Il Deserto del Sahara è il più vasto deserto esistente in natura ed occupa la ragguardevole superficie di 9 milioni di km quadrati ammantando con la sua dorata sabbia gran parte del Nord Africa, estendendosi dal Mar Rosso alle periferie dell’Oceano Atlantico tra 16 gradi di longitudine ovest e 35 gradi longitudine est.
La scoperta nel sottosuolo del più grande e caldo deserto del globo di copiose ricchezze minerarie, ha notevolmente mutato l’economia dei paesi sahariani. I precipui prodotti nel Sahara Occidentale sono ferro e rame, mentre nel Sahara centrale sono prodotti petroliferi e cromo, platino, diamanti, sodio e manganese.
Dopo aver portato alla luce le riserve di idrocarburi, hanno cominciato ad essere costruiti diversi oleodotti per il trasporto ai centri di imbarco e raffinazione. Un tempo i trasporti verso il deserto potevano contare solo sulle carovane mentre attualmente vi sono numerose linee aeree che vanno a sostituirle.
Cenni storici
Il torrido Deserto del Sahara fu abitato fin dai tempi della preistoria come è documentato e testimoniato dai resti di industrie litiche del Paleolitico, Neolitico, Pleistocene e Olocene. Grazie alle numerose ed interessanti incisioni e pitture rupestri, è possibile cogliere quale fosse la fauna e quali fossero le genti che un tempo sostavano del deserto. Le pitture rupestri sono certamente figlie dell’epoca neolitica e spesso e volentieri, raffigurano quelli che oggi sono chiamati funghi allucinogeni, che al tempo venivano probabilmente assunti durante sacri riti.
Anticamente il Deserto del Sahara non era un deserto, sembra decisamente bizzarro, eppure è così. Infatti 30.000 anni fa, le sue montagne erano interamente vestite di fitte e folte foreste, la fauna era ricca e la gente del posto viveva di bestiame.
A livello climatico il Deserto del Sahara è stato protagonista di diverse variazioni che negli ultimi 100.000 anni, lo hanno portato ad essere umido e poi secco. Nell’ultimo periodo glaciale, il Deserto del Sahara era ancora più monumentale di quanto già non sia ora ed i suoi confini attuali erano trascesi.
Quando il periodo glaciale giunse al suo epilogo, arrivarono le piogge tra l’ ‘8000 ed il 6000 a.C.. Dopo che il ghiaccio scomparve del tutto, il Sahara iniziò ad asciugarsi verso nord per poi asciugarsi a sud, est e ovest. Verso il 4200 a.C. il Sahara assunse quello che è ora il suo aspetto.
Descrizione
A livello estetico il Deserto del Sahara si presenta con un aspetto decisamente difforme ed in esso sono presenti differenti tipi di paesaggio come l’Hammada ovvero il deserto di roccia nuda, liscia, lavorata dalla carezze più o meno forti del vento che forma taglienti schegge, l’Erg, caratterizzato dalla presenza di dune di sabbia e il Serir, ovvero composto da ghiaia e strati di ciottoli.
Nel Deserto del Sahara c’è totale assenza di acqua e l’idrografia è incarnata da valli disseccate e fiumi fossili indirizzati verso il Niger ed il Ciad ed il Nilo in cui scorre acqua solo in caso di fortuite piogge copiose.
Precipua caratteristica del più caldo deserto del mondo è la densa siccità, infatti le precipitazioni sono ben sotto i 100 mm annui. Le temperature di giorno lambiscono picchi decisamente importanti durante i mesi estivi tanto da toccare i 45 ed i 50 gradi di media.
Per quel che concerne la flora del Deserto del Sahara, essa non è particolarmente varia ed in alcune aree la vita vegetale è interamente assente. In alcune zone del Sahara la vegetazione è stata protagonista di diverse variazioni che la hanno resa capace di sostenere le temperature ostili.
L’estremità settentrionale è ricoperta da steppa mediterranea mentre l’estremità meridionale è rivestita da savane. Tra le piante riscontrabili nel caldo Deserto del Sahara, si possono citare le chenopodiacee, le artemisie ed alcune graminacee. In alcune oasi crescono invece agrumi, palme da dattero, orzo, miglio, frutta ed ortaggi.
A livello faunistico, il Deserto del Sahara presenta una fauna variegata e numerosa al di là di quello che comunemente si pensa. Indubbiamente l’animale simbolo del Sahara è il dromedario, animale fondamentale per i tuareg ed i beduini. Un altro mammifero che abito il bollente Sahara è l’addax, un’antilope endemica del posto e a rischio estinzione; gazzelle, l’orice dalle corna a sciabola, la volpe di Ruppell, i Fennec o volpi del deserto, i licaoni, serpenti come il cobra egiziano e i varani.
Per quel che riguarda la popolazione del Sahara, la tribù caratteristica del deserto è la tribù Tebu, ma sono presenti anche i Tuareg ed i Berberi e la religione prevalentemente sposata è quella islamica.