Arrivati al parcheggio della Telecabina Camporosso-Monte Lussari, dopo aver parcheggiato l'auto abbiamo optato di salire tutti insieme, 5 persone adulte, usufruendo della telecabina. Nonostante sotto di noi, a tratti, si presentasse il vuoto è stato un viaggio rilassante e sereno immersi nel verde del Monte Lussari.
Giunti in cima ci siamo avviati, pellegrini, verso il Santuario del Monte Lussari. Il tratto di strada di sassi ora in pendenza ora in salita non è stato dei migliori. Qua e là persone con stampelle o in sedia a rotelle si spingevano avanti con fatica, ma forse proprio per questo incedere, giungere al Santuario è una vera e propria meta.
Il Santuario dedicato alla Madonna del Monte Lussari, si è presentato piccolo, ma capace di accogliere quotidianamente pellegrini di tre diverse nazioni: italiani, austriaci e sloveni.
Ben adornato e ricco dei segni della fede, risaltano ai piedi di un altare laterale dedicato alla famiglia della Vergine Maria, centinaia di ceri accessi che dicono la fede e la speranza in colei che per tre volte ha segnato essere quello il luogo in cui incontrarla nella preghiera.
Una passeggiata attorno al monte ci ha fatto respirare l’aria pura e ammirare le alpi Giulie, che nei tratti più alti mostravano ancora il colore e il fascino della neve.
Il nostro giro in montagna si è concluso con una sosta al primo dei laghi di Fusine. Una meraviglia. Non era ancora l'ora del tramonto, ma già il sole comincia a nascondersi tra i rami lasciando passare fili di luce dorata radenti il lago, capaci di rendere il paesaggio una poesia.
A tratti, nella parte in contro luce, il lago sembrava di colore nero e metteva un po' di soggezione. Bastava girarsi un po' verso destra e acquistava i più svariati colori dal verde all'azzurro che l'occhio umano sa ben ricordare e catturare meglio della migliore delle macchine fotografiche.
Qua e là c'erano persone ferme a godersi lo spettacolo e a scambiarsi parole e gesti che dicono amore. Un punto di ristoro con le finestre spalancate e gerani sorridenti richiamava il calore di un rifugio di montagna pronto ad accogliere il pellegrino, anche se di un sol giorno. Come noi.
Mi è piaciuto il luogo in cui è collocato il Santuario, resto del parere che sia una "poesia". Immagino che d'inverno, con la neve, sia ancor più bello. Sono rimasta colpita dai pellegrini, dalla gente che dal modo di muoversi era di casa al Santuario nonostante l'altitudine in cui si trova.
Penso che un Santuario così bello dovrebbe essere alla portata di tutti. La Telecabina si è dimostrata capace di portare in alto persone con grave disagio fisico, ma una volta in alto, il tratto che le separa dal Santuario è faticoso. Sarebbe da rivedere la strada di sassi che gira attorno al Santuario bisognerebbe renderla più percorribile...
Mi rimane la nostalgia della salita a piedi, per questo consiglio a chi pensa di visitare il Monte Lussari di partire per tempo, credo ci vogliano parecchie ore per la salita e di essere ben equipaggiati. E' necessario anche un buon allenamento fisico. Non serve portare pranzo al sacco, ci sono diversi ristoranti con piatti locali molto gustosi.