La città di Siracusa manifesta la sua bellezza anche tramite le architetture degli edifici che ospita, tramite i colori caldi che contraddistinguono le sue atmosfere ma anche attraverso “l’antichità” che possiede e custodisce.
Precisamente all’interno delle Latomie del Paradiso (cava di pietra, accanto al Teatro Greco all’interno del Parco Archeologico della Neapolis, che oggi è un giardino di arance, palme e magnolie) sono site due grotte nate e realizzate per volontà dell’uomo che sono rispettivamente l’Orecchio di Dionisio e la Grotta dei Cordari.
Descrizione
L’Orecchio di Dionisio è indubbiamente, tra le due grotte, quella che desta maggiore curiosità ed interesse non solo per il nome che porta ma anche per la sua forma particolare; essa è alta circa 23 metri, larga dai 5 agli 11 metri e raggiunge una profondità di circa 65 metri.
L’Orecchio di Dionisio fu così battezzato da Michelangelo Merisi alias Caravaggio il quale, in una visita avvenuta nel 1586, riscontrò una somiglianza tale con l’orecchio umano da rasentare l’analogia. Per questo motivo le attribuì il titolo di Orecchio. Il nome di Dionisio fu affiancato in virtù del tiranno di Siracusa, Dionisio, appunto.
In tempi recenti i Platonici hanno avanzato la proposta di un nuovo “battesimo” della grotta: “Caverna di Platone” nella misura in cui Platone, il filosofo di Atene, fu sfortunatamente uno dei prigionieri del tiranno Dionisio. Nell’opera di Platone, “La Repubblica“, viene descritto il “Mito della Caverna” tramite immagini che rinviano a questa grotta.
Leggende
Secondo la leggenda Dionisio aveva la consuetudine di incarcerare i suoi nemici dentro questa profonda grotta. Dopo aver rinchiuso i nemici all’interno “dell’orecchio”, Dionisio il tiranno, era solito origliarne i discorsi, le discussioni; ciò gli era possibile data l’energica e poderosa risonanza all’interno della grotta e grazie alla presenza di un interstizio dove Dionisio era solito accostare l’orecchio. Grazie a questo “bieco” iter, Dioniso veniva a conoscenza delle intenzioni dei suoi nemici, dei passi che intendevano muovere e delle loro potenziali mosse.
La leggenda del tiranno Dionisio non è l’unica ad aleggiare intorno a questa misteriosa, magnifica e singolare grotta. Alcuni storici infatti sostengono, dopo aver effettuato accorti ed accurati studi, che l’Orecchio di Dionisio venisse “sfruttato” grazie all’acustica che offre, come cassa di risonanza per la produzione di effetti sonori funzionali alle rappresentazioni realizzate nel vicino teatro greco. Qualsiasi sia la leggenda scelta come la più credibile e veritiera, quel che è certo è che si tratta di una grotta molto suggestiva dove si respira un’atmosfera singolare.
Come arrivare
Dalla Stazione ferroviaria di Siracusa, in auto, procedere in direzione nord-ovest da Via Francesco Crispi verso il piazzale della Stazione Centrale per poi continuare su Viale Ermocrate. Alla rotonda prendere la prima uscita ed imboccare Viale Ermocrate/SS124; svoltare poi a destra imboccando Via Paolo Orsi. Svoltare successivamente a sinistra e percorrere Via G. Agnello; svoltare a destra ed imboccare Viale Giulio Emanuele Rizzo, via in cui si trova l’Orecchio di Dionisio.
Informazioni utili
Indirizzo: Viale Giulio Emanuele Rizzo, Siracusa
Telefono: 0931 464657
Orari: dalle ore 09.00 alle ore 18.00. Durante le Rappresentazioni Classiche la chiusura è anticipata alle ore 16:30.
Tariffe: biglietto intero euro 10,00; ridotto per gruppi euro 5,00. Gratis per i membri della Comunità Europea al di sopra dei 65 anni ed al di sotto dei 18 anni.