Uno dei monumenti più famosi della Campania, se non d’Italia: la Reggia di Caserta è indiscutibilmente il simbolo della città, dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO.
La residenza reale dei Borbone, oltre al magnifico edificio, è circondata da un enorme parco diviso in due aree, in base alla disposizione dei vegetali: il giardino all’inglese e il giardino all’italiana. Il decimo sito italiano più visitato del 2013 è inoltre la più grande residenza reale del mondo, con una superficie di oltre 47.000 metri quadri.
Cenni storici
La storia della Reggia di Caserta parte nel 1750 con l’acquisto da parte del Re delle Due Sicilie Carlo di Borbone di questo territorio, appartenente alla famiglia Caetani Acquaviva. L’enorme spesa (quasi 500.000 ducati), era giustificata agli occhi del re per giustificare il suo sogno: quello di costruire una residenza che potesse competere in grandezza con la Reggia di Versailles. Per il grandioso progetto, il re si rivolse all’architetto pontificio Luigi Vanvitelli, ottenendo il permesso dal papa per il suo ingaggio: la realizzazione della reggia avrebbe dovuto dimostrare la grandezza e il prestigio della casata borbonica.
Giunto a Caserta nel 1751, il 22 novembre portò al re il progetto definitivo della nascente Reggia di Caserta, che fu immediatamente approvato; i lavori cominciarono nel gennaio dell’anno successivo. La grandiosità dell’opera ‘obbligò’ il Vanvitelli a circondarsi di validi collaboratori: tra gli altri, ricordiamo Marcello Fronton, Francesco Collecini e il francese Martin Biancour.
Nel frattempo Carlo di Borbone, diventato Re di Spagna (1759), lasciò Napoli per Madrid. I successivi sovrani (nell’ordine: Gioacchino Murat, Ferdinando IV, Francesco I, Ferdinando II e Francesco II) non mostrarono nella costruzione della Reggia di Caserta lo stesso entusiasmo di Carlo di Borbone, nè avevano la manodopera di cui il re borbonico poteva disporre. Quando, il 1° marzo del 1773, Luigi Vanvitelli morì, e nella realizzazione dell’opera gli successe il figlio Carlo.
Descrizione
Il Palazzo
Il famoso Palazzo della Reggia di Caserta fu terminato solo nel 1845, per una spesa complessiva di quasi 9 milioni di ducati. Il risultato, però, fu questo grandioso complesso di 1200 stanze, con 1742 finestre, su una superficie di 47.000 metri quadri; la facciata principale presenta un avancorpo centrale sormontato da uno splendido frontone, con altri due avancorpi laterali. All’interno del perimetro rettangolare, il Palazzo presenta due corpi di fabbricato che si intersecano, formando quattro enormi cortili da 3.800 metri quadri ciascuno.
Su uno dei vestiboli al suo interno si apre il meraviglioso Scalone reale, capolavoro dell’arte barocca, coi 117 gradini, largo 18,50 metri e alto 14,50 metri, sul cui pianerottolo sono situati i due leoni in marmo di Pietro Solari e Paolo Persico; noterete, inoltre, i magnifici affreschi sul soffitto di Girolamo Starace-Franchis (tra i più famosi della Reggia di Caserta) e la statua di Carlo di Borbone, ad opera di Tommaso Solari.
Di fronte alla scalinata, avrete accesso alla splendida Cappella Palatina, ispirata a quella della Reggia di Versailles, mentre sul retro della Cappella è collocato il piccolo ma elegantissimo Teatro di Corte; alla sinistra del vestibolo, posto al centro dell’intera struttura, si accede agli appartamenti.
Proseguendo la vostra visita all’interno della Reggia di Caserta, entrerete nella Sala degli Alabardieri, coi dipinti di Domenico Mondo, e poi a quella delle guardie del corpo; segue la Sala del “baciamano”.
Vi è poi il famoso Appartamento Vecchio, il primo ad essere abitato da Ferdinando IV e dalla consorte, composto da una serie di stanze affrescate, tra gli altri, da Fedele Fischetti e Antonio Dominici; tutte le stanze, hanno inoltre le pareti rivestite con la pregiatissima seta proveniente dalla fabbrica di San Leucio. Da ammirare è sicuramente la stanza di Ferdinando II, oltre alla sala dei ricevimenti, collegata con la Biblioteca Palatina e con la Sala Ellittica.
L’Appartamento Nuovo, fu costruito nell’ultima fase dell’edificazione della Reggia, e vi si accede tramite la splendida Sala di Marte; proseguendo, potrete ammirare la Sala di Astrea e la maestosa Sala del Trono, la più sfarzosa tra le sale del Palazzo, dove il re riceveva ambasciatori e amministrava la giustizia, oltre ai fastosi balli di corte; qui, sono presenti numerose dorature e pitture, oltre a meravigliosi medaglioni dorati raffiguranti tutti i sovrani di Napoli, lungo le pareti. Da visitare, è sicuramente anche la stanza privata di Gioacchino Murat.
Il Parco
Il Parco della Reggia di Caserta si estende per 3 chilometri di lunghezza, su una superficie di 120 ettari di superficie. Qui sono presenti due lunghi viali paralleli dove si dipanano una serie di magnifiche fontane, rifornite dall’Acquedotto Carolino: la fontana Margherita, che chiude il giardino all’italiana, la fontana dei tre delfini, raffigurante un mostro marino con la testa e il corpo di un delfino (ad opera di Gaetano Salomone), la fontana di Eolo, decorata con ventotto bellissime statue e incompiuta (ne erano previste 54), la fontana di Cerere, rappresentante Cerere che sostiene la medaglia della Trinacria, la fontana di Venere e Adone, un meraviglioso gruppo marmoreo, e la fontana di Diana e Atteone, in fondo al Parco, dove si erge maestosa la Grande Cascata.
E’ la volta, poi, dei meravigliosi giardini. Nel Giardino all’italiana troverete la Peschiera Vecchia, costruita nel 1769 per volontà di Ferdinando IV, al cui interno Ferdinando IV si dilettava in vere e proprie battaglie navali, simulate con armi vere. Il lago artificiale, con un isolotto al centro, è lungo 270 metri, largo 105 e profondo 3,50 metri; vennero costuite delle case ai suoi bordi, per permettere ai Liparoti (i marinai di Lipari), che erano lì appositamente con le loro famiglie, di poter manutenere la flotta. Questo lago è oggi il più importante scenario d’Italia dove svolgere le gare di vela radiocomandata.
Per volontà della moglie di Ferdinando IV, Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, fu invece realizzato il giardino all’inglese, ovvero un giardino con una disposizione il più possibile fedele alla natura. Il meraviglioso giardino fu realizzato da John Andrew Graefer, figura di spicco tra i botanici britannici; iniziò il lavoro nel 1786 con l’importazione di numerose piante provenienti dai territori campani circostanti.
Il giardino di Graefer è una delle principali attrattive della Reggia di Caserta, grazie al suo apparente ‘disordine’ di piante (molte non autoctone), corsi d’acqua, piccoli laghetti e ‘rovine artificiali’, come era di moda nel periodo del Romanticismo: il giardino è arrivato a noi in ottime condizioni soprattutto grazie al lavoro di Nicola Terracciano, direttore dal 1861 al 1903, che ne salvaguardò la disposizione e la risistemazione.
Come arrivare
A piedi
Dalla stazione, la Reggia di Caserta dista pochi metri. Una volta usciti, vi troverete i giardini della Reggia percorrendo pochi metri del Sottovia Carlo Vanvitelli, sulla vostra sinistra: sarà impossibile per voi non notarla!
In auto
- Da Roma: A1 Milano-Napoli, uscita Caserta Nord
- Da Napoli, Salerno o Bari: A30 uscita Caserta Sud
Parcheggiate, poi, nel parcheggio comunale seminterrato in Piazza Carlo III (vicino alla stazione ferroviaria)
In treno
La stazione di Caserta è collegata con le principali stazioni italiane o con collegamenti diretti o con la linea Roma-Napoli, con treni Eurostar, espresso e regionali. Una volta in stazione, per arrivare alla Reggia di Casertaseguite le indicazioni del paragrafo ‘A piedi’.
In aereo
L’aeroporto più vicino alla Reggia di Caserta (24 km) è quello di Napoli Capodichino, collegato a Caserta tramite autobus dell’ATC.
Contatti
Sito web: www.reggiadicaserta.beniculturali.it
E-mail: [email protected]
Tel.: 0823-277468
Indirizzo: Viale Douhet, 2/A – 81100 Caserta