Deserto del Gobi

Il Deserto del Gobi, in Mongolia, è uno dei deserti più particolari del mondo, caratterizzato da dune suggestive, colori unici e in cui sono stati rinvenuti resti di dinosauri. Ecco cosa potrete vedere

Deserto del Gobi

Il Deserto del Gobi è uno dei luoghi più fascinosi, incontaminati e desolati che esista ed in cui ci si possa imbattere. Si tratta di un’area desertica dell’Asia che occupa parte della Cina settentrionale e parte della Mongolia meridionale.

A nord il Deserto del Gobi confina con i Monti Altaj e le steppe e le praterie della Mongolia, a sud-est con la pianura cinese settentrionale e, infine, con il Corridoio di Hexi e l’Altopiano del Tibet a sud-ovest.

Quando si nomina il Deserto del Gobi, immediatamente viene evocata una sensazione di incontrollato mistero, di natura selvaggia, di cieli immensi in cui stelle e luna non sono mai state così brillanti e luminose ma, al tempo stesso, viene evocata l’idea di landa desolata, condizioni ambientali ai limiti della sopravvivenza e decisamente ostili.

Nella sua maestosità il Deserto del Gobi continua ad irretire le menti dei viaggiatori più avventurosi e arrembanti, decisi a vivere un’avventura in uno dei luoghi più misteriosi del pianeta.

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Il grandioso Deserto del Gobi In Asia

Descrizione

Il grandioso Deserto del Gobi in Asia, è uno dei posti più affascinanti, particolari ed ostili del mondo. Le sue distese di sabbia incontaminata, la pulizia dei cieli che lo sorvegliano e i colori che lo vestono, dischiudono uno spettacolo naturale unico e memorabile.

Una leggenda narra che il Deserto del Gobi sia stato originato dai grandiosi eserciti di Gengis Khan, ma i numerosi e variegati fossili che lo compongono, stanno a documentare che il suo intero territorio caratterizzato dalla presenza di vegetazione e splendidi specchi d’acqua, era l’habitat ideale per i dinosauri.

Nel corso degli anni ’20, nel Deserto del Gobi (all’epoca era un luogo di cui gli stessi mongoli avevano timore), Roy Chapman Andrews, un avventuriero di origini americane, unito al suo team, riportò alla luce resti di scheletri di animali preistorici.

Attualmente il Gobi è abitato da tribù nomade e da alcuni esempi di rarità faunistiche come cavallo Prewalski, l’orso del Gobi e l’asino selvatico. In virtù della presenza di questi animali di unica rarità, il Deserto del Gobi è stato dichiarato dall’Unesco “Riserva della Biosfera”.

Nell’inospitale ma scenografico Deserto del Gobi, le temperature nei mesi delle stagioni più calde raggiungono i 40 gradi; nell’arco della giornata, le temperature medie oscillano dai 30 ai 40 gradi mentre, quando cala la notte, le temperature arrivano a toccare i -40 gradi.

Nel complesso quindi, il Deserto del Gobi è un deserto abbastanza freddo data la sua posizione a nord su un altopiano. A causa dei Monsoni estivi, che arrivano a portare esigue precipitazioni, nel Gobi possono crescere arbusti spinosi che creano piccoli ciuffi in mezzo alle sabbie.

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Il Deserto del Gobi, uno dei deserti più misteriosi del mondo

Cosa vedere

Nel territorio del Deserto del Gobi, si possono ammirare alcune fascinose testimonianze di cultura e storia. Tra le varie escursioni suggerite in loco ce ne sono alcune decisamente interessanti e accattivanti come l’escursione alla Valle di Yol, altresì detta delle Aquile, caratterizzata da una gola rocciosa ed angusta situata a circa 2.500 metri di altezza in cui si possono ammirare stupefacenti ghiacciai perenni e canyon di grande suggestione.

Le dune di sabbia di Khongoriin Els, altresì battezzate “Dune che cantano con il Vento”, presentano un’altezza di 20 metri ed una larghezza di 20 km per un’estensione di ben 185 km. Attraversate dal fiume Khongoriin, queste dune danno vita a spettacolari oasi verdeggianti.

Il Gurvansaikhan, invece, è un meraviglioso parco nazionale del Deserto del Gobi che regala attrattive di notevole interesse come fossili di dinosauri, memorabili dune di sabbia, una valle interamente rivestita di ghiaccio per gran parte del periodo dell’anno e ben 52 specie di mammiferi.

Infine troviamo il Bayanzag, altresì appellate “Rupi fiammeggianti”, così chiamate dall’esploratore americano Roy Chapman Andrews nel 1922. Questa zona del Deserto del Gobi è caratterizzata da una peculiare conformazione geologica delle rocce il cui colore rossastro, conferisce al setting, un’atmosfera davvero particolare e affascinante. Nelle “Rupi fiammeggianti”, sono stati riportati alla luce numerosi fossili di Dinosauri. Il Deserto del Gobi nel suo complesso è davvero unico al mondo.

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Le spettacolari e cromatiche dune del Deserto del Gobi in Asia

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