Sepino è un comune nella provincia di Campobasso che conta circa 2000 abitanti e si estende su una superficie di 61,37 kmq. Questo borgo è fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia e si trova a circa 702 metri sul livello del mare su un colle boschivo nelle vicinanze del Massiccio del Matese.
Questa cittadina è di grande interesse storico in quanto è stata una grossa città romana nel suo passato remoto, e queste rovine sono ancora oggi visibili e aperte al pubblico interessato a visitarle, poco fuori dal centro storico. La città antica di Sepino è una tipica cittadina arroccata medievale molisana, di grande bellezza e interesse.
Cenni storici
La città di Sepino nasce in una zona piena di vita naturale grazie alla ricca valle del fiume Tammaro che offre numerose sorgenti salutari e boschi secolari. La sua origine è quella di luogo di sosta per i pastori emigranti che si spostavano lungo il percorso delle “vie della lana“, più avanti, in concomitanza delle Guerre Sannitiche gli abitanti si spostarono sulla montagna che oggi viene chiamata Terravecchia fondando una città. Le mura che verranno costruite al fine di difendere la città dalla III Guerra Sannita renderanno Sepino una delle più famose città del passato.
Nel momento in cui le ostilità del tempo finirono vi fu un’espansione verso la pianura dove nacque la vera Sepino, con il nome di Saepinum. Ricche famiglie e grandi lavoratori erano il simbolo di questa antica città romana, e questo è testimoniato dalle numerose rovine che abbiamo la possibilità di ammirare oggi. Le numerose opere architettoniche di fattura romana hanno reso la città una piccola perla nella zona molisana. Tuttavia dopo il IV secolo a.C. incominciò ad entrare in crisi.
Dopo alcune aspre battaglie contro popolazioni barbare la città subì duri danni alla sua struttura, addirittura alcuni edifici crollarono e la città entrò in una profonda crisi. Dopo il IX secolo il borgo recuperò vigore e fu il periodo in cui nacque Castellun Sepini, che è l’attuale borgo di Sepino. Nel corso degli anni si cerco di mantenere la sua bellezza di borgo medievale intatta a tal punto che la città venne inserita nella lista dei borghi più belli d’Italia.
Cosa vedere
Questo piccolo borgo propone al visitatore grandi opere di infinita bellezza che rendono il soggiorno piacevole ed emozionante. La città propone molte architetture religiose e un grandissimo numero di edifici civili, e oltre a queste un grandissimo sito archeologico romano perfettamente conservato.
Chiesa di Santa Cristina
Questa chiesa sorge nella zona centrale della città e si pensa che sia stata costruita nel periodo dell’alto Medioevo, ovvero quando la città si trasferì nella zona conosciuta come Castellum Saepini. Si tratta del principale luogo di culto ed è famosa per la forma della guglia del campanile che ricorda un grande bottiglione, opera degli artigiani del tempo. All’interno si trova la “grotta di Santa Cristina” con i Misteri, la Sala del Tesoro, un coro ligneo e l’archivio storico parrocchiale che conserva documenti risalenti al XII secolo.
Centro storico
La parte del centro storico della città di Sepino è da intendere come grande luogo di interesse e da visitare, poiché è stato inserito come uno dei più belli d’Italia facendo parte la città della lista dei “borghi più belli d’Italia”. Si conserva con le sue tipiche caratteristiche di antica città medievale con una grande piazza centrale e molti vicoli stretti. Una caratteristica di questa città sono le numerose fontane sui cui rubinetti sono indicati i punti cardinali. Oltre a queste vi sono anche bellissimi ponti e numerosi edifici rimasti illesi negli anni.
La città romana, Saepinum
La parte della città romana di Sepino è molto famosa per le sue rovine di grande pregio e ottimo stato di conservazione. Il percorso per poterla visitare non è troppo complesso ma porta a vedere grandissime opere architettoniche che hanno aiutato molti studiosi a capire come venivano affrontati i problemi costruttivi nei tempi antichi.
La cinta muraria
Questa particolare opere è realizzata con calcare derivante da Matera, si sviluppa per circa 1270 metri e racchiude un’area di circa 12 ettari a pianta quadrangolare. Vi sono 4 porte monumentali e una parte di teatro che la interrompono. Un tempo vi erano anche 4/5 torri che oggi non sono più visibili.
Porte monumentali
Sono quattro e si aprono in asse con le due arterie principali della città antica, il cardo e il decumano. Esse sono Porta Tammaro, Porta Boiano, Porta Benevento e Porta Terravecchia. La loro struttura ricorda quelle degli archi trionfali e foto unico.
Teatro
Si pensa sia antichissimo e ancora oggi sono perfettamente conservati i primi due settori delle gradinate e l’orchestra. Sulla parte più in alto manca l’antico tempietto ed è protetto da una costruzione circolare attorno a se. Questo è conosciuto come il complesso campus-piscina-porticus, e serviva come luogo di ristoro e allenamento dei gladiatori o per riparo degli spettatori in caso di pioggia.
Basilica
La sua tipica pianta rettangolare e il perstillio interno di venti colonne sono le uniche cose rimaste visibili a noi oggi di questo antico luogo di culto. Si presume che anticamente non fosse un luogo di culto cristiano, ma che lo sia diventato in un secondo momento con l’aggiunta di un abside e di numerosi lavori di ristrutturazione.
Terme
Il complesso delle terme si trova verso il lato interno della cinta muraria con un’apertura verso il decumano. E’ costituito da una serie di piccoli ambienti, come vuole la tradizione di questi locali che ai tempi antichi.