La bella città di Córdoba si trova nell’Argentina centrale e sorge ai piedi della catena montuosa Sierras Chicas, sulle rive del fiume Primero. Pur esendo una città che occupa una posizione di rilievo industriale del Paese, Córdoba conserva un’identità storica molto forte che si rispecchia nei tanti edifici dell’epoca coloniale che potrete ammirare passeggiando tra le sue vie.
Il centro città è l’ideale per gli amanti dello shopping, che troveranno una grandissima quantità di negozi d’abbigliamento, elettronica e calzature in cui sbizzarrirsi. La zona più interessante della città è Cerro de las Rosas in cui troverete tanti negozi e ristoranti, oltre che molti edifici storici e scuole prestigiose.
Se cercate una vita notturna vivace, il quartiere ideale è Nueva Córdoba, in cui si trovano discoteche, pub e tanti ristoranti. Córdoba ha anche due centri termali di grande rilievo, dove è possibile godere delle proprietà curative delle sue acque; si tratta delle Terme de Quinchi ed El Centro Mar Chiquita.
Cosa vedere a Córdoba
Particolarmente interessanti, dal punto di vista storico, sono il Blocco Gesuita, che è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, la cattedrale e l’Iglesia de Los Capuchinos.
Se volete saperne di più sulla storia della città vi consigliamo una visita al Museo Genaro Perez e al Museo Palacio Ferreyra, una delle esposizioni d’arte più importanti del Paese.
Eccovi alcune delle mete turistiche che vi consigliamo di non perdervi a Córdoba.
La iglesia de Los Capuchinos
Questa chiesa è una delle attrazione di maggior interesse in città, non soltanto per la sua grande valenza religiosa ma, soprattutto, per la sua architettura impressionante, che la fa essere una vera e propria opera d’arte.
La chiesa sorge nel pieno centro della città ed è considerata la prima meraviglia di Córdoba. La costruzione, dedicata al Sacro cuore di Gesù, è stata realizzata con un affascinante stile neogotico e venne progettata dal famoso ingegnere italiano Augusto Ferrari, che venne in città con un seguito di personale specializzato.
La realizzazione della chiesa iniziò nel 1926 e le opere vennero portate al termine nel 1934.
La caratteristica più evidente della chiesa è la presenza di due torri, una tronca e una a punta. La torre tronca rappresenta la vita terrena che perisce nel tempo, mentre la torre con la punta, alta 53 metri, simboleggia l’anima che ascende al cielo.
La facciata è ricca di simboli che lo stesso Ferrari ha spiegato. Ad esempio, le colonne realizzate in stili differente rappresentano le religioni prima dell’avvento di Cristo. All’ingresso della chiesa sono poste le statue di Mosè e Giovanni Battista e al livello superiore si possono vedere 16 figure di uomini che sostengono gli Atlantidei, ovvero il peso del peccato umano.
La facciata presenta, inoltre, le figure dei dodici apostoli e, al di sopra, l’immagine della virtù che accompagna il Sacro Cuore di Gesù. Domina la facciata il padre fondatore dell’ordine, San Francesco d’Assisi.
Anche l’interno della chiesa è molto bello, soprattutto la decorazione del soffitto a cielo che dona un senso di grande profondità. Molti i dipinti che si trovano all’interno della chiesa che narrano storie della vita di San Francesco e dell’ordine francescano.
Blocco gesuita
Il Blocco gesuita è composto dalla chiesa della compagnia di Gesù, dal Rettorato dell’Università Nazionale, dal Collegio Monserrat e dai complessi che si trovano lungo la Strada delle Estancias gesuite, ed è stato inserito nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO per la sua valenza storica e il valore architettonico delle strutture.
Sulla Strada delle Estancias gesuite si trovano l’Estancia Santa Catalina, la Cappella di Candonga, La Casa del Viceré Liniers (Ex – Estancia Alta Gracia) e l’Estancia La Candelaria, un insieme di fabbricati che formano parte dell’ex missione gesuita e sono una traccia indelebile dell’opera dell’ordine realizzata durante gli oltre 200 anni della loro presenza in città.
Le Estancias si trovano lungo la Strada delle Estancias gesuite, lunga circa 250 chilometri, perciò alcune distano parecchi chilometri dalla città. Ma queste strutture sono davvero interessanti e meritano una gita fuori porta per visitarli.
La Estancia Santa Catalina è una delle strutture del Blocco più interessanti, si trova a 20 km a ovest della città di Jesus Maria e 70 km a nord della città di Córdoba, potrete facilmente raggiungerla tramite la Route 9 fino Jesús María.
Si tratta un bel complesso di edifici composto da una chiesa con chiostri, gallerie, cortili e una serie di luoghi legati alla produzione e al sostentamento che vanno dai frutteti agli edifici per l’allevamento degli animali. Questa sorta di fattoria è una delle opere architettoniche più preziose e meglio conservate dell’epoca coloniale dell’Argentina.
La costruzione degli edifici è antecedente al 1622, periodo in cui la Compagnia di Gesù aveva acquisito praticamente l’intera area, che comprendeva alcuni edifici precari e molti capi di bestiame, al fine di iniziare un processo di inserimento dell’ordine e l’avvio di un noviziato.
La data della realizzazione della chiesa è tutt’ora sconosciuta, sicuramente la sua realizzazione è antecedente il 1726, data riportata in una piastra della chiesa posta sulla facciata della struttura.
Dopo che l’ordine gesuita venne espulso da Córdoba la struttura fu mantenuta attiva e, nel 1774, venne acquistata da Francesco Antonio Diaz, sindaco ordinario della città che si impegnò a mantenere la struttura in perfette condizioni perché essa rimanesse un segno tangibile della storia e della tradizione locale.
Un’altra struttura del Blocco è il Museo Nazionale di Alta Gracia-Estancia e Casa del viceré Liniers, che si trova nella città di Alta Gracia a 36 chilometri da Cordoba. Si tratta di un’antica residenza dei gesuiti risalente al XVII secolo. Nel 1810 la struttura fu acquistata da Don Santiago de Liniers, viceré del Río de la Plata.
L’importanza del museo è data soprattutto dalla costruzione stessa che è un’opera architettonica di grande pregio. Le sale espositive sono diciassette e raccontano gli stili di vita degli abitanti di Cordoba nel corso dei secoli XVII, XVIII e XIX.
Il museo rispecchia fedelmente gli ambienti della vita coloniale, potrete vedere una serie di oggetti di uso quotidiano, come stoviglie, oggetti da lavoro, valige e mobili. Ogni Estancia del Blocco possiede la sua chiesa e il suo gruppo di edifici, attorno a cui si sviluppò il villaggio; l’Estancia di San Ignacio, che era parte del Blocco, non esiste più.
Museo Palacio Ferreyra
All’interno di questo museo di belle arti potrete vedere una selezione di opere che costituiscono il patrimonio culturale della città di Cordoba. Tra le opere più interessanti ci sono lavori di artisti come Emilio Caraffa, Antonio Segui, José Mani Malanca.
Il museo è ospitato all’interno di Palazzo Ferreira, un edificio inaugurato nel 1919 e progettato dall’ ingegnere Carlos Agote di Buenos Aires con una chiara impronta classica che si rispecchia nell’architettura e nella decorazione.
Dopo alcune opere di restauro, il bel palazzo in stile francese, è stato riaperto al pubblico nell’ ottobre 2007. Grazie alla sua comoda posizione nel centro della città e al prestigio delle opere esposte, il museo è diventato, in breve tempo, un riferimento nel panorama artistico della nazione.
Le esposizione uniscono opere del passato a lavori di artisti contemporanei in una trama davvero interessante che vin condurrà alla scoperta delle belle arti dell’Argentina. Le opere spaziano dalla scultura alla fotografia e sono esposte in un piacevole spazio museale che ruota intorno al salone centrale che ospita una scalinata monumentale con una imponente balaustra. L’unico elemento contemporaneo della struttura è l’accesso in vetro a forma di cubo che misura 5 metri per 5.
Il Museo Palacio Ferreyra si trova in Av Hipólito Yrigoyen 511.
Paseo de las Artes
Se cercate un luogo davvero caratteristico in cui trascorrere il vostro tempo alla scoperta della bellezza della città e dei suoi abitanti, il posto ideale è il Paseo de las Artes, dove l’arte popolare e l’artigianato trovano la loro massima espressione.
Si tratta di un mercato composto da circa 200 bancarelle di artigiani che propongono merce di vario genere. Paseo de las Artes si trova nelle vicinanze del quartiere Nueva Córdoba ed è davvero il luogo perfetto in cui ammirare gli artigiani all’opera. Questa piccola fiera viene messa in scena ogni sabato e domenica, nelle ore serali, e vi intratterrà anche con una serie di spettacoli, come concerti all’aperto e piccole rappresentazioni, tutti gratuiti.
Le origini di questo mercato sono lontane e sono legate alla tradizione del quartiere bohemien di Guemes che lo ospita: una zona povera della città in cui sono nati molti mestieri. Negli ultimi anni la crescita dell’interesse per il Paseo de las Artes è stata in continua crescita ed ha permesso di restaurate parecchie case del quartiere che oggi ospitano artigiani, vari bar e ristoranti.
Fa parte della zona del Paseo de las Artes il Museo dell’artigianato dell’America latina che espone oggetti dell’artigianato indigeno con oggetti in vimini, ceramiche e sculture in legno.