Il nostro viaggio verso la città dei papi inizia quando saliamo sul treno ad alta velocità che collega la capitale francese a Marsiglia. La nostra fermata, Avignone per l'appunto, si trova a sole tre ore di distanza da Parigi e questo fa si che per le 17.15 ci troviamo già in città. Il treno che collega la stazione ad alta velocità al centro città ci impiega 5 minuti ed è comodissimo.
Una volta arrivati, ancora qualche centinaia di metri a piedi per raggiungere il nostro hotel, sbrigare le formalità del check-in e fare une doccia calda e rigenerante prima di uscire per una passeggiata e mangiare qualcosa per cena.
La passeggiata per raggiungere il ristorante dove abbiamo cenato è stata davvero piacevole, soprattutto dato il fatto che, guardando in su, si poteva scorgere la luna, dopo tantissime giornate grigie e uggiose in quel di Paris.
Per cena, la nostra scelta è caduta su una delle tante piccole trattorie locali, a gestione familiare, "Le Cochon Bleu" (Il Maiale Blu), dove abbiamo avuto il piacere di gustare delle pietanze buonissime, preparate dallo chef proprio sotto ai nostri occhi.
La lunga passeggiata che ci ha riportati in hotel ci ha permesso di esplorare ancora un po' la città. Domani ci aspetta la visita del Palazzo Papale e il Jardin des Domes.
Svegli di buonora, e dopo una lauta colazione in hotel, eccoci già in marcia diretti alla nostra prima meta: il Palais des Papes (il Palazzo dei Papi).
Questa immensa costruzione medievale, con le sue alte mura e le sue quattro torri maestose, dalle quali si gode di una splendida vista della città, fa parte dell'insieme monumentale del Rocher des Domes, costituito dal Pont Saint Bénezet (più comunemente noto come Ponte di Avignone), dai Remparts, dal Petit Palais e dalla Cathédrale des Doms, ed è stato classificato dall'Unesco "Patrimonio mondiale dell'umanità".
Il monumento, che è il più importante palazzo gotico dell'Occidente, è visitabile in modo del tutto inedito e ludico grazie al sistema dell'HISTOPAD, un tablet che permette ai visitatori di viaggiare nel tempo e rivivere i fasti della corte pontificia del XIV secolo, visualizzando la maggior parte delle sale del palazzo come potevano essere a quel tempo.
Una volta usciti dal Palais des Papes, ci fermiamo in uno dei tanti cafés del centro per un pranzo veloce, prima di dirigerci verso il Jardin des Doms, che ospita "Coté Jardin", un'esposizione fotografica en plein air dedicata all'attore Jean Vilar e al peso che la città di Avignone ha avuto nella sua arte.
Dopo aver passeggiato nel giardino, ammirato la città dall'alto e intravisto il famoso ponte dal belvedere, ci incamminiamo verso il nostro hotel, per una sosta prima di cena. La nostra attenzione viene, però catturata dalla Collégiale Saint Didier, considerata come la chiesa più rappresentantiva del gotico avignonese.
In realtà, durante la passeggiata per rientrare, anche lo Square Agricol Perdiguier stuzzica la nostra curiosità, con la sua cabina telefonica londinese che spicca rossa in mezzo ai giardini. Si tratta di un antico giardino e chiostro dell'abbazia benedettina Saint Martial, divenuti poi un orto botanico.
Dopo la piccola sosta rigenerante in hotel, eccoci pronti per la cena: stasera fonduta! Ci mettiamo in marcia verso il ristorante La Maison de la Fondue, posto molto cozy dove si possono trovare tutti i tipi di fonduta, sia di carne che di formaggio.
La passeggiata verso il nostro hotel ci permette di dare la buonanotte alla città offrendoci un'Avignone ancora più suggestiva, nella penombra, con i suoi monumenti illuminati, le persone che mangiano e bevono in terrazza tranquillamente, scambiando qualche chiacchiera in allegria, nei tanti piccoli locali del centro.
L'ultimo giorno ad Avignone è consacrato alla visita del famoso Ponte Bénezet, che tutti chiamano "Ponte di Avignone" e che ci fa immediatamente pensare alla conosciutissima filastrocca per bambini, famosa in tutto il mondo e tradotta in varie lingue.
Il ponte di Avignone, che conta oramai solo quattro arcate sulle ventidue originarie, è stato edificato a partire dal 12esimo secolo e connetteva all'epoca le due rive del Rodano.
Dal ponte di gode di una splendida vista e, visto che la giornata ci aveva regalato uno splendido sole, a differenza dei giorni precedenti, ne abbiamo approfittato per esplorare il ponte in lungo e in largo prima di incamminarci verso il ristorante corso dove avremmo pranzato rima di prendere il treno che ci avrebbe riportati a Parigi, e che ci ha permesso di riposarci dopo la lunga camminata e di gustare piatti tipici dell'isola, accompagnati da un buon bicchiare di vino locale.
La città di Avignone è molto tranquilla, pulita e ben organizzata. Per le strade si respira la storia della quale è impregnata, nonostante la modernità si imponga sempre di più. La gente è sorridente e accogliente e la gastronomia, con i piatti tipici che abbiamo gustato durante il nostro breve soggiorno, è davvero ottima.
Quello che ha un po' guastato il weekend è stata la mancanza di sole e di belle giornate, a parte l'ultimo giorno, quando siamo andati a visitare il famoso Pont Saint Bénezet. Vederla con il sole avrebbe fatto tutto un altro effetto. Una scusa per ritornarci, magari stavolta durante la primavera!
La città di Avignone è bella città del sud della Francia che merita almeno una visita, per i suoi innumerevoli monumenti, per il suo clima in prevalenza mite e gradevole e per i suoi abitanti che ci hanno accolto con il sorriso fin dal nostro arrivo in stazione. Un consiglio: andate in primavera e godetevi le belle giornate passeggiando per le stradine della città.