La Sicilia è conosciuta ed ammirata per le sue splendide città e per le sue incontrastabili bellezze naturali tra le quali emerge Aci Trezza. Questa frazione del comune di Aci Castello, nella provincia di Catania, è un piccolo e contenuto centro di pescatori, fondamentalmente conosciuto per il suo mitico nonché straordinario panorama egemonizzato dalla gigantesca presenza degli otto Faraglioni dei Ciclopi e dall’Isola Lachea.
Aci Trezza deve anche la sua notorietà al romanzo letterario “I Malavoglia” di Giovanni Verga che racconta le vicende familiari di una famiglia di pescatori nativa del posto ed alla pellicola neorealista “La terra trema” del magistrale regista Luchino Visconti. Aci Trezza non è solo letteratura e cinema di livello bensì anche luogo protagonista di una delle leggende più poetiche mai raccontate, che narra la storia vibratile della ninfa Galatea e del serafico pastorello Aci.
Cenni storici
Aci Trezza e i Faraglioni dei Ciclopi costituiscono un patrimonio panoramico dal valore inestimabile. La nascita e la fondazione di Aci Trezza è ricondotta al rapido innamoramento di cui fu “vittima” il Principe di Campofiorito Don Stefano della Casa Reggio quando dovette recarsi in loco dopo l’eruzione dell’Etna del 1669.
Data la forte infatuazione che subì, il Principe decise di acquistarla. La vita di Aci Trezza cominciò grazie al via vai di piccole imbarcazioni a vela vicino alle coste che commerciavano prodotti di vario tipo, alimentari ed ittici. In particolar modo fu proprio la pesca a garantire per un tempo prolungato il sostentamento necessario alla popolazione. A tutt’oggi la pesca continua a rappresentare l’attività cardine di Aci Trezza, praticata anche con le tecniche passate.
I Faraglioni dei Ciclopi
Aci Trezza è nota ed amata per il dominio mistico nonché mitico esercitato nelle acque che la bagnano dai Faraglioni dei Ciclopi. Questi faraglioni sono conosciuti per il mito epico di Ulisse. Si tratta di otto scogli che, secondo quanto narra la leggenda, furono scagliati in mare dalle potenti mani del Gigante Polifemo il quale, ferito dalla mancata corrispondenza amorosa da parte della ninfa Galatea, lanciò una grossa pietra in mare con l’intento di distruggere Aci, l’uomo di cui la ninfa era innamorata.
Sia i Faraglioni dei Ciclopi che l’isola di Lachea incarnano le primissime espressioni sottomarine del vulcano catanese, l’Etna, e sono due tra le mete più ambite dai turisti. Il panorama offerto dai mitici Faraglioni regala momenti di assoluto lirismo sensazionale e di stupore per lo sguardo di chiunque non arrossisca ammirandoli.
Come arrivare ad Aci Trezza
Per arrivare ad Aci Trezza in auto: occorre percorrere l’Autostrada A18 Messina-Catania, uscita Arcireale. Da Catania sono circa 13 km mentre da Messina sono circa 91 km. In alternativa da Catania occorre percorrere la SS 114 che segue la costa. A circa 10 km Aci Trezza.
Contatti e informazioni utili
Per visitare l’Isola Lachea ed ammirare i Faraglioni dei Ciclopi occorre informarsi presso Il Centro Visite in via Provinciale 5d ad Aci Trezza oppure chiamare al numero 095 7117322.
Tariffe
Da lunedì a venerdì: biglietto intero 5,00 € e ridotto 3,00 €
Sabato, domenica e festivi: biglietto intero 8,00 € e ridotto 5,00 €; è escluso il trasporto barca che viene effettuato da ditte private.