Guida di Plovdiv

Crocevia di popoli e città prospera data la sua posizione strategica, Plovdiv è una meta tutta da scoprire. Vediamo insieme le attrazioni irrinunciabili di questa città bulgara dal centro storico rinascimentale

Guida di Plovdiv

Capitale Europea della Cultura 2019 insieme a Matera, Plovdiv è una città delle Bulgaria, storica capitale della Tracia nonché seconda città per importanza del paese dopo Sofia.

Capitale della cultura bulgara, il suo nome in italiano è Filippopoli, appellativo derivante dal re Filippo II di Macedonia che la conquistò nel 341 a.C. Divenuta dominio romano nel 46 d.C. divenne immediatamente crocevia importante per l’impero: il passaggio romano è ancora oggi visibile in città. Dall’812 in poi la città passo continuamente dalle mani dei bulgari a quelle bizantine fino alla conquista da parte dell’impero ottomano nel 1364.

La sua prosperità aumentò sempre di più grazie ai commerci con le vaste zone dell’impero turco fino al 1878, anno in cui venne presa dal’armata russa per divenire immediatamente capitale del principato indipendente della Rumelia orientale. Riunificatasi con il principato di Bulgaria nel 1885, Plovdiv viene oggi conosciuta anche come la Parigi dei Balcani (per via dei tanti caffè e gallerie d’arte) o la Firenze bulgara (per il suo centro storico ispirato al Rinascimento bulgaro dell’inizio del XIX secolo).

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Il centro di Plovdiv

Cosa vedere

Ricca di attrazioni storiche e archeologiche, Plovdiv è una città molto interessante da visitare. Ecco quello che potete vedere.

I resti romani

Il passaggio dell’impero romano su Plovdiv è ancora oggi molto evidente. Una visita è allora imperdibile al Foro romano, costruito nel II secolo e antico cuore pulsante della città di Filippopoli. La sua forma era quadrata e misurava 136 metri per 184: tutto intorno correva un porticato di colonne. Sul lato est, ovest e sud si trovavano i magazzini mentre a nord erano stati edificati i palazzi più importanti. Nella zona nord-est è possibile vedere i resti dell’Odeon.

Nel centro della città, su Piazza di Dzhumaya, sorgeva invece l’Ippodromo romano, l’antico stadio che ospitava oltre 30 mila persone. Al suo interno si svolgevano gare atletiche e competizioni sportive tra le quali anche i giochi di Kendrijski (in onore del dio Apollo) e di Alessandria (in onore di Alessandro Magno). Quando l’imperatore romano Teodosio proibì i giochi, lo stadio venne utilizzato per le corse dei carri. Gli scavi hanno purtroppo potuto riportarne alla luce solo una parte di esso.

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Il Teatro romano di Plovdiv

Uno dei resti romani più importanti di Plovdiv è però il Teatro romano, costruito tra il 114 ed il 117 sotto l’imperatore Traiano, come dimostra un’iscrizione ancora visibile. La cavea poteva ospitare fino a 7 mila spettatori mentre altri settori del teatro erano riservati ai diversi distretti in cui era divisa Filippopoli. Scoperto nel 1978, del Teatro è oggi possibile vedere circa 14 gradinate nella cavea e alcune parti del proscenio e della scena: da ciò è possibile intuire quale dovesse essere la ricchezza decorativa di questa costruzione. Attualmente viene utilizzato in estate per spettacoli teatrali e concerti.

I musei di Plovdiv

Due i musei importanti di Plovdiv: il Museo Etnografico ed il Museo Archeologico Regionale. Il primo è ospitato all’interno di un antico palazzo del 1847 magnifico nel suo stile ispirato alla Rinascenza bulgara, momento d’oro in cui la Bulgaria scoprì il suo orgoglio nazionale sin dalla prima metà del XIX secolo. Al suo interno è possibile vedere una collezione etnografica molto ricca: potrete conoscere gli antichi mestieri e le tradizioni della regione di Plovdiv oltre che ammirare uno dei palazzi più belli della città. Distribuito su due piani, ospita anche una collezione di originali strumenti musicali. Da ammirare anche i soffitti lignei.

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Una delle sale del Museo Etnografico di Plovdiv

Il Museo Archeologico Regionale invece venne inaugurato nel lontano 1882 ed è una delle prime istituzioni culturali della Bulgaria. La sua enorme ricchezza sta negli oltre 100 mila reperti che sono stati rinvenuti a Plovdiv e nei suoi dintorni. Uno dei reperti più importanti è sicuramente uno dei tesori traci di maggiore importanza della Bulgaria che venne scoperto nel 1949 in una tomba nella città di Panagyurishte, in provincia di Plovdiv: è composto da alcuni oggetti in oro risalenti alla fine del IV secolo e l’inizio del III secolo a.C. e appartenenenti a un re della tribù Odrisi. Gli oggetti in questione sono un piatto (phiale) e otto contenitori (rhyta) zoomorfi e antropomorfi (alcuni hanno la forma a testa di ariete o cervo mentre altri a testa di amazzone). All’interno del museo sono inoltre esposti resti dell’arte greca, bizantina e romana come ad esempio una collezione di ceramiche a figure rosse e nere.

La cattedrale cattolica di San Luigi dei Francesi

Chiesa più importante della città di Plovdiv, la cattedrale cattolica di San Luigi dei Francesi venne costruita nel 1861 e negli anni ha subìto diverse modifiche: probabilmente sostituì una vecchia chiesa cattolica di dimensioni più piccole che si trovava lì già dal 1600. Al momento della sia consacrazione venne installato all’interno il primo organo della Bulgaria. Oggi è una splendida chiesa in stile barocco.

Un incendio avvenuto nel 1931 danneggiò l’organo e la chiesa, soprattutto il soffitto intagliato in legno: la chiesa venne quindi ricostruita e affrescata dall’artista Stamatov Krusty. La facciata è in stile neoclassico e si deve invece all’architetto Kamen Petkov. L’8 maggio del 1932 venne quindi nuovamente inaugurata. Il campanile venne invece edificato nel 1898 ed è composto da 5 campane che vennero prodotte a Bochum in Germania e furono donate da Papa Leone XIII.

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La cattedrale cattolica di San Luigi dei Francesi

All’interno della cattedrale si trova la tomba di Maria Luisa di Borbone-Parma (1870-1899), la prima moglie di re Ferdinando I di Bulgaria futuro zar di Bulgaria. Fu nel 1991 che all’interno della cattedrale di San Luigi dei Francesi (chiesa cattedrale della diocesi di Sofia e Plovdiv) venne installato un nuovo organo dotato di 12 registri. Fino al 2006 questa chiesa di Plovdiv era la chiesa cattolica più grande di tutta la Bulgaria, posto preso poi dalla cattedrale cattolica di San Giuseppe a Sofia.

I dintorni di Plovdiv

Anche i dintorni di Plovdiv sono molto interessanti da scoprire a partire da Hisarya (Sebastopolis), una località termale molto conosciuta per i suoi stabilimenti balneoterapici. Si trova a circa 50 km dalla città ed è nata su un antico insediamento romano, epoca della quale mantiene ancora oggi tracce così come quelle della sua epoca bizantina. Qui potete vedere le antiche mura del VI secolo costruite su precedenti costruzioni difensive romane: più di 2 km di mura con una base di 3 metri, 4 porte e 42 torri, uno spettacolo da ammirare.

Una delle porte più importanti è la Kamilite: è la porta sud ed è un arco trionfale affiancato dalle torri alte 14 metri. Vicino alle mura è possibile visitare delle basiliche bizantine ed una tomba romana del IV secolo nella quale sono conservati anche un mosaico e degli affreschi.

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Le mura di Hisarya

Vicino a Plovdiv c’è poi il Monastero di Bačkovo, fondato dai principi georgiani Grigorij e Abasij Bakuriani nel 1083. Molto importante come baluardo della religiosità bulgara, è oggi un luogo scelto per matrimoni e battesimi. All’interno del complesso si trovano due chiese: una è dedicata agli arcangeli Michele e Gabriele e l’altra alla Vergine Maria. La prima, risalente al XIII secolo, è più piccola; la seconda è stata costruita invece nel 1604 ed è famosa perché al suo interno è ospitata l’icona della Vergine risalente al VII secolo e ritenuta miracolosa.

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