Per gli amanti dell’architettura, in particolare di quella neorinascimentale, durante il soggiorno a Budapest sarà impossibile non far visita alla Basilica di Santo Stefano, la chiesa più grande della capitale ungherese e tappa fissa per i turisti di tutto il mondo. Situata nella zona di Pest, a testimonianza della sua grande importanza artistica e religiosa, è oggi insignita del titolo di concattedrale dell’arcidiocesi di Strigonio-Budapest (insieme alla Basilica di Esztergom) ed è stata elevata alla dignità di basilica minore già dal 1938, in occasione del novecentesimo anniversario della morte di Santo Stefano, patrono della città di Budapest.
La storia
Così come il Castello di Buda, anche la costruzione della Basilica di Santo Stefano è stata difficoltosa, almeno nella sua fase iniziale. Prima la lotta d’indipendenza del 1848-49 impedì i lavori preliminari di sterramento, poi l’inaspettata morte dei due architetti progettisti, e infine l’incredibile temporale che, nel 1868, costrinse a demolire tutto e a ricominciare i lavori praticamente da zero.
Ma andiamo con ordine. La Basilica di Santo Stefano fu progettata nel 1850 dall’architetto Jòzsef Hild, in stile neoclassico; i lavori hanno inizio l’anno successivo, e continuano fino al 1867, anno della morte di Hild. La direzione dei lavori passa allora a Miklos Ybl, il cui stile è quello che noi tutti possiamo ammirare oggi: l’architettura neo-rinascimentale. Su questa falsariga prosegue il progetto anche Joszef Kauser, che è l’ultimo architetto della Basilica, e che riesce a portare a termine i lavori nel 1906, anno in cui viene consacrata dall’imperatore Francesco Giuseppe I.
La struttura
L’altezza della Basilica di Santo Stefano è di 96 metri, la stessa del Parlamento, a simboleggiare la presenza in parti uguali dello Stato e della religione in Ungheria; parliamo, chiaramente, del periodo a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, durante la fase di edificazione della Basilica, anche se, ancora oggi, vi è una legge che impedisce la costruzione di edifici più alti del Parlamento. La forma della basilica è a croce greca, con la cupola situata all’incrocio della navata con il transetto (è qui che si raggiunge l’altezza massima).
La facciata è priva di eccessive decorazioni, e ai suoi due lati presenta le torri campanarie, all’interno delle quali si trovano le due campane più grandi (del pesi di 9 tonnellate ciascuna) dell’intero territorio ungherese. Al centro della facciata si apre un grande arco a serliana (un arco a tutto sesto affiancato simmetricamente da due aperture sormontate da un architrave; due colonne sono collocate fra l’arco e le due aperture). Sulla facciata della Basilica, inoltre, è scolpita a chiare lettere in latino la frase “Io sono la Via, la Verità e la Vita”. Nel Portale Maggiore, invece, sono scolpiti i dodici apostoli.
L’interno della Basilica di Santo Stefano colpisce per le sue dimensioni e per le ricchezze in esso custodite: rivestito da ben 55 tipi di marmo ungherese, troviamo la cupola centrale che è decorata con un magnifico mosaico di Karoly Lotz. Altre importanti opere d’arte presenti all’interno della Basilica sono la statua del re Santo Stefano (ad opera di Alayos Stròbl) e “Santo Stefano offre il Paese alla Vergine”, quadro dell’artista ungherese Gyula Benczur, al quale si deve anche il progetto dello straordinario mosaico posto sull’altare principale. Numerose, comunque sono le opere presenti, realizzate anche da altri grandi artisti ungheresi: Mòr Than, Bertalan Székely, Jànos Fadrusz e Pàl Pàtzay, solo per citarne alcuni.
Ma l’attrattiva di maggiore interesse (e di maggior successo) per i visitatori della Basilica di Santo Stefano è sicuramente la Cappella della Santa Destra che, oltre alla sua indubbia bellezza artistica, custodisce anche la reliquia più amata e venerata dagli stessi ungheresi: la mano destra mummificata di re Stefano (custodita nella Basilica dal 1945), fondatore della Nazione d’Ungheria e principale artefice della diffusione della religione cristiana all’interno del territorio magiaro. Come abbiamo già detto, Santo Stefano è oggi il Santo protettore della città di Budapest, essendo stato canonizzato già nel 1083 da Papa Gregorio VII.
Contatti e informazioni utili
Indirizzo: Budapest, Szent Istvàn tér 1
Telefono: +36 1 311 0839
Sito web: www.bazilika.biz
Orario di apertura: tutti i giorni dalle 9 alle 17, la domenica dalle 13 alle 17
Prezzo: ingresso gratuito; la visita alla torre campanaria (salita a piedi o in ascensore) costa invece 500 HUF (circa 1,50€)
Come arrivare: in metro, prendete la linea M3 (fermata Arany Jànos)