascita del santo, il 16 agosto.
La città vi offre tantissime opportunità di svago, bei luoghi da visitare ed interessanti mete turistiche. Anche nei dintorni di Montpellier vi attendo importanti siti storico-culturali che meritano una bella gita fuori porta.
Cosa vedere a Montpellier
Eccovi alcune mete che vi consigliamo di toccare durante la vostra vacanza a Montpellier.
Il museo Fabre
Il museo Fabre è il maggiore museo d’arte di Montpellier, con una storia lunga quasi duecento anni. Infatti il museo venne aperto il 1828, dopo che il pittore francese François-Xavier Fabre donò alcune opere alla città di Montpellier.
Il pittore era molto noto per aver realizzato i ritratti di Vittorio Alfieri e Ugo Foscolo, conservati rispettivamente nella galleria degli Uffizi e nella biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
L’idea di Fabre era quella di realizzare un vero e proprio museo pubblico, dove chiunque potesse godere della bellezza dell’arte. Con l’incremento delle collezioni, dovuto alle donazioni di altre opere da parte di Antoine Valedau, Alfred Bruyas della famiglia del pittore Frédéric Bazille, l’idea del museo pubblico divenne una realtà.
Oggi la pinacoteca di Montpellier è una delle più importanti di Francia, vanta 1800 dipinti, 4000 disegni e 1500 incisioni oltre che numerose sculture. Le opere che potrete vedere all’interno del museo Fabre consistono i bellissimi dipinti di stile rinascimentale italiano e fiammingo e molte opere di pittori contemporanei francesi, custodite in una nuova ala.
Tra gli artisti esposti, vale la pena nominare Paolo Veronese, Paul Rubens, Jacques-Louis David, Jean Auguste Dominique Ingres, Edouard Manet e molti altri di fama internazionale. Il museo è ospitato nella splendida scenografia dell’Hôtel Massilian in boulevard Bonne-Nouvelle n. 39.
Pic de Saint-Loup
Una meta assolutamente imperdibile è Pic de Saint-Loup, l’altura che è il simbolo di Montpellier e che dista solo pochi minuti dal centro città. Nonostante l’altezza della montagna sia molto modesta, da Pic de Saint-Loup potrete godere una vista davvero unica della città che si estende fino a Cévennes, Grands Causses e abbraccia tutta la costa.
La storia della montagna è legata all’antica tradizione che narra di tre cavalieri, Vaillant, Guiral Clair e Thieri Loup, che erano innamorati della stessa donna: Bertrade. I tre decisero di partire per una battaglia in terra santa e pattuirono che al ritorno, il prode che meglio si era battuto in guerra, avrebbe sposato la donna. Purtroppo al loro ritorno la bella Bertrade era morta e i tre, presi dallo sconforto, si ritirarono lontano dalla città. Loup si ritirò sulla vetta di questo monte che da lui prese il nome.
La passeggiata tra i sentieri di Pic de Saint-Loup vi condurrà piacevolmente tra una vegetazione bassa, caratterizzata da timo, rosmarino e ginepro, alternata a profumati pini. Pic de Saint-Loup accoglie numerosi rapaci, tanto che il sito è diventato un’area protetta.
Sulla vetta dell’altura, a 658 metri sul livello del mare, si trovano le rovine del castello Montferrand, risalente al 1108, un’antica cappella e una croce da cui ammirare la vista panoramica sulle colline.
La zona è molto conosciuta per il Coteaux du Languedoc – Pic Saint Loup, un vino che viene prodotto qui e che è caratterizzato una fragranza tipicamente mediterranea che gli viene data dalle piante che nascono sulla montagna.
Carcassonne
Vi consigliamo di prendere in considerazione di fare una gita fuori porta e conciliare la vostra vacanza a Montpellier con una visita a Carcassonne. Questa splendida città medievale fortificata, dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco, si trova a meno di due ore da Montpellier.
La città di Carcassonne vi accoglierà con le sue splendide mura che circondano il castello e gli edifici annessi. Nonostante avesse subito molti danni nell’arco della sua lunga storia, l’architetto francese Viollet-le-Duc, si occupò, dal 1846 al 1852, della ristrutturazione della fortezza, seguendo scrupolosamente le tracce ancora visibile delle mura.
Ancora oggi troverete uno splendido centro storico protetto da mura e completamente abitato. Verrete accolti da un’atmosfera davvero unica, vi sembrerà di essere improvvisamente tornati indietro nel tempo o di far parte del cast di un film ambientato nel medioevo.
In città non potrete perdervi il castello comitale composto da torri rotonde, un barbacane ed un castelletto d’ingresso. Bella anche la basilica Saint-Nazaire, celebre soprattutto per le vetrate colorate.
Imperdibile anche la Porta Narbonese con le sue due enormi torri che fanno trasparire la grande raffinatezza dell’architettura gotica.
Ponte del Gard
Sempre nei dintorni di Montpellier, ad un’ora di strada dalla città, si trova il particolarissimo ponte del Gard, che merita davvero di essere ammirato per la sua imponente e suggestiva struttura.
Il ponte si trova vicino a Remoulins, attraversa il fiume Gardon e fa parte dell’acquedotto romano che porta lo stesso nome. L’opera merita di essere vista perché si tratta di una realizzazione davvero maestosa e, allo stesso tempo, eseguita in modo molto minuzioso, tanto che, nel 1985, l’acquedotto è stato inserito nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Sul primo livello di arcate si trova una strada, mentre l’acquedotto è situato al terzo livello ed è costituito da un condotto che percorre il ponte in tutta la sua lunghezza. La costruzione del ponte risale al 17 a.C., faceva parte dell’acquedotto che portava l’acqua alla città gallo-romana di Nemausus, oggi chiamata Nîmes e, secondo gli studiosi, rimase in attività per non meno di 400-500 anni. Il ponte è costituito da blocchi di roccia calcarea che vennero tenuti insieme senza l’aiuto di cementi ma erano legate da tiranti in ferro.
Il castello di Flaugergues
Il castello di Flaugergues rappresenta una particolare architettura, comparsa nelle campagne di Montpellier e che era il risultato della nascita di una nuova aristocrazia, che risiedeva nel cuore della zona rurale, circondata da splendidi spazi verdi e giardini spettacolari.
Nel 1696, Etienne Flaugergues, consigliere presso la Corte dei Conti di Montpellier, acquistò un podere al quale diede il suo nome su cui venne edificato il castello. Le opere durarono quasi 45 anni, duranti i quali sono state aggiunti sempre nuove parti, fino a giungere all’aspetto che potrete vedere oggi.
Le caratteristiche di questa abitazione, la disposizione delle stanze e la qualità dell’edificio divennero presto un modello per molte altre “Case tra le foglie”. Il castello di Flaugergues è una testimonianza dello stile di vita di Montpellier dell’alta società del tempo e dell’abilità della progettazione degli spazi, anche esterni, degli architetti del tempo.
Il giardino è davvero uno spettacolo con le mura che racchiude siepi, alberi, pozzi e balaustre che ne donano un certo mistero.
L’abitazione si presenta imponente, dando un’idea dell’importanza dei suoi abitanti: bellissime le facciate ricoperte di intonaco di color sabbia che la fanno sembrare quasi dorata. Un cornicione sottolinea, elegantemente, l’altezza del fabbricato e sul tetto spiccano dei pinnacoli in terracotta che ne conferiscono una particolare eleganza.
All’interno potrete ammirare una bella collezione di arazzi fiamminghi, mobili, una bella serie di ceramiche e alcuni strumenti scientifici, affascinanti, che decorano la biblioteca. Le visite interne al castello sono sempre accompagnate, in quanto è ancora abitato e durano circa un‘ora e mezza, mentre ai giardini si può accedere liberamente.