La città di Haifa sorge ai piedi del monte Carmelo, in una baia naturale che ormai è stata completamenete inglobata nella città. Secondo la tradizione questo è il luogo in cui dimorò il profeta Elia.
La città è molto grande ed ospita un porto ed un centro commerciale di grande importanza, tanto che in Israele si dice che “a Gerusalemme si prega, a Tel Aviv ci si diverte e ad Haifa si lavora”.
La città ha tre quartieri principali, Khalisa, Abas e Wadi Nisnas, il più frequentato e famoso di tutti.
Nonostante sia una città industriale, Haifa si presenta anche come un grande centro culturale, grazie anche allo sforzo fatto negli anni cinquanta per incoraggiare artisti e scrittori a trasferirsi in città, dando vita anche al primo teatro pubblico del paese, il Teatro Haifa.
Le spiagge sono molto conosciute per sport e i tanti intrattenimenti; durante il weekend sono sempre molto affollate, soprattutto in estate quando arrivano molti turisti.
Cosa vedere a Haifa
I siti religiosi in città sono davvero tanti, dalla caverna di Elia al Mausoleo del Báb, sul monte Carmelo. La comunità cristiana ha una grande importanza e le chiese che potrete visitare sono diverse: la chiesa Carmelitana dedicata al Profeta Elia, la chiesa maronita nei pressi di Kikar Paris o la chiesa Greco-Ortodossa di Santa Maria.
Nel quartiere di Kababir potrete vedere una grande moschea in cui, al piano primo, si trova una mostra che racconta la storia della comunità di Musulmani Ahmadi. Sul pendio del Carmelo si trova il Centro Mondiale Bahai completato da magnifici giardini che corrono per un chilometro attorno alla Louis Promenade fino ad Ha-Gefen Street.
La Colonia Tedesca è il posto ideale in cui passeggiare alla scoperta della bellezza e dei colori delle architetture. Le belle e caratteristiche case in pietra vi faranno respirare un’aria romantica e pittoresca.
Per gli amanti dei musei la città offre una vasta scelta: il Museo del Grano al Silo di Dagon, il Museo Nazionale Marittimo, il Museo della Scienza e della Tecnologia, il Museo d’Arte di Haifa, e il Museo Navale e dell’Immigrazione Clandestina sono solo alcuni di quelli che potrete visitare.
Eccovi alcune delle mete turistiche che vi consigliamo di inserire nel vostro itinerario alla scoperta della bella Haifa.
Museo Navale e dell’Immigrazione Clandestina
Questo museo racconta la lotta per il diritto all’immigrazione che il popolo di Israele ha sostenuto negli anni tra il 1934 ed il 1948: in questo arco di tempo si sono posi i capisaldi della fondazione dello Stato di Israele.
All’interno del museo sono esposti una serie di documenti storici, ritagli di giornale, foto e reperti audiovisivi che compongono la mappa dell’immigrazione clandestina. Inoltre, un’ala del museo è dedicata alla storia della marina israeliana che ha mosso i primi passi proprio durante l’immigrazione clandestina.
Compongono le esposizioni modelli di navi, reperti originali e armi. Nel cortile si può vedere il ponte del sottomarino l’INS Dakar, recuperato ad una profondità di 3.000 metri.
La prima sezione del museo racconta i primi anni della marina militare di Israele, narrati attraverso le storie delle persone che l’hanno istituita e le navi che sono state impiegate. Una delle storie più affascinanti è quella dell’operazione navale ‘Shoded’ e del naufragio della nave ammiraglia egiziana
La seconda sezione è incentrata sugli anni cinquanta, quando la flotta della marina israeliana cominciarono a solcare i mari. Una delle esposizioni più interessanti di questa sezione è la riproduzione del cacciatorpediniere Egiziano theIbrahim Al Awal, compresi numerosi oggetti che appartenevano ai membri del commando navale.
La terza sezione si occupa del periodo dal 1960 fino all’inizio del 1970. La quarta sezione descrive l’andamento della guerra dello Yom Kippur, il bombardamento costiero contro il nemico e gli scontri nella zona del Mar Rosso.
Il Museo Navale e dell’Immigrazione Clandestina si trova al 204 di Allenby Rd.
Museo nazionale della scienza, della tecnologia e dello spazio
Questo museo, conosciuto anche come MadaTech, è ospitato in un edificio storico che fu progettato per ospitare il Technion – Israel Institute of Technology, fino a quando l’istituzione non si trasferì all’interno del campus universitario.
Si occupò della progettazione dell’edificio l’architetto Alexander Baerwald, un ebreo tedesco immigrato ad Haifa, la costruzione iniziò nel 1912. L’anno successivo, durante una visita, Albert Einstein piantò una delle palme nel cortile, che ancor oggi si trova qui.
Il museo è stato fondato nel 1983 ed è composto da 20 mostre integrate con diverse sezioni multi-sensoriali e film 3-D che permettono allo spettatore di sperimentare e avvicinarsi con un approccio diretto alla scienza.
Le attrazioni sono moltissime e compongono 6 sale dimostrative e 12 laboratori che permettono di esplorare, sperimentare, scoprire e imparare attraverso il gioco e il divertimento.
Il Noble Energy Science Park è una grandissima ala che permette di entrare in pieno contatto con i fenomeni fisici, i principi della scienza e i più grandi inventori della storia: Archimede, Leonardo da Vinci e Newton.
Il museo comprende la una collezione di cui strumenti scientifici storici e tecnologie innovative; in più si occupa della storia dello sviluppo dell’aviazione e mette in evidenza alcuni dei principali contributi che la scienza ha avuto in questo specifico settore.
Particolarmente accattivante la sezione dedicata agli effetti ottici, che illustra alcuni misteri dei fenomeni visivi e li spiega scientificamente.
Il monastero carmelitano di Stella Maris
Questo monastero sorge sulla punta del monte Carmelo, nell’alta Galilea, in un sito in cui precedentemente sorgevano altri edifici con una storia davvero lunghissima, tanto che alcuni documenti egizi del XIV secolo a.C li citano.
Nel XII secolo il sito venne occupato da diversi religiosi che si nascondevano nelle grotte e, nel giro di un secolo, questi eremiti fondarono l’Ordine carmelitano. Alcuni secoli più tardi, nel 1631, i carmelitani realizzarono un primo convento nei pressi del faro e, dal 1768, si trasferirono sul sito attuale.
Nel 1799 i turchi assalirono il convento e lo distrussero, uccidendo tutti i monaci al suo interno. L’edificio che ammirerete oggi fu costruito fra il 1823 ed il 1828 da monaci italiani. Si presenta a croce greca con una bella cupola con dipinti di Luigi Poggi. Le pareti interne sono rivestite in marmo e si possono ammirare diversi dipinti risalenti al XX secolo.
Sotto al coro si trova una grotta che, secondo la tradizione, è quella in cui viveva Elia. Gli scavi effettuati hanno riscontrato che la grotta è un antico luogo di sepoltura. Davanti alla chiesa si trova un monumento a forma di piramide che ricorda i soldati francesi morti dopo la ritirata di Napoleone.
Mausoleo del Báb
Il mausoleo del Báb sorge sul monte Carmelo sopra alla Colonia tedesca ed ospita la salma di Báb, fondatore del babismo e precursore di Bahá’u’lláh creatore della religione bahai. Il sito in cui erigere il mausoleo fu scelto, nel 1891, da Bahá’u’lláh che lo indicò a suo figlio maggiore.
Il mausoleo si distingue per la sua bella struttura caratterizzata da una cupola sorretta da un tamburo con 18 finestre. La cupola ha una struttura ottagonale ed è ricoperta da 12.000 piastrelle di diversa forma e dimensione.
La struttura originaria era composta da sei stanze, ne furono aggiunte tre nel 1949. La costruzione fu completata nel 1953 e fu interamente finanziata dai Bahai sparsi in tutto il mondo. L’opera fu progettata dall’architetto canadese William Sutherland Maxwell.
Il mausoleo si presenta con una commistione di stili architettonici occidentali e orientali. Le 28 colonne sono state realizzate in Italia con granito rosa di Baveno, mentre gli archi sono realizzati in pietra di Chiampo: il trasporto via mare delle strutture fu considerato una maestosa impresa marina. Le spoglie del Báb furono sepolte il 21 marzo 1909.
Oltre alla splendida struttura il mausoleo è composto da spettacolari giardini e terrazze che lo circondano e che lo rendono uno dei più bei panorami della città. Le terrazze e i giardini, note anche come Giardini pensili di Haifa, si estendono per una lunghezza di un chilometro e sono state disegnate dall’architetto di origine iraniana Fariborz Sahba nel 1987.
Le terrazze sono unite da una scalinata, che interseca il Mausoleo, fiancheggiata da una coppia di ruscelli d’acqua corrente. Le terrazze rappresentano simbolicamente il Báb e le 18 Lettere del Vivente, i suoi primi seguaci, da ciò il loro numero di 19. Di notte i giardini sono illuminati e offrono uno spettacolo da ammirare anche da lontano.
Queste e molte altre attrazioni vi aspettano nella bella Haifa…Buona vacanza!