Guatemala: hasta la vida!

Sono stato in Guatemala per un mese, durante un'esperienza di volontariato. Di questo viaggio vi racconto della città di Antigua, al centro, e della cittadina di Jocòtan, al sud.

Guatemala: hasta la vida!
Data e giorni
Luglio 2017 - 30 giorni
Tipo di viaggio
On the road
Partecipanti
1
Costo a persona
1800 €
Mezzi di trasporto
Auto, Moto
TAPPA 1
Antigua: tra rovine, mercati e vulcani

Arrivato all'aeroporto di Città del Guatemala il mio contatto mi ha scortato con la sua macchina fino ad Antigua, poichè il volo atterrava di notte e laggiù non è consigliabile prendere taxi in orari notturni.

Antigua è una città in cui sono stato per circa una settimana, di una bellezza più unica che rara. Le strade sono piene di persone sedute che chiedono elemosina, vendono prodotti caratteristici fatti a mano o souvenirs; ci sono cani sciolti che perlustrano i marciapiedi in cerca di cibo o di qualche piccione da agguantare.

Scrittore di strada

Ad ogni angolo del centro c'è un poliziotto e, sebbene sia una delle città più sicure da visitare, la criminalità è sempre all'erta e pronta a far bottino. Il mio stato d'animo era da una parte rilassato a godermi il posto, dall'altro sempre vigile. Non siamo più in Europa, siamo in Centro America: ci sono armi, povertà e ignoranza.

Ho visitato numerose chiese, ruderi (ruinas), vulcani, scuole; la maggior parte del tempo, però, l'ho passata camminando per la strada, perdendomi nella città e sperimentando la cucina locale (buonissima).

Mi sono divertito ad immergermi in una realtà completamente diversa da quella a cui siamo abituati. 

Chiesa de la Merced

I posti che assolutamente consiglio sono: la chiesa de "La Merced", il Volcano Pacaja (gita guidata), il mercato centrale e Nim' Pot (in quest'utlimo potete acquistare oggetti caratteristici).

Vista Vulcani

Altri posti non ne consiglio, principalmente per i seguenti motivi: non hanno il culto per i ruderi come lo abbiamo noi, quindi le rovine sono un po' lasciate a sé; per entrare nelle scuole mi hanno chiesto di attestare il fatto che sono un insegnante (va a discrezione del Preside); non ho mangiato quasi mai in ristoranti ma sempre in modalità street food.

TAPPA 2
Jocotán: un volontario italiano sulle montagne del Guatemala [email protected]

Dopo Antigua mi sono diretto in macchina presso il Sud del Paese, precisamente nel comune di Jocotán, facente parte del dipartimento di Chiquimula; anche in questo caso ho sfruttato la rete dei contatti che avevo sul posto.

Ho alloggiato presso un ospedale del posto per 3 settimane. La mia giornata tipo prevedeva: 

  • sveglia alle 6
  • colazione con uova e fagioli
  • moto da cross per due ore
  • visita alle comunità rurali del distretto Chichimula
  • pranzo al sacco
  • ritorno all'ospedale
  • riposo
  • turismo

Essendo inserito in un progetto di volontariato mi dovevo occupare, assieme ai miei colleghi, di monitorare la situazione sociale, economica, sanitaria ed alimentare delle comunità rurali nelle zone più sperdute del sud del Guatemala.

Presso la comunità di Pena Blanca, in un campo di mais

Le cose che ho visto e di cui posso portare testimonianza sono le bellezze paesaggistiche di cui il Guatemala è pieno. La natura è verde, rigogliosa e anche pericolosa.

Campo di fagioli con vista su Honduras

Nella città di Jocotán andavo spesso in chiesa e al mercato. Mi sono sentito un po' Gulliver, in mezzo a tutte quelle persone di bassa statura.

Dentro una capanna dei Tontoles

Mi guardavano tutti come se venissi dallo spazio, lì il turismo non è molto praticato.

Cosa mi è piaciuto

Mi sono piaciute le scuole per deformazione professionale, le chiese perché hanno uno stile particolarissimo, le strade perché sono piene di vita, i mercati perché hanno dei vestiti e degli oggetti che vengono da un altro mondo, i vulcani lì intorno perché non ti senti a casa, la gente perché sono veramente degli avventurieri.

Cosa non mi è piaciuto

Non ho molto gradito le rovine, bellissime ma lasciate andare a se stesse; vivere con la paura che ti possa perdere nella via sbagliata, le persone in motorino con i fucili a pompa dietro le spalle, l'approfittarsi del turista occidentale per alzare i prezzi, sporcizia e cani sciolti, bambini che dormono per strada usando i propri genitori come materasso, gli spari in alcune notti.

I consigli di Daniele Quintavalle

Attenti all'acqua perché è il pericolo più infimo. Assicuratevi sempre che le bottigliette che comprate abbiano il tappo chiuso e che non siano state manomesse. A volte capita che riempiano le bottiglie d'acqua con acqua sporca e il risultato non è dei migliori sul nostro organismo. State attenti ai segnali in codice: se vedete due persone, all'inizio e alla fine della strada che state percorrendo, è possibile che vi stiano seguendo: cambiate strada e rientrate nel centro.

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