La Costa d’Avorio è uno stato dell’Africa occidentale subsahariana un tempo colonia francese dalla quale ha ottenuto l’indipendenza nel 1960. Repubblica presidenziale, ha come capitale amministrativa Yamoussoukro dal 1983: di fatto però la città più importante, suo centro economico e politico, rimane la sua ex capitale, Abidjan (molti paesi hanno mantenuto ad esempio qui la loro ambasciata).
Con circa 5,6 milioni di abitanti, è la città più popolosa di questo stato e si trova sulla Laguna Ébrié formata da isole e penisole collegate tra di esse da una serie di ponti. La lingua ufficiale è il francese ma vengono parlati anche altri idiomi come il djoula e il baulé: non a caso la Costa d’Avorio è un mix di circa sessanta etnie differenti ognuna con tradizioni diverse (alcune maschere e statue tradizionali di etnie come i dan sono molto quotate sul mercato artistico internazionale).
Abidijan si sviluppò velocemente intorno agli anni Trenta grazie alla costruzione di un molo ma è nel 1951, quando venne inaugurato il canale di Vridi, che la città poté contare su un importante porto.
Con il suo clima equatoriale, è una città da visitare preferibilmente durante la stagione che va da novembre a marzo quando il caldo è secco ma non torrido né umido (da giugno ad ottobre). L’aeroporto Port Bouet è a circa 15 km dal centro ed è servito da molte compagnie aeree anche low cost.
Cosa vedere
Vediamo cosa offre di interessante dal punto di vista turistico Abidjan, la capitale della Costa d’Avorio.
La Cattedrale di San Paolo
Chiesa cattedrale dell’arcidiocesi di Abidjan, la Cattedrale di San Paolo è una chiesa cattolica piuttosto recente. Iniziata a costruire nel 1980, venne completata sei anni dopo. La prima pietra fu posata da papa Giovanni Paolo II in visita nella capitale economica della Costa d’Avorio: la sua costruzione si deve invece al presidente Félix Houphouët-Boigny.
All’incrocio tra Boulevard Lagunarie, Boulevard Angoulvant e l’Avenue Giovanni Paolo II, la cattedrale venne progettata dall’architetto italiano Aldo Spirito. Inizialmente disegnata con determinate misure, venne poi riprogettata come una chiesa più piccola su richiesta dei cittadini: i lavori iniziarono formalmente il 15 febbraio 1983.
L’Arcivescovado, con i suoi 1500 m² che comprendono l’abitazione dei vescovi vicari, del cardinali e gli uffici, si trova nel giardino che circonda la chiesa ed ha una caratteristica forma a stella cometa in onore della nascita di Gesù. Nel giardino si trova anche il centro socio-culturale: in questi 2000 m² ci sono invece la biblioteca, la sala per il catechismo, il patronato, la sala riunioni ed il museo della religione.
In stile modernista, la Cattedrale di San Paolo è uno dei monumenti da visitare ad Abidjan per la sua architettura originale e ricca di simbologia. I richiami alle forme triangolari si collegano ad esempio al mistero della Trinità rafforzato da un tetto a vela blu di 4500 m² che collega i diversi elementi che la compongono a dimostrazione di come la Trinità stessa rappresenti il tutto: questa triangolarità simboleggia anche la chiesa in Africa che, grazie a pochi evangelizzatori, è riuscita a fare proseliti e ad espandersi.
Le sette funi che invece sorreggono la vela rimandano alle sette virtù teologali e ai sette sacramenti. La caratteristica migliore della chiesa è il campanile a tre torri che si trova prima dell’ingresso: formato da tre torri la cui altezza massima raggiunge i 70 metri, ha anch’esso forma triangolare (di notte viene illuminato). I muri laterali invece sembrano essere una sorta di zanne d’elefante che, prolungandosi, simboleggiano la stessa Costa d’Avorio che abbraccia la religione cattolica. Anche gli interni, con l’altare maggiore al centro e le due sacrestie, rimandano alla Trinità.
Il tour di Abidjan
Conosciuta anche come la Polinesia dell’Africa, la Costa d’Avorio è uno stato da apprezzare non tanto per le sue città quanto per la rigogliosa natura, lo splendido mare e le affascinanti spiagge. Visto che però siete qui, un giro alla scoperta di Abidjan ve lo consigliamo lo stesso.
Dopo aver visto la Cattedrale di San Paolo potete allora fare una passeggiata nei quartieri di Cocody e di Plateau: qui potete dedicarvi allo shopping e sentirvi quasi come se foste in una grande metropoli statunitense tra grandi hotel internazionali, grattacieli e enormi viali alberati. Fate un salto nel mercato artigianale di Cocody per portare a casa dei souvenir originali.
Anche il Museo di Abidjan è interessante mentre gli amanti della vita notturna dovrebbero recarsi nel quartiere di Treichville: non è una zona estremamente sicura quindi vi consigliamo di farvi accompagnare da una guida esperta alla scoperta dei suoi bar e dei caratteristici locali. Se volete apprezzare gli spazi verdi di cui dispone Abidjan allora fate un giro in battello nella laguna.
Chi desidera infine conoscere la realtà della Costa d’Avorio, con i suoi conflitti e le sue discrepanze sociali, allora dovrebbe visitare i quartieri di Yopougon, Attecoubé e Adjamé: vicino alle colline, si tratta di vere e proprie bidonville tipiche di molte città africane. Il consiglio è quello di recarvi qui esclusivamente in compagnia di una guida fidata altrimenti evitate. Per muovervi in città, infine, preferite i taxi: sono più sicuri e comodi.
Il Parco nazionale Taï
A circa 6 ore da Abidjan, il Parco nazionale Taï è il vero polmone verde della Costa d’Avorio. Se volete allontanarvi un po’ dalla metropoli nella quale i grattacieli hanno un po’ minato il fascino selvaggio dell’Africa, allora fate un salto qui, in quella che può essere definita come l’ultima foresta primaria dell’Africa occidentale.
Siamo nella zona sud-ovest dello stato, nel dipartimento dal quale prende il nome il parco stesso. Con i suoi 3300 m², il parco confina a nord con i monti Saon ed il monte Peko, a est con il fiume Sassandra, a ovest con la Liberia e a sud con il monte Nieno Koué.
Territorio per lo più collinare, il parco nazionale Taï venne definito riserva di caccia nel 1926 per poi trasformarsi in parco nazionale nel 1972: venne poi dichiarato Riserva della Biosfera nel 1977 e nel 1982 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco: al suo interno è infatti possibile vedere da vicino le popolazioni Kru, molti animali protetti come gli ippopotami pigmei e una grandissima varietà di flora e di fauna (più di 1300 specie di alberi, 1000 specie di vertebrati, 40 di rettili e 250 di volatili).
La sua biodiversità lo rende per questo una meta perfetta per gli amanti della natura e per tutti coloro che desiderano scoprire l’anima più selvaggia della Costa d’Avorio: oggi è molto importante dal punto di vista della ricerca scientifica. Il momento migliore per visitarlo va da dicembre a febbraio, durante la stagione secca.