Santuario di Montevergine

Nato tra l'XI e il XII secolo per iniziativa del monaco eremita Giuseppe da Vercelli, il Santuario di Montevergine è stato ampliato e modificato nel corso dei secoli, fino a diventare un importante complesso monastico al cui interno si trovano le spoglie di San Guglielmo, il famoso dipinto della Madonna di Montevergine ed un recentissimo museo

Santuario di Montevergine

Situato a 1270 metri sul livello del mare nella frazione di Montevergine del comune di Mercogliano, in provincia di Avellino, il Santuario di Montevergine è un grande complesso monastico mariano, meta di pellegrinaggio per circa un milione e mezzo di persone all’anno e monumento nazionale tutelato dallo Stato italiano dal 1868.

Cenni storici

Sviluppatosi attorno ad una solitaria cella – costruita dal monaco eremita Guglielmo da Vercelli a cavallo tra l’XI e il XII secolo – a cui si aggiunsero dapprima altre celle e poi una chiesa dedicata alla Madonna, il Santuario di Montevergine vide i suoi tempi migliori tra il XII e il XIV secolo quando, dopo la morte di San Guglielmo nel 1142, papi, re e feudatari sostennero le numerose opere di ampliamento e decorazione; proprio a questo periodo felice risale la donazione ai monaci del dipinto della Madonna di Montevergine, oggi venerato dai fedeli nella basilica cattedrale del santuario.

Dopo aver affrontato diverse difficoltà sia dal punto di vista economico che da quello spirituale – tra il 1378 e il 1588, nel 1629 quando crollò la navata centrale della chiesa e, infine, nel 1861 – il Santuario di Montevergine tornò all’antico splendore e ad una nuova tranquillità nel XX secolo, quando la foresteria, il monastero e la basilica antica vennero ristrutturati, venne costruita la funicolare che permette di raggiungere il complesso monastico partendo da Mercogliano e vennero aggiunte alla costruzione la cripta, la sala dell’ex voto e un museo.

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La cripta di San Guglielmo

Descrizione

La basilica cattedrale del Santuario di Montevergine presenta una facciata tripartita rivestita di pietra bianca e decorata da un rosone centrale dai vetri policromi sui quali è raffigurata l’incoronazione della Vergine. Dai tre ingressi che spezzano la facciata si accede all’interno romanico della basilica, dove le tre navate separate da due file di cinque archi ciascuna portano all’altare maggiore, circondato da un coro ligneo dietro il quale si trova l’altare in marmo dove è posizionato il famoso dipinto della Madonna di Montevergine; marmi, bassorilievi in bronzo e mosaici completano la decorazione dell’altare. Mentre dalla navata sinistra si accede alla cappella della Penitenziaria, dal fondo della navata destra si raggiunge la basilica antica passando attraverso un portone in stile gotico.

La basilica antica, costruita nel 1611 in stile romanico, crollò nel 1629 e venne ricostruita in stile gotico nel 1645 dall’architetto Giacomo Conforti. Con un’unica navata delimitata da tre grosse arcate che un tempo si aprivano sulle due navate laterali ora chiuse, la basilica dalla pavimentazione marmorea presenta un altare maggiore decorato con tarsi dello stile della scuola napoletana e con elementi tipici dell’arte araba. Dal lato destro si raggiunge la cappella dedicata al Santissimo Sacramento, dove è custodito un baldacchino Duecentesco in stile romanico e dove si trova anche un organo a canne risalente al XIX secolo.

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La meravigliosa basilica cattedrale

Altri importanti elementi del Santuario di Montevergine sono la cripta e la sala dell’ex voto, entrambi edificati nel XX secolo. La prima, divisa in tre navate e consacrata nel 1963, ospita il sarcofago contenente le spoglie di San Guglielmo e da accesso a otto cappelle laterali dedicate a diversi santi; la seconda, invece, fu costruita nel 1961 e accoglie i numerosissimi ex voto portati al santuario dai pellegrini, che venivano prima raccolti attorno al quadro della Madonna.

Il museo

Aperto per la prima volta nel 1968, il museo del Santuario di Montevergine è stato sistemato definitivamente solo nel 2000, e raccoglie al suo interno i gioielli e le opere d’arte portate a a Montevergine dai pellegrini nel corso dei secoli; numerosi sono anche i reperti archeologici ritrovati nel circondario del santuario e qui esposti.

Già nel 1764, in realtà, l’abate Iacunzo aveva raccolto e catalogato molti reperti che aveva esposto nel cortile del monastero ma, a causa della difficile situazione economica in cui versava il santuario in quegli anni, l’abate aveva ben presto dovuto rinunciare al suo progetto e i reperti erano stati spostati nelle cantine in attesa di tempi migliori, che arrivarono proprio negli anni Sessanta.

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Le opere custodite all’interno del Museo del Santuario

Come arrivare

In auto

Da Mercogliano: procedete in direzione nord da Via Partenio-SS374 verso Via XXV Aprile per circa 14 chilometri; arrivati alla rotonda prendete la prima uscita e proseguite fino a raggiungere Piazzale San Guglielmo e il Santuario di Montevergine.

Dall’autostrada Napoli-Bari: uscite ad Avellino Ovest, prendete la Nazionale per Montevergine e a Ospedaletto d’Alpinolo imboccate la strada statale per Montevergine.

In funicolare

Se viaggiate con i mezzi pubblici potete raggiungere Avellino in treno, prendere la Filovia fino a Mercogliano e da lì la Funicolare che vi porterà fino a Montevergine in soli 7 minuti.

Orari

Santuario di Montevergine: da novembre a marzo dalle ore 7.30 alle 17.30; da aprile ad ottobre dalle ore 6.30 alle 20.00.

Museo del Santuario di Montevergine: da luglio a settembre dalle ore 8.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.30 nei giorni feriali e prefestivi, nei giorni festivi dalle ore 8.00 alle 18.00. Da gennaio a giugno e da ottobre a dicembre, invece, solamente nei giorni festivi e prefestivi e in alcune giornate di apertura straordinaria nei periodi di Natale e Pasqua.

Contatti

Sito web: www.santuariodimontevergine.com
E-mail: museoabbaziale@montevergine.org
Tel.: 0825-72924
Indirizzo: Località Montevergine, 83013 Mercogliano (AV)

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