Asolo

Asolo, un piccolo comune in provincia di Treviso, ospita un'incredibile quantità di luoghi da visitare: dalle ville private alle chiese, dalle piazze agli edifici storici, Asolo rappresenta un piccolo gioiellino del trevigiano

Asolo

Asolo è un comune in provincia di Treviso di circa 10.000 abitanti. E’ membro del Club dei borghi più belli d’Italia, un’associazione che promuove i paesi italiani che hanno la fortuna di possedere sul loro territorio luoghi di particolare interesse storico-artistico; Asolo, senza dubbio, è uno di questi.

La particolare collocazione del paese, che si estende tra la pianura veneta e le prealpi bellunesi, lo rende parecchio diversificato da zona a zona: nella parte meridionale, è totalmente pianeggiante, con altitudini che variano dagli 80 ai 100 metri sul livello del mare; nell’area settentrionale, invece, presenta modesti rilievi che raggiungono il loro apice nei 379 metri di Poggio San Martino. L’unico fiume che scorre in città è il torrente Musone, che nasce da nord (nel comune di Maser) e si estende verso la zona pianeggiante.

Cosa vedere

Asolo presenta un numero impressionante di attrazioni turistiche, soprattutto se rapportato alla relativa piccolezza del territorio. Partiamo dalla Rocca, costruita sulla cima del Monte ricco (la cima più alta del centro di Asolo), che risale a un periodo compreso tra il XII e del XIII secolo; fino al 1510, la Rocca ospitò le guarnigioni di soldati, ma già da questa data cominciò la fase di decadenza della fortificazioni.

Addirittura, nel 1650 Venezia provò a venderla per la cifra (nemmeno elevatissima) di 320 ducati, transazione sfumata solo per le suppliche della comunità asolana, che già da allora sentiva questo monumento come parte integrante della città. Dagli anni ’80-’90, la Rocca è stata oggetto di un importante intervento conservativo, che lo rende una delle principali attrattive di Asolo.

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Rocca di Asolo

Ancora più antico è il Castello, risalente al X secolo, già dimora di Ezzelino da Romano prima e dei podestà veneziani poi. Saldato con le mura cittadine nella breve stagione dei Carraresi, delle quattro torri che lo caratterizzavano ne restano in piedi solo tre: la torre civica, la torre Reata e la torre del Carro; appartiene invece alla fase francese (1798) la trasformazione della magnifica Aula Pretoria in teatro. Due piccole curiosità: è all’interno di questi giardini che Pietro Bembo ambientò i suo famosi dialoghi “Gli Asolani”, e all’interno del complesso troviamo anche la ricostruzione del famoso Teatro Duse, restaurato di recente.

Altro monumento imperdibile è la Cattedrale, la cui prima citazione documentata risale al 969, anche se verosimilmente assume l’aspetto attuale solo nel 1584; la parte interna è a tre navate con colonna in pietra; vi potrete apprezzare, inoltre, i pregevoli angeli di Giuseppe Bernardi sull’altare maggiore e le fantastiche pale di Lorenzo Lotto e di Jacopo da Ponte. Tra i luoghi sacri, impossibile non ricordare anche il Convento S.S. Pietro e Paolo, addossato alle mura, che fu prima sede delle monache benedettine (dal 1634 al 1807), poi delle scuole comunali, e infine della CIMBA, un consorzio di 37 università americane, che all’interno di questi edifici organizza prestigiosi master. Ancora, menzioniamo la Chiesa di San Gottardo, che nel Rinascimento fu il convento più conosciuto di Asolo, la Chiesa di Santa Caterina, legata a doppio filo alla nascita e allo sviluppo della Confraternita dei Battuti all’inizio del Trecento, e la Chiesa di Sant’Anna, che ospita le tombe dei personaggi celebri di Asolo, tra le quali Eleonora Duse e Freya Stark.

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Cattedrale di Asolo

Merita una visita anche il Museo Civico, che ha sede nel Palazzo del Vescovado e nell’attiguo Palazzo della Ragione (quest’ultimo, edificato nel XV secolo); il primo nucleo di collezioni museali si forma nei primi dell’Ottocento grazie alle donazioni di Domenico Manera e Giovan Battista Sartori Canova. Ufficialmente, il museo viene istituito alla fine dell’Ottocento, e raccoglie via via un numero crescente di donazioni, incrementando notevolmente il patrimonio dell’istituto, di cui ricordiamo soprattutto l’importantissimo Archivio Storico.

Numerose, ad Asolo, sono le piazze: piazza Brugnoli, che sorge su delle antiche terme risalenti al I-IV secolo, sotto il quale sorge lo splendido acquedotto romano “La Bot”piazza Garibaldi, la piazza principale della città, da cui si raggiungono i principali monumenti del centro storico; piazza Maggiore, con l’omonima Fontana, il cui aspetto attuale risale al 1575, mentre il leone alato di Antonio Dal Zotto risale al 1918; in piazza D’Annunzio sorge poi il bellissimo Palazzo Beltramini, sede dell’omonima famiglia giunta ad Asolo dalla Lombardia durante il Quattrocento.

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Il leone alato in Piazza Maggiore

Presso il Portello di Castelfranco, uno delle porte delle meravigliose mura della città, troverete la casa e il parco appartenuti a dame Freye Stark, all’interno del quale furono effettuati degli scavi negli anni ’90, dove furono rinvenuti resti romani: da poco più di un anno è nato il Giardino Parco Archeologico di Asolo, accessibile al pubblico, nel quale potrete ammirare anche i resti del teatro dell’antica Acelum.

Un’altra importante sede privata di Asolo è senza dubbio la Villa Scotti-Pasini, che dal Monte Ricco sovrasta la città; il primo impianto della villa, sembra che sia da riferire attorno al XVII secolo, mentre al secolo successivo sono ascrivibili gli accorpamenti di alcuni piccoli edifici circostanti.

Ancora, ad Asolo potrete ammirare anche la Casa Longobarda, riccamente decorata, casa dell’architetto Francesco Graziolo e, probabilmente, anche della sua bottega. Sulla cima del Colle Messano è invece situata la Villa Contarina (detta degli Armeni), uno dei più famosi monumenti asolani, costruito nel 1558 e passato, oltre che per le mani dei Contarini, anche a numerose altre famiglie della nobiltà veneta; al suo interno, potrete trovare gli affreschi a tematica biblica del bresciano Lattanzio Gambara.

Asolo

Villa degli Armeni

Ad Asolo sono numerose, come possiamo vedere, le villette di privati che sono diventate delle importanti mete turistiche. Oltre a quelle già citate, troviamo infatti numerose altre residenze: la Casa Malipiero, appartenuta al compositore novecentesco Gianfrancesco Malipiero; le Case Anseatiche (Casa de Maria e Casa Pusinich), dallo stile ‘nordico’, realizzate nel 1914-15 per volontà del pittore Mario de Maria (meglio conosciuto col nome di “Marius Pictor”); la Casa Duse, che ospitò gli ultimi anni di vita della celebre attrice teatrale Eleonora Duse; infine, la Casa Gotica, attorno al quale di recente la Soprintendenza Archeologica per il Veneto ha rinvenuto materiali abitativi riconducibili agli antichi Veneti.

Come arrivare

In auto

  • Da est: casello autostradale Treviso Nord, via Montebelluna/Casello autostradale Treviso Sud, via Castelfranco
  • Da sud: casello autostradale Padova , via Castelfranco, Nuova Strada del Santo
  • Da 0vest: casello autostradale Vicenza Nord, uscita Valdastico, via Cittadella /Castelfranco e Casello autostradale Dueville, via Bassano

Nel centro storico è possibile accedere in auto, ad eccezione dei seguenti orari in cui vige la ZTL:

  • dal 1° ottobre al 30 aprile: tutti i sabati dalle ore 21.30 alle ore 02.00 del giorno successivo – tutte le domeniche e giorni festivi dalle ore 10.00 alle ore 18.00.
  • dal 1° maggio al 30 settembre: tutti i sabati dalle ore 21.30 alle ore 02.00 del giorno successivo – tutte le domeniche e giorni festivi dalle ore 10.00 alle ore 22.00.

Siti utili

Sito ufficiale del comune di Asolo: www.comune.asolo.tv.it
Sito (non ufficiale) del turismo di Asolo: www.asolo.it

Orari, tariffe e contatti

Rocca

Prezzi: 2€ (gratuito sotto i 6 anni)
Orari e periodi d’apertura: a luglio e agosto aperto il sabato, la domenica e i giorni festivi (h.10-12; h.15-19); negli altri periodi: h.10-19 sabato e domenica (aprile-ottobre), h.10-17 sabato e domenica (novembre-marzo)

Giardino Parco Archeologico

Prezzi: 2,50€ intero, 2€ ridotto, gratis da 0 a 6 anni;
Orari e giorni di apertura: i primi tre sabati del mese col primo ingresso alle h.10, il secondo alle h.11; chiuso nei mesi di agosto e dicembre e in caso di maltempo.

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