Le isole Mauritius sono una repubblica insulare dell’Africa, ed è situato in pieno Oceano Pacifico, a circa 550 chilometri dal Madagascar. Si tratta di un complesso di 4 isole: Mauritius (la principale), Agalega, Cargados Carjos e Rodrigues.
Da un punto di vista prettamente geografico, però, le Mauritius appartengono alle Isole Mascarene, che oltre a queste isole comprende anche l’isola di Riunione, all’incirca a 200 km a sud-ovest rispetto alle Mauritius. Si tratta di un grande polo turistico (la principale fonte economica dello Stato), sempre più apprezzato dai turisti di tutto il mondo.
Mauritius: quando andare. Il clima
Il viaggio alle Mauritius (o, se preferite, sull’isola Mauritius, visto che è l’isola più visitata per distacco) rappresenta una vera e propria vacanza da sogno, coi suoi cieli azzurrissimi, la sabbia bianca e fine e il mare cristallino; qui potrete nuotare in mezzo ai delfini e prendervi un’abbronzatura davvero invidiabile!
Ma c’è da specificare una cosa: essendo un’isola tropicale, presenta un clima molto diverso dal nostro. Per questo motivo, è bene informarsi su quando andare alle Mauritius, ovvero qual è il periodo migliore per potersi avventurare in questo viaggio. Se è vero come è vero che Mauritius presenta un turismo attivo tutto l’anno, vi sono dei momenti migliori per andarvi. Vediamo in relazione a cosa.
Il clima delle isole Mauritius prevede, in sostanza, due stagioni: una più calda, decisamente più umida e piovosa, e una più fresca (fredda sarebbe esagerato!) e mite. E’ bene specificare che qui, essendoci un clima tropicale, esiste anche una fase dell’anno denominata come stagione delle piogge: alle isole Mauritius, questa capita nel periodo tra gennaio e marzo.
Il periodo tra gennaio e marzo, peraltro, rappresenta anche il periodo più caldo dell’anno, con una temperatura media di circa 25 gradi. Man mano, andando avanti nei mesi, si comincia a scendere, fino ad arrivare ai periodi più ‘freddi’ dell’anno, agosto e settembre, in cui la temperatura media si aggira attorno ai 19 gradi. Nei mesi successivi, quelli che chiudono l’anno, le temperature tornano a salire per arrivare, poi, nuovamente al mese più caldo dell’anno, gennaio.
Come avrete intuito, trovandoci nell’emisfero meridionale (al di sotto, quindi, della linea immaginaria dell’Equatore) le stagioni sono ‘capovolte’ rispetto all’emisfero settentrionale, dove è situata l’Europa: la stagione estiva va da novembre ad aprile, mentre quella invernale (sempre per modo di dire, avrete capito anche questo) va da maggio ad ottobre.
Durante la stagione estiva, queste isole presentano un clima caldo e umido, con le temperature maggiori che si raggiungono tra gennaio e marzo. Le precipitazioni sono molto presenti in questa fase, soprattutto sull’altopiano centrale (situato a circa 600 metri sul livello del mare). Si tratta, indubbiamente, del periodo migliore per le immersioni subacquee.
Durante la stagione invernale (o meglio, un’estate più… fresca), il clima è decisamente più secco rispetto alla stagione estiva. Le temperature più basse, come detto, vi sono nel periodo che va tra agosto e settembre quando, specialmente nel tratto costiero grazie alla piacevolissima brezza marina, le temperature medie si aggirano poco sotto i 20 gradi.
La parte a nord-ovest dell’isola di Mauritius è solitamente meno piovosa rispetto alle altre. Nella zona meridionale, invece, le piogge sono frequenti in ogni stagione, pertanto è da preferire la prima rispetto a quest’ultima. Molto soggetta a precipitazioni è anche la zona dell’altopiano.
Se volete evitare i fastidiosi venti alisei, allora evitate la zona sud-est dell’isola, soprattutto nei mesi che vanno da giugno ad agosto; per gli stessi motivi, questi sono la zona e il periodo maggiormente indicati per chi pratica surf.
Sull’isola sono molto frequenti i cicloni, soprattutto nei mesi che vanno da gennaio a marzo, mentre durante il periodo umido (la stagione estiva), così come negli altri Paesi dal clima tropicale, le piogge cadono anche sotto forma di temporale ma, generalmente, hanno una minor durata rispetto ai cicloni, tanto da non poter essere considerati tali.
Mauritius: quando andare. I mesi migliori e cosa visitare
Le Isole Mauritius sono ovviamente famose per il loro mare e per le loro spiagge. Si tratta di una spiaggia con la sabbia bianca e molto fine, delle isole selvagge e incontaminate e, in generale, dei paesaggi che vi lasceranno senza fiato!
Il periodo migliore per andare è sicuramente quello che va da settembre a metà ottobre, quando vi è la migliore ‘combinazione’ tra temperature, precipitazioni e venti. Da evitare, per gli stessi motivi ma al contrario, i mesi che vanno da gennaio a marzo, dove le temperature sono sì più calde, ma vi è anche una grandissima umidità e soprattutto, come abbiamo visto, non sono rari i cicloni improvvisi.
Ma le Isole Mauritius sono conosciute anche e soprattutto per la loro biodiversità: gli amanti del bird watching, qui, troveranno il loro paradiso! Uccelli rarissimi, flora endemica e numerosi albero di ebano: questo ed altro troverete all’interno del bellissimo Parco Nazionale.
Ma l’area è anche ricca di storia e tradizioni. Una su tutte, la tradizionale produzione di rum artigianale, che è un marchio doc da queste parti, ed è esportato in diverse zone del mondo: anche se non siete amanti del ‘genere’, un assaggino è d’obbligo!
La colonizzazione principale è stata da parte del Regno Unito, se non altro per quanto riguarda la durata, ma i monumenti più importanti risalgono al periodo della colonizzazione francese, coi palazzi nobiliari, e soprattutto con uno dei giardini botanici più antichi del mondo, denominato Pamplemousse.
Anche la storia locale, però, trova il suo giusto spazio. Sull’isola di Mauritius, in particolare, sono visibili numerosi templi, coloratissimi e variopinti, che vi daranno la possibilità di conoscere l’affascinante cultura creola di queste isole. Molto importante, a tal proposito, è la storica “Le Morne Mountain“, sulla quale viene celebrata ogni anno la commemorazione dell’abolizione della schiavitù: è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità da parte dell’UNESCO.