TripAdvisor, ecco le prime contromisure contro false recensioni

Per combattere il fenomeno delle false recensioni, il vice-presidente di TripAdvisor Adam Medros spiega i sistemi utilizzati dal sito: "Ma il vero deterrente è l'inutilità di questa pratica"

TripAdvisor, ecco le prime contromisure contro false recensioni

Circa 78 milioni di iscritti, e 139 recensioni pubblicate al minuto: sono questi due dei tanti numeri che il colosso del settore viaggi TripAdvisor può vantare. Ma il desiderio di albergatori e ristoratori di scalare le ormai prestigiose classifiche del sito di viaggi ha fatto sì che alcuni di loro inviassero false recensioni, scritte di proprio pugno, per incensare la propria attività, minando il caposaldo di TripAdvisor, ovvero la credibilità delle recensioni.

Sono circa 190 milioni le persone che hanno installato l’app di TripAdvisor: una fetta clamorosa per chi deve cercare di attirare i turisti verso il proprio hotel o il proprio ristorante, ma il barare non è l’unica via: spesso si sollecitano i clienti o anche parenti ed amici a lasciare una recensione ‘benevola’, violando le condizioni di utilizzo del servizio.

Il vice-presidente di TripAdvisor, Adam Medros, è così corso ai ripari: “Utilizziamo le informazioni di cui disponiamo per creare uno schema delle recensioni e sottoporre a verifica quelle che risultano sospette“. Ad esempio, si verifica l’IP: se questo proviene da un albergo, allora si manda una mail di conferma a distanza di giorni. Se l’IP resta lo stesso, c’è la probabilità che si tratti dell’albergatore stesso, che si sta ‘autorecensendo’.

Ma ci sono anche veri e propri truffatori professionisti che necessitano di controlli più approfonditi. Nonostante si tratti di un sistema complesso e parecchio articolato, con un software appositamente creato TripAdvisor riesce ad individuare solo i fenomeni di frode che raggiungono dimensioni medio-grandi“Individuare episodi in cui vengono inviate 4 o 5 recensioni fraudolente è piuttosto difficile, perché per riportarle a uno schema attraverso i nostri sistemi di analisi è necessario avere a disposizione un numero significativo di segnalazioni. Vengono penalizzati, quindi, i titolari più piccoli, che non hanno possibilità di dimostrare le recensioni fraudolente di concorrenti sleali.

Ma quali sarebbero le reazioni di TripAdvisor di fronte ad un titolare truffaldino? Innanzitutto, una sorta di bollino rosso, che lo segnala come ‘scorretto’. Poi, si possono anche infliggere delle penalità nel rating, abbassando così il punteggio dell’attività. Secondo Medros, però il vero deterrente dovrebbe essere l’inutilità di queste pratiche“Il nostro servizio è strutturato in modo da premiare i grandi numeri. Qualche recensione fraudolenta, per quanto possa essere ben studiata, non riesce a incidere più di tanto sulla valutazione finale. E basta che la pratica scorretta venga individuata una volta per provocare molti più danni alla reputazione del proprietario che è ricorso a questo tipo di servizi”.