Simbolo del potere dei nobili durante il periodo del Libero Comune, la Loggia dei Cavalieri è uno degli edifici più rappresentativi del centro storico di Treviso. La Loggia dei Cavalieri è situata all’incrocio tra via Martiri della Libertà e via Indipendenza dove, con molta probabilità, sorgeva il foro della Tarvisium romana.
Fu costruita negli anni 1266-67, sotto la podesteria di Andrea da Perugia, ed aveva la funzione di luogo di incontri, istituzionali e non, tra nobili: i Cavalieri. I dubbi sull’effettiva data di edificazione della loggia, sorgono allorquando lo storico trevigiano Bartolomeo Zuccato indica come data di possibile costruzione il 1194; la data trovata sotto il cornicione (che indica, invece, il 1276-77), starebbe ad indicare la sola decorazione pittorica; secondo Luigi Bailo, invece (fondatore dei Musei civici di Treviso), l’iscrizione indicherebbe la costruzione dell’intero edificio.
Dopo all’incirca due secoli, La Loggia dei Cavalieri era già stato abbandonata; o meglio, si cominciò ad utilizzarla come magazzino, chiudendone le arcate; nell’Ottocento, visto il sostanziale inutilizzo dell’edificio, se ne propose l’abbattimento per costruirne una piazza. Fortunatamente, questo progetto non andò a buon fine.
La questione, però, ritornò al centro dell’attenzione dopo il bombardamento di Treviso, durante il quale, tra i vari edifici gravemente danneggiati, vi fu anche la Loggia dei Cavalieri. Ancora una volta, il pericolo della demolizione si fece sempre più incombente, ma Ferdinando Forlati (che intervenne anche col Palazzo dei Trecento), si fece carico dell’opera di restaurazione dell’edificio; solo un abbozzo, per il momento, di un restauro che fu molto più imponente e dettagliato negli anni ’80.
Descrizione
La costruzione in laterizio presenta una pianta trapezoidale dai lati non perfettamente uguali; su tre delle quattro pareti si aprono cinque archi, poggiati su colonne dalla sezione quadrangolare, in pietra viva. Al centro della loggia, spicca una splendida colonna in pietra d’Istria, mentre la copertura in coppi sorge su una struttura di travi lignee.
La Loggia dei Cavalieri presenta una decorazione ad affresco compiuta in due momenti diversi, con i due starti di intonaco che, per la maggior parte, si sovrappongono l’uno sull’altro. La prima fase corrisponderebbe al 1276-77, quando secondo alcune teorie fu costruito l’intero edificio (secondo altre, ci fu soltanto la decorazione degli affreschi); l’altra, invece, corrisponderebbe all’incirca al biennio 1313-14, dopo la rivoluzione aristocratica che ebbe come conseguenza la cacciata dei da Camino.
Della prima decorazione è ancora visibile una frase il cui inizio (“hoc opus factum est“) era il punto attorno cui hanno girato le varie teorie sulla periodizzazione della costruzione della Loggia dei Cavalieri: la questione, accennata anche prima, verteva appunto sull’interpretazione del riferimento di quell’opus, se all’edificio oppure esclusivamente alla decorazione.
Un’altra piccola curiosità: negli anni ’70 e ’80, all’interno della Loggia dei Cavalieri era presente un gran banco di libri usati ed antichi, gestiti dalla famiglia Tarantola, oltre al banco di Tiziano Torzo, detto il nano della Loggia, che vendeva fiori, giocattoli e oggetti d’antiquariato. Questi due storici venditori della Loggia dei Cavalieri, hanno seguito due strade diverse: uno, si è aperto una libreria in zona; Tiziano Torzo, invece, purtroppo ha chiuso nel 2005.
Come arrivare
La Loggia dei Cavalieri è in via Martiri della Libertà, a poche centinaia di metri dalla stazione: impiegherete all’incirca una decina di minuti a piedi per arrivare.
Una volta usciti dalla stazione, camminate ai lati della SS13 per circa 150 metri; continuate a seguire la strada e poi imboccate via Roma; dopo circa 150 metri girate a sinistra, continuando su via Roma e proseguite verso Corso del Popolo, per 350 metri, fino ad arrivare in via Martiri della Libertà; dopo pochi metri, all’incrocio con via Indipendenza, sarete arrivati alla Loggia dei Cavalieri.