La Chiesa di San Nicolò è l’edificio religioso più grande di Treviso, superando in dimensioni anche la Cattedrale di San Pietro Apostolo, il Duomo di Treviso. La chiesa si trova in pieno centro storico, nella zona sud-occidentale della città; sorge in un’area che è stata gravemente danneggiata e in gran parte ricostruita dopo bombardamenti sulla città di Treviso del 7 aprile 1944. La stessa struttura è composta, oltre che dalla Chiesa di San Nicolò, anche dall’ex convento dei dominicani, oggi adibito a seminario vescovile.
Cenni storici
La storia della Chiesa di San Nicolò parte con l’arrivo dei domenicani a Treviso, nel 1221, che poterono beneficiare anche di un contributo pubblico di 500 lire per edificare chiesa e convento; i dominicani acquisirono l’intera area, dove sembra sorgesse già una cappella dedicata a San Nicola.
Abbiamo testimonianza della sua consacrazione già nel 1282, tramite un documento che la erge a modello per la costruzione della nuova chiesa di Santa Margherita degli Eremitani; erano gli anni in cui, proprio all’interno della Chiesa di San Nicolò, muoveva i suoi primi passi Nicolò Bocassino, meglio conosciuto come papa Benedetto XI, la cui carriera religiosa raggiunse i suoi picchi in Ungheria.
Fu proprio dopo esser diventato cardinale nel paese magiaro che, al suo ritorno, donò ben 25.000 fiorini per l’ampliamento del complesso; una volta divenuto papa, leggenda narra che i successivi cospicui contributi ai lavori di miglioramento della Chiesa di San Nicolò fossero parte di un progetto più grande: spostare la sede pontificia a Treviso, all’interno di queste mura. Progetto che, ovviamente, rimase tale.
Descrizione
La struttura della Chiesa di San Nicolò è in stile gotico, come dimostrano le forme al suo interno, semplici ma austere, e soprattutto proiettate verso l’alto, caratteristica inconfondibile dell’architettura gotica. Molto interessanti sono gli affreschi di Tommaso da Modena sulle colonne, raffiguranti San Girolamo, Santa Agnese e San Romualdo.
La pianta della chiesa, a croce latina, è divisa in tre grandi navate, a ognuna delle quali corrisponde un’abside. Nel presbiterio della navata centrale, troverete il monumento funebre di Agostino Onigo, i cui affreschi sono di difficile attribuzione (Tullio e Antonio Lombardo, tra gli altri, sono alcuni degli ‘indiziati’); ancora nell’abside centrale, si trova una pregevole opera denominata Madonna in trono con angelo musicante e santi, iniziata da fra Marco Pensaben (detto “Maraveia”) e terminata dal Savoldo, nel 1521.
Il Seminario vescovile
Il Seminario fu istituito nel 1566 da Giorgio Corner, secondo i canoni stabiliti dal recente Concilio di Trento, e nella sua storia può vantare anche la frequentazione di personaggi illustri, come Giuseppe Sarto, il futuro papa Pio X, che fu padre spirituale del seminario tra il 1875 e il 1884. Inizialmente, la sede era nei pressi della Cattedrale di San Pietro Apostolo; solo dal 1840, il vescovo Sebastiano Soldati decise di spostarlo affianco alla Chiesa di San Nicolò, acquistando l’ex convento dei domenicani.
Molto importante, da un punto di vista artistico, è la Sala del capitolo dei Domenicani, che ospita al suo interno un importante affresco ad opera di Tommaso da Modena (1352); una piccola curiosità: nel Seminario troviamo anche delle opere raffiguranti Ugo di Saint-Cher e Nicolò di Rouen, ritenute le prime opere al mondo a raffigurare degli occhiali (su Ugo di Saint-Cher) e una lente di ingrandimento (su Nicolò di Rouen).
Il Seminario vescovile ospita anche un’importante Biblioteca, fondata nel ‘700, che è accessibile al pubblico dal 1968. La fornitissima biblioteca contiene più di 250.000 libri, con un fondo antico di ben 10.000 esemplari, oltre ad un’importante area dedicata ai periodici (oltre 2.000, di cui 250 ancora pubblicati) e alla fototeca, con circa 80.000 pezzi in catalogazione. All’interno del Seminario, troverete anche alcuni importanti musei: il Museo zoologico “Giuseppe Scarpa”, che conserva più di duemila esemplari tra vertebrati e invertebrati, il Museo etnografico “Dino Grossa” e il Museo archeologico “Angelo e Antonio Campagner”.
Come arrivare
La Chiesa di San Nicolò è a meno di un chilometro dalla stazione di Treviso: impiegherete all’incirca 10 minuti per arrivarci a piedi.
Una volta usciti dalla stazione, camminate verso la SS13 per circa una cinquantina di metri; svoltando leggermente a destra imboccherete viale Alcide De Gasperi; dopo circa 200 metri continuate su via Bressa (circa 200 metri) e proseguite verso Piazza Vittoria per altri 50 metri; poi girate a sinistra per via San Nicolò e proseguite su questa strada per altri 200 metri, fino ad arrivare alla Chiesa di San Nicolò, che troverete sulla vostra sinistra.
Informazioni utili
Biblioteca del Seminario vescovile
E-mail: [email protected]
Telefono: 0422 324821
Indirizzo: Piazzetta Benedetto XI, 2 – 31100 Treviso
Orari: martedì e giovedì h.14.30-18.30; mercoledì e venerdì h.8.30-12.30; chiuso il lunedì, il sabato e la domenica
Periodi di chiusura: da metà luglio a fine agosto, e in concomitanza delle festività natalizie e pasquali.