Se siete amanti dei siti archeologici egizi, un viaggio alla scoperta di Dahshur vi farà scoprire delle meraviglie storiche di grande valore. Dahshur si trova nel deserto, sulla riva occidentale del Nilo, a circa quaranta chilometri da Giza e pochi chilometri a sud della zona archeologica di Saqqara.
Qui si trova una delle necropoli egizie meglio conservate, composta da una serie di complessi piramidali e molte tombe nobiliari davvero preziose.
La zona non è sviluppata e commercializzata, come può essere Giza, perché è stata aperta al pubblico solo recentemente, essendo stata zona militare fino al 1996.
Cosa vedere a Dahshur
Come già detto, Dahshur è il luogo ideale per vedere una serie di mirabili complessi piramidali e monumenti, inoltre, si possono vedere i resti della più antica diga del mondo, un’opera risalente alla IV dinastia, che intatta misurava 100 metri di lunghezza e 50 di altezza.
Eccovi alcune dei monumenti che potrete visitare a Dahshur.
La Necropoli di Dahshur
La necropoli è costituita da vari complessi piramidali, da un villaggio e da alcune sepolture nobili. La superficie che occupa è circa di 15 chilometri quadrati e al suo interno è possibile vedere alcune innovazioni architettoniche classiche della IV dinastia , come la presenza di una rampa processionale o di una piramide accessoria oltre che il nuovo orientamento da est-ovest che segue il cammino del sole.
La necropoli nobiliare è costituita da sepolture sotterranee dove sono stati trovati splendidi corredi funerari e, all’interno delle piramidi, sono state rinvenute addirittura alcune barche funerarie complete di slitte per il trasporto del sovrano defunto.
L’insieme delle sepolture dei nobili e funzionari è divisa in settori e risalgono anche all’Antico Regno, sebbene queste siano mal conservate ed ancora in parte sepolte. La Piramide di Snefru, al contrario di altre, non ha sepolture nobiliari che sorgono nelle vicinanze. Al suo interno sono stati trovati alcuni sarcofagi e delle stele, oltre che tavole d’offerta.
La maggior parte delle sepolture sono anonime e gli unici nomi riconoscibili sono quelli di Ranankh, familiare di re e Kakhaf, profeta di Amon. A sud si trovano due piramidi, una del sovrano Amenemhat IV e l’altra della regina Sobeknefrure della XII dinastia, che non sono parte di questa necropoli ma sono inserite nel comprensorio archeologico di Mazguneh.
La città degli operai è stata realizzata per le maestranze che lavoravano nella necropoli di Dahshur e sorge a circa 2 chilometri dalla piramide rossa di Snefru.
La Piramide rossa
La Piramide rossa è conosciuta anche come Piramide Nord ed è la più grande tre grandi piramidi della necropoli di Dahshur ed è la terza per grandezza dopo quella di Cheope e Chefren ma, al momento della sua realizzazione, fu la costruzione più alta del mondo.
Fu la prima piramide ad avere le facce piane e, originalmente, non era rossa bensì di color bianco, dato dal calcare che la rivestiva completamente. Durante il medioevo quasi tutto il calcare venne rimosso e riutilizzato per la costruzione di edifici a Il Cairo. Nel 1952 furono ritrovati all’interno della piramide i resti di una mummia che non si sa a chi appartenga.
La costruzione di questa piramide iniziò durante il terzo anno di regno di Snefru e i lavori per la realizzazione durarono circa 17 anni, cosa che viene raccontata da alcune iscrizioni rinvenute nelle cave dell’epoca. La particolare forma schiacciata della piramide viene attribuita all’esperienza fatta dagli ingegneri che videro, in precedenza, le prime due piramidi di Snefru subire diversi crolli.
La Piramide rossa raggiunge 104 metri di altezza ed è attualmente aperta ai visitatori. La visita vi porterà nel cuore della piramide, ad una profondità di una sessantina di metri, dove si trovano due camere simili, con un soffitto a falsa volta ed una terza camera alta oltre 15 metri.
La Piramide di Ameny Qemau
In questo complesso piramidale venne sepolto il sovrano Ameny Qemau e non fu completamente terminato, forse a causa delle morte prematura del faraone. La piramide, che fu realizzata sulla cima spianata di una collina, venne trasformata quasi da subito in una mastaba, una particolare tomba monumentale a tronco di piramide.
La trasformazione portò alla modifica di alcuni ambienti e pertanto attualmente, dell’originaria struttura, è possibile comprendere la composizione in mattoni crudi rivestiti in pietra. Nonostante non sia stata terminata, questa piramide rimane un complesso di notevole interesse.
La camera funeraria è formata da un grande locale e ha un complesso sistema di chiusure. La cripta conteneva il sarcofago che fu trovato chiuso, sebbene alcuni violatori della tomba, avessero cercato di aprirlo. La mummia rinvenuta e altri reperti trovati nella piramide sono esposti al Museo del Cairo. Ad est si trova un cortile ma non è ancora stata individuata la rampa processionale.
Questi e molti altri siti sono concentrati nella zona di Dahshur, rimarrete assolutamente soddisfatti dal vostro viaggio.