La bella capitale del Paraguay, Asunción, è il centro industriale e culturale del paese, perciò offre diverse mete turistiche di rilievo e si presenta vivace e attiva: un’ottima combinazione per organizzare una vacanza all’insegna del divertimento.
La città sorge sulla sponda sinistra del fiume Paraguay e questo le conferisce un ulteriore valore aggiunto dal punto di vista paesaggistico, infatti non mancheranno splendidi scorci a condire la vostra visita alla città.
Il clima ad Asunción è caldo quasi in ogni periodo dell’anno e l’umidità abbastanza alta; se pensate di organizzare la vostra vacanza durante l’inverno australe avrete meno probabilità di trovare piogge, perciò il periodo ideale per recarvi ad Asunción è tra giugno e settembre.
La città è molto bella, semplice ma con molti edifici interessanti, piazze comode e ombreggiate su cui si affacciano tanti ristoranti e negozi. La gente in città è molto cordiale e sarà un vero piacere godere della cucina tipica in uno dei tanti ristorantini del centro. Non mancano discoteche e locali alla moda in cui tirar tardi e divertirsi fino a mattina.
Cosa vedere ad Asunción
I monumenti in città sono davvero molti, dalla chiesa de La Encarnación al Panteón Nacional, ispirato all’Hôtel des Invalides di Parigi, che sono strutture davvero interessanti e di grande pregio architettonico.
Non mancano strutture museali che vi permetteranno di conoscere al meglio la storia della città che vi ospita e del suo splendido popolo, ad esempio, è da visitare il Museo Godoi, dedicato agli eroi nazionali o la “Estación Central de Ferrocarril”, una struttura che racconta l’importanza della ferrovia nel panorama cittadino e di come abbia contribuito all’evolversi di Asunción.
Interessante anche il teatro nazionale, ispirato a quello “della scala” di Milano ed il Palacio de los López, sede della presidenza della repubblica del Paraguay.
Eccovi alcune mete turistiche molto interessanti che vi consigliamo di perdervi ad Asunción.
Museo del Barro
Il museo del Barro (argilla), è una delle strutture più interessanti che potrete visitare in città. Ufficialmente è chiamato Centro dell’argilla e delle Arti Visive ed è stato fondato nel 1979 come istituzione privata. La maggior parte delle opere esposte sono oggetti realizzati in argilla e fango, espressione dell’arte e dell’artigianato indiano.
Pertanto, all’interno del museo potrete ammirare le bellissime ceramiche colombiane, accompagnate da oggetti in legno, pizzi e altre opere d’arte contemporanea. Inoltre, sono esposti dipinti moderni e belle caricature di personaggi importanti del panorama politico del Paraguay.
La storia del museo inizia nel 1972, quando Olga Blinder e Carlos Colombino crearono una prima collezione di stampe e disegni che decisero di mettere in esposizione in mostre temporanee allestite presso istituzioni educative e spazi pubblici. Le collezioni divennero, con il trascorrere del tempo, sempre più ricche ed integrate con dipinti, sculture ed installazioni di vario genere, tanto da richiedere un luogo adatto a conservarli ed esporli in modo permanente.
Nel 1979 si avviò la costruzione del primo edificio, che fu realizzato nel quartiere di Ile de France Asunción. Nel 1980 le collezioni vantavano già 800 pezzi di ceramica popolare e una collezione di ceramiche archeologiche della cultura Guarani. Nel 1983 il museo venne trasferito in centro città e furono aggiunte collezioni di argenteria, pizzi e artigianato tessile nonché oggetti legati agli ordini religiosi gesuiti e francescani.
Nel 1992, grazie anche al contributo l’Agenzia spagnola per la cooperazione internazionale, venne ampliata l’esposizione museale integrandola con opere d’arte indiana. Purtroppo, nel 1993 un violento tornado colpì il Centro di Arti Visive che fu costretto a chiudere per due anni e mezzo; con la riapertura il museo si presentò totalmente rinnovato con nuove strutture e un percorso espositivo affascinante e curato.
Nel 1996 vennero aperte anche le esposizioni dedicate ai pittori Ignacio Núñez Soler e Carlos Federico Reyes, in più fu istituito uno spazio dedicato alle mostre temporanee di stampe, disegni e fotografie. Attualmente il patrimonio del Museo del Barro si compone di oltre 4.000 pezzi realizzati a partire dal XVII secolo integrati da 300 pezzi di ceramica precolombiana.
Tra le opere più interessanti che potrete vedere ci sono alcune belle sculture religiose, tra cui spicca l’immagine in legno di San Andrés, risalente alla prima metà del XVIII secolo, che è rappresentativa del lavoro dei missionari gesuiti.
Il Museo del Barro si trova in Grabadores del Kabichu’i, è aperto tutti i giorni tranne il lunedì.
L’antica stazione ferroviaria
La linea ferroviaria Asunción-Encarnación è stata la prima in Sud America ed ha portato con sé un grande sviluppo che ha investito la capitale facendola diventare l’importante città che oggi. Le opere di realizzazione della linea ferroviaria furono seguite da tecnici inglesi sotto il diretto controllo di William Whytehead.
Il primo treno partì il 14 giugno 1861. Oggi, quella che un tempo era la stazione centrale, è stata trasformata in un museo dedicato a questa importante infrastruttura, alla storia della città e delle persone che, grazie all’arrivo della ferrovia hanno migliorato il loro stile di vita.
All’interno della mostra potrete vedere il primo treno a vapore che arrivò ad Asunción e una serie di oggetti legati al mondo ferroviario. Potrete vedere anche un’interessante sezione di documenti, libri tecnici e note contabili che sono veri e propri cimeli storici. Tra gli oggetti più interessanti, è da vedere uno dei grandi orologi che segnavano l’ora alla stazione e risalente al 1895.
Affascinanti i disegni e gli schizzi che ritraggono locomotive e vagoni e molto suggestive le raccolte di foto che sono state scattate direttamente dal treno. Le mostre sono completate da una serie di strumenti, come telegrafi, telefoni e fonografi che erano parte importante della gestione della linea ferroviaria.
La stazione ferroviaria si presenta come uno straordinario complesso architettonico, la cui costruzione venne avviata nel 1859 e combina una serie di stili di versi: il neo-gotica si integra con una decorazione all’italiana e una copertura tipica dell’architettura francese.
Il museo all’Estación Ferrocarril è aperto tutti i giorni e si trova in Eligio Ayala 145.
Pantheon Nazionale degli Eroi
Il Pantheon nazionale degli eroi è una delle strutture più belle della città e si ispira al “Les Invalides” di Parigi. Si tratta di un imponente mausoleo dove sono conservate le salme di alcuni eroi paraguayani come Don Carlos Antonio López, il primo presidente del Paraguay; Mariscal Estigarribia, eroe e vincitore della guerra del Chaco contro la Bolivia e molte altre figure di spicco.
Il Pantheon ospita, inoltre, i resti dei bambini morti durante la battaglia di Acosta Ñu del 1869 e alcuni militi ignoti. Nel 2009, il Pantheon Nazionale degli Eroi è stato eletto come uno dei sette tesori del Patrimonio Culturale di Asunción.
La struttura sorge in un luogo molto simbolico che interseca la rotta verso importanti strutture governative. Le persone che riposano all’interno del Pantheon sono state scelte per aver contribuito in modo sostanziale e decisivo ad una causa o ad un evento storico di grande importanza per la nazione.
Il primo marzo di ogni anno si festeggia la giornata degli eroi e viene organizzata una cerimonia commemorativa in onore del maresciallo Francisco Solano López, ucciso nella guerra del 1870. Si tratta di un importante evento che coinvolge i rappresentanti delle Forze Armate e il Congresso Nazionale, ministri e altri funzionari e che, generalmente, viene presieduto dal Presidente della Repubblica.
La struttura è stata progettata dall’architetto italiano Alejandro Ravizza ed è un gioiello architettonico di grande interesse artistico e culturale. Le opere di realizzazione durarono oltre 70 anni a causa dello scoppio della guerra del Chaco e furono terminate solo nel 1936.
All’interno dell’area che circonda il Pantheon potrete vedere una serie di targhe commemorative inviate da governanti, re e principi stranieri. Il Pantheon Nazionale degli Eroi è una delle attrazioni turistiche più visitate grazie anche alla possibilità di visitarlo gratuitamente.
Museo di arte indiana
Che siate o meno appassionati di arte, questa particolare struttura vi piacerà sicuramente per la bellezza delle opere esposte che rappresentano diversi gruppi etnici che popolano il Paraguay.
Le collezioni esposte si compongono di oltre 1750 pezzi che includono ceramiche, sculture, affascinanti ornamenti di piume, suggestive maschere e cestini.
Tra gli oggetti più belli, e che sicuramente attireranno il vostro interesse, ci sono gli abiti da cerimonia Ishir, provenienti dall’Alto Paraguay, utilizzati durante il rituale annuale chiamato debylyby. Le vesti sono completate da maschere e splendidi copricapi piumati.
La maggior parte degli oggetti esposti al museo di arte indiana sono stati acquisiti presso diverse comunità indigene, negozi di artigianato e collezioni private. Altre provengono dal Centro per le Arti Visive-Museo del Barro o donazioni di missionari, antropologi e privati.
Il museo d’arte indiana nacque in seguito all’iniziativa di Ticio Escobar che, nel 1982, pubblicò un interessante testo che si occupava dell’interpretazione delle arti visive in Paraguay. Per la stesura del suo testo, Escobar raccolse una serie di oggetti ed immagini che formarono la prima collezione di oggetti etnici, sulla base dei quali, vennero poi fondati il Museo di Arte indiana ed il Centro Arti Visive/Museo del Barro.
La diga idroelettrica di Itaipú
Oltre a tante bellezze naturali ed architetture storiche, vi consigliamo di inserire nel vostro tour della città una visita alla diga idroelettrica di Itaipú, una vera meraviglia dell’ingegneria moderna. Si tratta di una struttura di carattere macroscopico che coinvolse migliaia di ettari di territorio selvaggio e che portò alla demolizioni di moltissime case che si trovavano all’interno della zona del bacino.
Questo sarà proprio quello che vi racconterà il video di presentazione che vedrete all’inizio del vostro giro di visita alla diga: si tratta di un video-documentario che vi introdurrà alla storia della diga.
La diga idroelettrica di Itaipú è la più potente del mondo, si trova sul fiume Paranà, nel punto di confine tra il Brasile ed il Paraguay.
Il nome della diga deriva da quello dell’omonima isola che sorge nei pressi del sito e significa, letteralmente, Pietra che Canta. Il lago artificiale conta 29 miliardi di metri cubi di acqua, la diga è lunga 7.700 metri e alta 196.
La realizzazione dell’opera fu fortemente combattuta dalle popolazioni locali a causa del relativo spostamento forzato dei villaggi degli indios guaranìs e per la perdita delle cascate di Guaíra, che erano le più estese del mondo. La diga è stata da poco inserita nella classifica delle 25 meraviglie del mondo e fa parte delle sette meraviglie ingegneristiche del pianeta.
Potrete visitare la diga facendo il giro panoramico che dura circa un’ora e mezza con l’accompagnamento di una guida. Durante il giro si attraverserete l’impianto, vedrete il fiume Paranà fino ad arrivare ad un bellissimo ristorante nel quale potrete fermarvi per pranzo.
La Casa de la Independencia
Questa abitazione, divenuta un’istituzione museale, ha una grossa importanza nel panorama storico della città, infatti è il luogo di incontro segreto dei fautori dell’indipendenza del paese. La visita a questa attrazione è fortemente consigliata perché è uno dei luoghi più importanti nel circuito storico nazionale ed il più rappresentativo del processo di indipendenza paraguaiana.
La Casa de la Independencia si trova nel centro città e conserva al suo interno una ricca documentazione storica, dipinti, ritratti e arredi originali che raccontano perfettamente la vita e le vicende storiche di cui è stata teatro.
La costruzione dell’abitazione risale al 1772: fu un’opera realizzata dallo spagnolo Antonio Martinez Saenz per sé e la moglie Petrona. La struttura, con le sue pareti di mattoni intonacati,il tetto a due falde e le finestre ad arco, è una chiara espressione dell’architettura tradizionale del tempo. Pertanto, possiamo affermare che, con i suoi 228 anni d’esistenza la Casa de la Independencia è un simbolo del patrimonio architettonico cittadino.
La proprietà dell’immobile passò allo stato nel 1943 e, nel 1961 è stata dichiarata un monumento storico nazionale. In occasione del 150° anniversario dell’indipendenza del Paraguay l’edificio è stato ristrutturato e inaugurato come museo il 14 maggio 1965.
La visita comprende le cinque camere ed un ampio salone che sono disposti intorno al cortile. All’ingresso vedrete il murales realizzato da José Laterza Parodi che narra della formazione della prima repubblica in Sud America. La casa si trova al 14 de Mayo y Pte Manuel Franco.
Queste e molte altre attrazioni di grande interesse vi attendono nella bella Asunción…vi auguriamo buon viaggio!