La Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Modestino è l’edificio di culto più importante di Avellino, oltre ad essere la cattedrale dell’omonima diocesi e il Duomo del capoluogo campano. Si tratta di un vero e proprio simbolo per i cittadini ed un punto di riferimento per chi si appresta a visitare questa suggestiva città.
Cenni storici
La Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Modestino fu costruita verso la metà del XII secolo (1132-1166) dal vescovo Roberto, che la dedicò a San Modestino, oggi Santo patrono della città. Tra il Seicento e il Settecento, la Cattedrale assunse l’aspetto attuale: non più lo stile romanico delle origini, ma le nuove ed eleganti forme barocche contemporanee. Fu verso la fine del XIX secolo che il vescovo Roberto Gallo fece l’ennesimo rifacimento, questa volta in stile neoclassico, affidando la costruzione della nuova facciata all’architetto Pasquale Cardola (1855-1896).
Per quanto riguarda la parte interna, i lavori furono invece diretti da Vincenzo Varriale (1880-1889); purtroppo, l’edificio subì le conseguenze delle due catastrofi che si abbatterono sulla città irpina nel XX secolo: la prima, dovuta all’uomo, furono i bombardamenti durante il secondo conflitto mondiale; la seconda, una calamità naturale, fu il terribile terremoto del 1980. Questi due eventi, fecero sì che il maggior luogo di culto della città subisse per ben due volte un robusto restauro.
Descrizione
Come abbiamo detto, la struttura attuale è in stile neoclassico. La facciata, in elegante marmo bianco e grigio, è divisa da un cornicione in due ordini: in quello inferiore, troverete i tre portali di entrata, con due lapidi nei pressi del portale centrale che ricordano i rifacimenti del 1133 e del 1167; oggi, le porte in bronzo raffigurano alcuni tra i momenti salienti della vita religiosa e civile di Avellino.
Affianco al portale principale, inoltre, vi sono due nicchie in cui sono presenti le statue di San Modestino (come detto, patrono della città e dedicatario dell’edificio) e quella di San Guglielmo, il fondatore del famoso Santuario di Montevergine, oltre che patrono dell’Irpinia; qui, inoltre, è presente una terza lapide in onore del rifacimento ottocentesco della facciata. Noterete, poi, la bellissima scala di accesso alla cattedrale, costruita sotto il vescovo Martinez alla fine del Settecento, e il campanile, la cui base è costituita da pietre e marmi di edifici romani risalenti al I secolo d.C.
La struttura interna della Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Modestino è invece costituita da una pianta a croce latina divisa in tre navate. Nelle due navate laterali, sono presenti nove cappelle, dedicate a San Gerardo Maiella, all’Adorazione dei Magi, a Sant’Antonio di Padova, alla Crocifissione, alla Vergine dei Sette Dolori, all’Assunta, alla Madonna del Rosario, a Sant’Alfonso Maria de’ Liguori e un’altra che fungeva da battistero, con un meraviglioso dipinto raffigurante l’Annunciazione.
Il soffitto ‘a cassettoni’ della navata centrale fu realizzato nel XVIII secolo e presenta una magnifica tela (Maria Assunta in Cielo, 1702-1705) ad opera di Michele Ricciardi, ai cui lati troverete quattro medaglioni all’interno dei quali sono stati dipinti alcuni elementi richiamanti le litanie mariane: una rosa, una stella, una casa ed una torre. Nelle dieci piccole cupole delle navate vengono raffigurati degli episodi evangelici (ad opera di Achille Iovine, ma rifatti da Ovidio De Martino), mentre lungo il cornicione è stata inserita la frase chiusura del Concilio Vaticano II pronunciata, in latino, da papa Paolo VI.
Nel transetto è collocato il nuovo bellissimo altare; sotto al cornicione sono collocati due dipinti di Achille Iovine (raffiguranti la Sacra Famiglia e San Lorenzo martire); sopra, le cinque tele di Michele Ricciardi coi cinque santi Francesco Saverio, Carlo Borromeo, Andrea Avellino, Modestino di Antiochia e Gaetano Thiene. E’ dal transetto, poi, che si giunge alla cappella di San Modestino, che ne custodisce il ‘tesoro’, ovvero le reliquie dei santi a cui la Cattedrale è dedicata, oltre ad un busto in argento di San Modestino.
Dal transetto potrete giungere anche all’abside, col coro ligneo cinquecentesco nei cui stalli sono rappresentati episodi evangelici della passione di Cristo; noterete sicuramente il magnifico altare del Cinquecento che qui fu collocato nel 1813 quando fu portato dal santuario dell’Incoronata di Summonte; nella zona absidale noterete anche nove medaglioni (raffiguranti i primi vescovi avellinesi) e tre affreschi del Iovine che si riferiscono a episodi della vita di San Modestino. Ancora, dal transetto potrete accedere alla cripta in stile romanico, a tre navate, sul soffitto della quale noterete gli affreschi di Michele Ricciardi.
Come arrivare
A piedi
La stazione ferroviaria di Avellino dista circa 2 chilometri e mezzo dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Modestino; arrivarci, sarà facilissimo. Una volta usciti dalla stazione, imboccate Via Francesco Tedesco sulla vostra sinistra, e proseguite per circa 1,5 chilometri, fino a che la strada non si trasforma in Corso Umberto I; dopo poco più di 600 metri, svoltate leggermente a destra per rimanere in Via Duomo; proseguite su questa strada per circa 60 metri, per poi girare a destra rimanendo su Via Duomo; proseguite per una settantina di metri, e troverete la Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Modestino sulla vostra destra. Tempo di percorrenza: 30 minuti circa.
In bus
Dalla stazione, vi consigliamo di prendere i bus che fermano in Via Circumvallazione, linee 1 e 2, e di lì svoltare su Rampa di San Modestino e, dopo circa 150 metri, proseguire per Via S. Francesco Saverio; dopo poco più di 50 metri, svoltare a sinistra per Via Duomo, e dopo circa 70 metri sarete arrivati alla Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Modestino.
Contatti e informazioni utili
Sito web: www.diocesi.avellino.it
E-mail: diocesi@diocesi.avellino.it
Tel.: 0825-74487
Indirizzo: Piazza Libertà, 19 – 83100 Avellino
Orari messe: giorni feriali: h. 18; giorni festivi: h. 8, 10, 12.30, 18