La Cattedrale Metropolitana di Montevideo (chiamata anche Iglesia Matriz) è l’edificio di culto della Chiesa Cattolica più grande di Montevideo. Situata di fronte al Cabildo, la meravigliosa struttura sorge nei pressi di Plaza Constitucion, poco vicino alla Ciudad Vieja.
Tra gli edifici di culto della città, la meravigliosa Cattedrale Metropolitana di Montevideo è sicuramente quello più importante e apprezzato dai turisti: se siete in visita nella capitale uruguaiana, non dimenticate di ‘farci un salto’!
Cenni storici
Le prime mura di una piccola cappella con pareti in pietra furono costruite quando, per volere del re Filippo V, Bruno Mauricio de Zabala inizia i lavori di ingrandimento del porto di Montevideo. Nella prima pala d’altare fu posta l’immagine dell’Immacolata Concezione di Maria, conservatasi fino ad oggi; la Cappella del Santissimo, come è stata ribattezzata oggi, è una delle più importanti reliquie della Cattedrale Metropolitana di Montevideo.
Con l’arrivo dei primi coloni vi fu un ampliamento della cappella, ma fu nel 1740 che vi fu l’edificazione della prima chiesa attorno alla cappella; interrotti per mancanza di fondi, grazie al contributo di Francisco de Alzaibar i lavori andarono avanti. Già nel 1764, però, la struttura cominciò a cedere, per poi crollare il 12 giugno 1788.
Il 20 novembre 1790 fu posta la prima pietra della nuova chiesa, con la Corona che rifiuta di contribuire alle spese. Il parroco Juan José Ortiz, incoraggiato dai suoi concittadini, porta avanti il progetto, anche per dimostrare che Montevideo non è inferiore alla vicina Buenos Aires.
Dopo 14 anni (1804) la nuova e bellissima chiesa viene consacrata al culto dall’arcivescovo di Buenos Aires José Benito de Lue, quando l’edificio era ancora incompiuto: le torri e la cupola, ad esempio, non erano ancora stati completati.
Ancora oggi non si conosce l’identità dell’architetto, anche perché i piani originali non sono mai stati trovati. Tre sono gli indiziati: l’ingegnere José Custodio Faria Saa, José del Pozo y Marquy e Tomás Toribio, architetto del Cabildo.
Superato il bombardamento degli inglesi durante le invasioni, all’interno della chiesa vengono sepolte diverse vittime di questa cruenta guerra. Nel frattempo, la chiesa diviene il cuore della vita religiosa e civile della città: anche le conquiste civili della città vengono festeggiate qui, come quando si è voluto benedire la prima bandiera o quando si è prestato giuramento alla prima costituzione (1825).
Tutti i vescovi e gli arcivescovi di Montevideo, come Vera, Soler o Barbieri, sono sepolti qui, oltre a grandi personalità della società civile dell’Uruguay. Il tempio costruito dal sacerdote Ortiz nel frattempo diviene famoso nel mondo: anche grazie al fatto che visse alcuni mesi a Montevideo nel 1824, papa Pio IX, dopo essere salito sulla soglia pontificia, la proclama Basilica, riconoscendone le sue qualità architettoniche e artistiche.
Nel 1878 lo stesso Pio IX creava la diocesi di Montevideo, che aveva la giurisdizione su tutto l’Uruguay, nominando primo vescovo Jacinto Vera e insignendo la Basilica del titolo di Cattedrale. Nel 1897 papa Leone XIII trasforma Montevideo in Arcivescovado, nominando primo arcivescovo monsignor Mariano Soler e convertendo la Basilica in Cattedrale Metropolitana e Primate di Uruguay.
Descrizione
L’edificio ha subito numerose modifiche nel corso del tempo, la maggior parte delle quali ad opera dell’architetto Poncini, nel 1860. Dopo un grave crollo nel 1941, ci furono 20 anni di lavoro per ristrutturare l’edificio, sotto la direzione dei lavori degli architetti Rafael Ruano e Guillermo de Armas: vennero rinnovate la facciata e la cupola fu ricostruita, e furono ristrutturate la pala e l’altare principale, oltra alla Cappella del Santissimo Sacramento.
All’interno della Cattedrale Metropolitana di Montevideo, sono custodite opere di grande valore: José Luis Zorrilla de San Martín, José Belloni, Juan Manuel Blanes, Ramon Cuadra, Fernando Izquierdo sono solo alcuni degli artisti che hanno contribuito all’abbellimento della Cattedrale. Oggi, sono molti i concerti che si tengono al suo interno (di cori sinfonici), con gruppi nazionali e internazionali. Anche il teatro ha avuto il suo spazio, quando venne messa in scena la rappresentazione della Divina Commedia diretta da Rocío Villamil.
Come arrivare
A piedi
Dalla stazione centrale General Artigas, la Cattedrale Metropolitana di Montevideo dista circa 2 chilometri, ed è facilmente raggiungibile anche a piedi. Una volta usciti dalla stazione, svoltate a destra su Avenida Paraguay e, dopo circa 350 metri, svoltate a sinistra su La Paz; proseguite, quindi, sulla Rambla Franklin D. Roosevelt per circa 400 metri, fino ad arrivare all’incrocio con Florida; qui, girate a sinistra e proseguite per altri 300 metri, fino ad incrociare Avenida Uruguay, che imboccherete girando a sinistra; proseguite, poi, su Avenida 25 de Mayo e, una volta giunti all’incrocio con Ituzaingò, girate a sinistra; dopo meno di 200 metri, troverete la Cattedrale Metropolitana di Montevideo sulla vostra destra. Tempo di percorrenza: 25 minuti circa.
In metro
Le fermate della metro più vicine sono quelle di Plaza Matriz (anche detta Plaza Constitucion: capolinea della Linea A, la linea rossa) e quella di Ituzaingò (Linea B, la linea blu).
Orari e tariffe
Orari d’apertura: tutti i giorni h. 9-19
Prezzi: ingresso libero
Contatti
Sito web: www.arquidiocesis.net
E-mail: [email protected]
Tel.: +598 2 915 7018
Indirizzo: Ituzaingó, 1373 – 11000 Montevideo