Quando si parla di Messico, si parla di una zona molto vasta, che presenta quindi diversi tipi di clima all’interno del suo territorio. Diventa quindi di cruciale importanza capire quando andare in Messico, perché il periodo dell’anno (oltre alla zona scelta) condiziona il clima e le temperature in maniera importante. Ecco a voi una panoramica sulle informazioni utili per capire quando andare in Messico.
Messico: quando andare. Il clima
In generale, nonostante si tratti di un territorio particolarmente vasto, si può fare una macro-distinzione: arido sulla costa occidentale e nella zona interna del centro-nord, abbastanza piovoso nelle catene montuose del sud, e decisamente piovoso nelle zone tropicali del sud. Un tratto accomuna l’intero territorio: l’estate è senza dubbio la stagione più piovosa.
Per quel che riguarda la temperatura, invece, essa aumenta partendo da nord e arrivando verso sud, dove si arriva ad un tipico clima tropicale. Anche l’altitudine, in un territorio variegato come quello messicano, con molte città poste ad una quota elevata, a partire da Città del Messico.
Durante la stagione invernale, poi, vi è il cosiddetto norte, il vento freddo che arriva dagli Stati Uniti, che è in grado di abbassare le temperature anche in maniera brusca nella zona settentrionale del Messico. Proprio ad esso sono dovute, nelle zone interne del centro-nord del Messico, delle vere e proprie ondate di gelo.
Il clima del Messico zona per zona
Nella zona a nord-ovest del Messico, la cosiddetta Bassa California, vi è un clima mite (sui 23-24° di media), con il sole assicurato tutto l’anno e piogge scarse, prevalentemente circoscritte nei mesi da novembre a marzo. Le acque, invece, sono abbastanza fredde grazie alla corrente della California, che portano anche qualche nebbia ma assicurano sole e poche piogge.
Attenzione, però, perché in poche ore le temperature salgono anche ben oltre i 40°, come avviene ad esempio nella città principale della zona, Tijuana. Mare generalmente più caldo si ha nella Baja California Sur, mentre nella zona est della costa di questa penisola messicana, con la presenza delle catene montuose di Sierra Juarez e di San Pedro Martir, vedono le temperature invernali scendere vertiginosamente.
Nel più occidentale dei deserti messicani, il deserto di Sonora, vi è un gran numero di precipitazioni nella parte finale dell’estate, che portano ad un generale aumento delle temperature e a frequenti temporali. Nella costa del golfo di California, l’estate è molto più calda, e le acque sono parecchio più calde: si arriva in media sui 36° gradi di temperatura esterna in estate. A volte, sia questa zona che quella della Baja California Sur sono interessati da cicloni tropicali che si vengono a formare nel Pacifico.
Nella punta meridionale della penisola della Bassa California, a Cabo San Lucas, vi è un clima arido: inverno soleggiato, con temperature miti, ma estati decisamente torride, con una media di quasi 37°. Temperature insopportabili (addirittura sui 55°!) si raggiungono nel deserto di Yuma (uno dei luoghi più caldi al mondo), mentre a sud-est di quest’ultimo si trova il Deserto di Altar, che nella sua conformazione ricorda quello del Sahara.
Passiamo poi alla Sierra Madre Occidentale, la catena montuosa che separa gli stati di Sonora e Chihuahua, fino ad arrivare a sud verso lo Stato di Sinaloa, che presenta un clima semi-arido ma, al di sopra di quota 1.000 metri, vi è una abbondante precipitazione media annua, ancor di più nella zona occidentale, dove vengono abbondantemente superati i 1.000 millimetri annui.
Ad est della Sierra Madre Occidentale è situato il deserto di Chihuahua, una zona di altipiani caratterizzata da una forte escursione termica tra giorno e notte, con le notti invernali gelide e le estati particolarmente umide. Il caldo estivo è meno intenso degli altri deserti, ma a volte può superare i 40°. Qui troverete l’importante città di Ciudad Juarez, al confine col Texas, una delle città col più tasso alto di omicidi al mondo e assolutamente sconsigliata per una vacanza.
L’area orientale che affaccia sul Golfo del Messico (con importanti città come Monterrey e Tampico) si ha un inverno molto mite lungo le coste, nelle pianure e nelle colline, mentre l’estate è particolarmente calda e umida. Precipitazione sopra i 1.000 millimetri nelle alture (specialmente nel periodo tra maggio e ottobre).
Città del Messico, città sconfinata per estensione situata nel Messico centro-meridionale, sorge su un’altopiano dall’altezza minima di 2.200 metri. Gli inverni sono secchi e soleggiati, con notti fredde ma giornate piacevoli, mentre in primavera le temperature aumentano gradualmente, con aprile e maggio che hanno quelle più elevate (intorno ai 27 gradi). Il monsone estivo abbassa leggermente le temperature a giugno, monsone che porta piogge da giugno a settembre.
Nel centro-sud del Messico, a quote intermedie le temperature sono miti, anche se a volte il giorno fa molto caldo (è il caso di Guadalajara). Nelle alture, invece, temperature leggermente maggiori e precipitazioni abbondanti ne caratterizzano il clima, come ad esempio nella regione del Chiapas.
Nelle zone pianeggianti del sud, invece, il clima è caldo tutto l’anno, anche se vi è una stagione secca e una piovosa, il cui periodo varia in base alla zona. I mesi più caldi sono quelli di aprile e maggio, prima della stagione delle piogge, in cui in alcune zone si raggiungono addirittura i 3.000 millimetri annui, come il nord del Chiapas e lo Stato di Veracruz. Ad Acapulco, lungo la costa nello Stato del Guerrero e grande meta turistica, il clima è caldo tutto l’anno e, da novembre a maggio, non piove praticamente mai.
Durante la stagione delle piogge, sulla costa meridionale sono frequenti anche i cicloni tropicali, con dei forti venti generati da essi, detti cordonazos. Poco più a nord, a Puerto Vallarta, il clima è simile ad Acapulco in estate, ma gli inverni sono leggermente più freschi: ogni tanto, la notte si raggiungono anche i 10 gradi.
Nella zona ad est, nella penisola dello Yucatan, il clima è caldo tutto l’anno ma gli inverni sono meno secchi e soleggiati di quelli della costa meridionale, e da dicembre a marzo possono arrivare delle correnti fredde dagli Stati Uniti; Cancun, per il suo particolare clima durante i mesi da febbraio ad aprile, si predispone come una località ideale per le vacanze pasquali.
Messico: quando andare. I periodi migliori
Per esplorare le regioni settentrionali del Messico, il momento migliore è quello delle stagioni intermedie (marzo-aprile e settembre-ottobre). Anche Città del Messico si lascia preferire nelle stagioni intermedie, ma bisogna evitare mesi come settembre, in cui le piogge sono molto abbondanti. Possibile la visita anche in inverno, ma tenete in considerazione che di notte può fare abbastanza freddo.
La zona meridionale, invece, è visitabile preferibilmente da dicembre a febbraio, così da evitare il caldo e i forti rovesci estivi. Anche di primavera fa molto caldo, è sconsigliabile. Per le vacanze al mare, Acapulco e la costa meridionale è perfetta per le vacanze da dicembre a gennaio, ma nell’intero periodo da novembre ad aprile è particolarmente frequentata dai turisti.
Quando andare, invece, nella penisola dello Yucatan? Durante l’inverno il clima non è ideale per una vacanza balneare, mentre perfetto è il periodo primaverile, da marzo a maggio, anche se in quest’ultimo mese comincia il caldo e i temporali. Ottimo il periodo primaverile anche per Cabo di San Lucas e per la Baja California del sud, mentre nella parte settentrionale l’aria è mite anche in estate, nonostante le correnti fredde.