Basilica di Sant'Antonio a Padova

La Basilica di Sant'Antonio o, come la chiamano i padovani, la Basilica del Santo, è uno dei capolavori dell'arte occidentale, che attira ogni anno più di 4 milioni di turisti provenienti da ogni angolo del mondo. Ecco alcuni consigli utili su cosa vedere al suo interno

Basilica di Sant'Antonio a Padova

Insieme alla Cappella degli Scrovegni, la Basilica di Sant’Antonio viene considerato uno dei più importanti e conosciuti edifici religiosi d’Europa, oltre che santuario internazionale tra i più visitati del mondo: oltre 4 milioni di pellegrini ogni anno, infatti, decidono di osservare da vicino la Basilica, attratti dalle magnifiche opere d’arte e dalla devozione per quello che, a Padova, viene semplicemente definito ‘Il Santo‘.

Iniziata nel 1232 (l’anno successivo alla morte di Sant’Antonio), la Basilica si ispira ad uno stile gotico germanico, con alcuni influssi architettonici del Vicino Oriente; i lavori terminarono nel 1310, ma successivamente furono aggiunte altre cappelle, di cui parleremo tra poco.

Descrizione

Da un’iniziale base gotica, col passare degli anni ha assunto in realtà uno stile architettonico ibrido: la facciata in stile romanico-lombardo, le cupole in stile bizantino, i campanili che richiamano l’arte islamica (data la forma simile a un minareto), gli archi in stile gotico e la Cappella del Tesoro in stile barocco.

Della misura di 118 x 32,5 metri, ha una forma a croce latina, divisa in tre navate che si uniscono verso il lungo transetto. L’altezza massima all’interno della Basilica è di 38 metri, mentre la statua dell’angelo posta sulla cupola all’esterno arriva a 72 metri.

Basilica di Sant'Antonio

La facciata principale della Basilica di Sant’Antonio

Sul piazzale esterno, noterete il magnifico monumento a Erasmo da Narni, meglio conosciuto come Gattamelata, scolpito da Donatello tra il 1446 e il 1450. L’interno della Basilica, invece, oltre a diversi affreschi e sculture di diversi artisti, spiccano i numerosi monumenti funebri tra i quali ricordiamo, a titolo esemplificativo, quello al cardinale Pietro Bembo.

Diverse le cappelle all’interno della Basilica. Innanzitutto, la Cappella del Santo (o dell’Arca), il cui progetto è attribuito a Giovanni Maria Falconetto, che è una delle più belle opere rinascimentali, con i nove bassorilievi sulle pareti (raffiguranti la vita del Santo) e, al centro, la tomba di Sant’Antonio.

Da visitare, anche la Cappella della Madonna, nell’area dell’antica chiesa di Santa Maria, dove il Santo officiava la messa. O ancora, ricordiamo la Cappella del Beato Luca Belludi, aggiunta nella seconda metà del Trecento, dove sono conservate le spoglie del discepolo e compagno di Sant’Antonio: quantomeno da menzionare è il ciclo di 68 affreschi realizzato dal fiorentino Giusto de’ Menabuoi attorno al 1382.

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La Cappella del Santo, dove sono custodite le reliquie di Sant’Antonio

Dentro la Basilica, troverete anche le 9 Cappelle radiali, così chiamate per la posizione che assumono rispetto all’abside; si tratte delle cappelle di S. Francesco, S. Francesco, S. Leopoldo, S. Stanislao, S. Stefano, S. Bonifacio, S. Rosa da Lima, la Cappella delle Reliquie e la Cappella delle Benedizioni.

Imperdibile, poi, è la Cappella di S. Giacomo, i cui lavori furono eseguiti dal veneziano Andriolo de’ Santi e dal Figlio Giovanni tra il 1372 e il 1377; molto interessante il ciclo di affreschi qui presente realizzato dal veronese Altichiero da Zevio e dal suo collaboratore, il bolognese Jacopo Avanzi.

Oltre alla Cappella di S. Chiara, vi consigliamo di visitare anche l’ultima delle cappelle del complesso basilicale: la Cappella del Santissimo, edificata nel 1458 per accogliere le tombe di Erasmo da Narni e del figlio.

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La Cappella delle Reliquie

Assolutamente meraviglioso, poi, sono il presbiterio e l’Altare Maggiore, dove potrete ammirare le quattro statue bronzee (raffiguranti la Temperanza, la Fede, la Carità, la Speranza) fuse da Tiziano Aspetti tra il 1593 e il 1594, che inizialmente dovevano essere collocate nella Cappella dell’Arca.

L’Altare venne costruito da Donatello tra il 1443 e il 1450; lo stesso Donatello, inoltre, è autore anche delle due sculture in bronzo che adornano l’altare; l’attuale composizione piramidale di quest’ultimo è dovuta a Camillo Boito: il Crocifisso al vertice; poi un secondo livello composto da: la Madonna con il bambino al centro; Sant’Antonio, San Daniele e San Prosdocimo (primo vescovo di Padova) a destra; San Francesco, San Giustina e Lodovico d’Angiò a sinistra. Più giù, invece, sono posti i 12 angioletti che suonano e cantano con al centro il Cristo e i simboli degli evangelisti.

Come arrivare

Dalla stazione

  • A piedi: andate verso Corso del Popolo, poi su Corso Garibaldi, passate per Piazza Eremitani, poi via Zabarella e arriverete in Via del Santo.
  • In tram: fermata ‘Santo’.
  • In autobus: tutte le linee A, M e T; linee urbane 3 – 12 – 18 – minibus Diretto Piazze.

Informazioni utili

Sito web: www.basilicadelsanto.it;
E-mail: [email protected]
Tel.: 049-8225652 (Ufficio Informazioni, prenotazioni messe e visite guidate);
Indirizzo:
Via Orto Botanico, 11 – 35123 Padova
Orari: con l’orario solare 6.20-19; con l’orario legale 6.20-19.45

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