Maputo, la capitale del Mozambico, è anche la sua città più importante. Porto maggiore sulla baia omonima, venne fondata nel XVIII secolo prendendo il nome dal commerciante portoghese che la esplorò nel 1544, Lourenço Marques.
La città subì uno sviluppo nel 1895 in seguito alla costruzione di una ferrovia che la collegò a Pretoria, l’attuale capitale amministrativa del Sudafrica. Divenuta capitale del Mozambico nel 1907, una volta conquistata l’indipendenza prese il nome di Maputo.
Sulle coste dell’Oceano Indiano, ha una superficie di 346 km²: la sua economia si basa principalmente sull’esportazione di pietre preziose, cromo, zucchero e carbone (anche l’industria di calzature e ceramiche è molto sviluppata).
Città multiculturale, Maputo conserva le sue origini coloniali e ciò è visibile nei palazzi del centro. Per raggiungerla dall’Italia non esistono voli diretti: potete scegliere di fare scalo a Lisbona e da lì arrivare in città oppure passare attraverso la Francia o la Germania: è possibile anche atterrare a Venezia e fare scalo a Dubai e Johannesburg. Il prezzo del biglietto in totale si aggira intorno ai 1200€.
Cosa vedere
Vediamo insieme cosa vedere a Maputo.
I musei
Partiamo dal centro di Maputo: qui potete visitare il Museo d’Arte Nazionale. Orgoglio artistico della città e non solo, questo museo contiene una vasta collezione delle opere dei migliori artisti contemporanei del Mozambico. Non lontano da qui potete ammirare anche la statua di Samora Machel, il primo presidente dello stato.
Un altro museo da visitare è il Museo di Storia Naturale. Ospitato all’interno di una affascinante palazzina circondata da un giardino, questo museo si sviluppa su due piani: al piano terra potete ammirare un’esposizione dedicata alla fauna locale distribuita in un’ampia sala circolare; al primo piano sono esposte invece delle collezioni di grandi coleotteri, farfalle e feti di elefante dal primo al ventesimo mese di gestazione. All’epoca della colonizzazione portoghese il museo ospitava cirica centomila ospiti ogni anno. La facciata esterna è un esempio tipico dello stile manuelino, lo stile architettonico nato in Portogallo all’inizio del XVI secolo.
Se siete appassionati di musei potete inoltre visitare il Museo di Storia Coloniale, ospitato nella fortezza. Vicino al porto c’è infine la Pinacoteca nella quale sono esposti dipinti e opere dedicate sempre al periodo coloniale.
I monumenti da non perdere
Il passato coloniale di Maputo è sotto gli occhi di tutti: nonostante infatti ci si trovi in Mozambico, in uno stato africano, l’aria latina, tipicamente portoghese, ancora si respira (non a caso il portoghese è ancora una lingua ufficiale). Città da girare a piedi, è abitata da cittadini aperti e cordiali: vediamo allora quali sono i monumenti in giro da visitare in un tour alla scoperta della città.
Un solo consiglio: nonostante si possa passeggiare in tutta tranquillità evitate di girare di notte da soli e preferite prendere un taxi per spostarvi.
Partiamo allora dal Giardino Botanico Tunduru: in questo parco, progettato dal paesaggista inglese Honney nel 1885, si trovano molti antichi palazzi e piante di origine tropicale. Molto interessante anche la stazione ferroviaria, un edificio in tipico stile liberty riconoscibile per la sua bella cupola in rame: il progetto si deve a Gustave Eiffel, lo stesso della torre parigina.
In città si trova anche un’altra sua opera, la famosa Casa di Ferro: costruita per essere la residenza del governatore portoghese della città, non venne mai utilizzata perché la sua stessa struttura in ferro la rendeva troppo calda per il clima locale (oggi è la Casa de Cultura).
Passeggiando per Maputo incontrerete anche degli edifici religiosi come la Cattedrale della Nostra Signora di Fatima che è stata ricostruita nel 1944 in stile moderno oppure la chiesa di Sant’Antonio. Mix di religioni, la città accoglie anche alcune moschee che vale la pena di visitare così come il cimitero monumentale.
Se poi volete dedicarvi un po’ allo shopping andate al Mercato Municipale costruito nel 1901: qui potete acquistare molti prodotti artigianali come gli oggetti in vimini, le stoffe dai mille colori, le sculture in legno e le maschere tradizionali. Può essere anche un’occasione per degustare la cucina locale tra pesce freschissimo e carne cucinata con ricette che ricordano sapori europei, figli del passato coloniale.
Per vedere la zona più commerciale della città andate infine alla baixa: si tratta del quartiere affacciato sul mare, con il suo porto così trafficato, gli antichi palazzi portoghesi dalle balaustre in ferro battuto e gli edifici in stile marxista.
Spostandovi a Praça 25 Junho ammirerete invece la Fortezza risalente alla metà del XIX secolo: costruita dai portoghesi, oggi ospita un museo e un suggestivo giardino.
La Riserva Nazionale di Maputo
Per una gita giornaliera fuori porta potete visitare l’antica Riserva degli Elefanti di Maputo: si trova a circa 80 km dalla città in direzione sud. Veniva chiamata così perché ospitava per lo più elefanti ma inrealtà qui dentro potrete vedere molti animali che abitano questo territorio, dalle antilopi ai leopardi passando per fenicotteri, coccodrilli, sciacalli e ippopotami. Nel parco ogni habitat naturale è ricreato e vale la pena visitarlo anche per il panorama molto suggestivo, con le colline che scendono verso il blu dell’Oceano Indiano incontrandone la sabbia bianchissima.
La Riserva, istituita nel 1969, si estende per circa 50 ettari di superficie fatta di laghi, pianure alluvionali, foreste di mangrovie e dune di sabbia. Un tempo abitata da una vasta popolazione di rinoceronti bianchi ed elefanti, oggi ne ospita un numero più esiguo a causa dei fenomeni di bracconaggio avvenuti durante la guerra civile.
Anche gli appassionati di birdwatching non rimarranno delusi: qui è possibile avvistare molte differenti specie di volatili ( se ne contano circa 300 tra varietà acquatiche e anche aquile pescatrici). Il bello di questo parco? La possibilità di passare da un paesaggio desertico alla macchia costiera passando per la savana e i prati verdi. Sulla costa è possibile vedere anche le tartarughe carretta: vengono qui a depositare le loro uova che poi si schiudono nei mesi di novembre e dicembre.