Conosciuta da tutti come "la Basilica di Aquileia", l'antica Chiesa è dedicata a Santa Maria Assunta e ai Santi Ermacora e Fortunato. La Basilica si può raggiungere parcheggiando l'auto a pochi passi dall'ingresso, oppure percorrendo la via Sacra parallela all'antico Porto Romano. In questo caso si raggiunge la struttura da dietro, dove tra i pini del cimitero degli Eroi, spunta il maestoso Campanile.
La Basilica di Aquileia, come tutta la zona, è interessante sotto vari punti di vista.
L'aspetto religioso: qui, dopo l'editto di Milano del 313 d.C. i cristiani hanno potuto costruire una prima chiesa per la loro preghiera. La Basilica che vediamo noi, oggi, risale al 1031, all'intervento del Patriarca Popone.
L'aspetto artistico: in stile romano-gotico la Basilica si esprime come luogo di spiritualità; la pavimentazione è costituita, a riquadri tematici, da un mosaico che riprende temi religiosi, filosofici, mitologici. Il mosaico (760 mq.) si attraversa grazie a un corridoio di cristallo che permette di vedere senza rovinare il pavimento musivo.
L'aspetto storico: le varie costruzioni, anche sovrapposte e rintracciate grazie a scavi e attenti lavori archeologici, raccontano la vita e il susseguirsi di vescovi e patriarchi, come pure i contatti via mare con altre città e culture.
Una scala antica conduce dalla Basilica alla Cripta tutta affrescata. In questo luogo sono conservati dei reliquiari e un antico Crocifisso senza braccia.
Nel depliant che viene consegnato in biglietteria è indicato il Qr code per collegarsi all'app che spiega la Basilica, all'ingresso un secondo Qr code per un video sommario molto utile.
Un piccolo portico unisce la Basilica al Battistero, costruzione che risale al IV-V secolo, tempo in cui era vescovo Cromazio. Si tratta di un fonte battesimale ad immersione, nel tempo ha avuto alcune trasformazioni da ottagonale ora si presenta esagonale con maestose colonne ai lati.
Nella stanza adiacente il Battistero si trova l'Aula cromaziana la cui pavimentazione è costituita da un mosaico. Un particolare, "il pavone sul cespo d'acanto" ben conservato, considerato un gioiello artistico è stato messo in risalto. La sua ruota aperta era benaugurante tra i pagani, simbolo della Risurrezione di Cristo per i cristiani.
Nella stessa Aula cromaziana si possono notare sei sarcofagi del IV secolo. La storia racconta che tutt'intorno all'area della Basilica sono stati rinvenuti diversi sarcofagi, alcuni precedenti il cristianesimo, ma riutilizzati dai cristiani, assemblandoli e inserendo scritte e simboli della propria fede.
Ai lati dell'ingresso del Battistero ci sono due affreschi appena accennati sulle pareti. Uno riprende l'Annuncio dell'Angelo a Maria, il momento sublime dell'Incarnazione del Figlio di Dio, inizio e compimento della salvezza.
Aquileia, fondata nel 181 a.C., era una città romana. La sua posizione ottimale di frontiera e di scambio fece vivere momenti di gloria all'antica Roma, fino a quando, nel 452 d.C., gli Unni di Attila la distrussero.
L'antica città romana appare in molti siti, grazie anche a scavi e attente perizie archeologiche.
Si possono ancora ammirare, poco distanti dalla Basilica, i resti delle case romane e osservarle da vicino attraverso corridoi predisposti.
Dopo una breve passeggiata a piedi - percorrendo via Lucio Manlio Acidino - si raggiunge il Sepolcreto, il luogo di sepoltura dei romani, un cimitero che sorgeva fuori le mura della città. Rientrando nella strada principale, via Giulia Augusta, con la Basilica di spalle, a sinistra si può ammirare il Mausoleo Candia e poco oltre l'antica e suggestiva strada romana.
Tra i monumenti storici all'aperto va senz'altro ricordato il Foro romano, piazza centrale dell'antica città romana. Pare sia stato costruito tra il I e il III secolo d.C. Gli studiosi dicono che qui ci fossero dei portici sotto i quali c'erano botteghe e sale pubbliche.
Aquileia è una Città ricca di arte, storia e spiritualità. Senz'altro i mosaici sono da vedere e leggere con guida alla mano. Ma devo dire che mi è piaciuta anche la tranquillità. Pur essendo una città turistica sembra, per alcuni aspetti ferma nel tempo, dietro alcuni angoli ci sono ancora le vasche con l'acqua che corre e la tavola in marmo per lavare i panni. C'è la spazzola, c'è il sapone!
Pur riconoscendo la disponibilità degli autisti devo dire che prendere l'autobus per Aquileia non è stato facile. Cercando gli orari via internet, non ne sono andata fuori e nella vicina stazione dei treni di Cervignano-Aquileia-Grado gli orari esposti per Aquileia non mi erano chiari. Fortunatamente la pazienza degli autisti mi è stata compagna.
Suggerisco di controllare il tempo e di munirsi di crema sole, acqua ecc. perché per visitare la città nel suo insieme è necessario muoversi. Cercare di capire gli orari degli autobus e quali portano ad Aquileia è altra cosa molto utile da fare. Prima di partire informatevi se il Campanile è aperto.