Capitale del Laos, Ventiane si trova sul delta del Mekong, al confine con la Thailandia, ed è chiamata anche la Capitale del Regno di Lan Xang (che tradotto vuol dire “milioni di elefanti”). Fondata nel 1560 è oggi una cittadina ancora tranquilla a differenza delle altre capitali asiatiche.
Con un’atmosfera rilassata, i suoi splendidi edifici ed i viali alberati è una mescolanza di stili che intreccia la storia laotiana con quella di influenze tahilandesi, vietnamite, cinesi, francesi, sovietiche e statunitensi.
Nonostante il traffico tipico di queste città, Ventiane è una capitale da scoprire piano piano visitandone i palazzi storici ed i dintorni, immergendosi in una natura rigogliosa e maestosa. Il suo nome deriva probabilmente da un vocabolo della lingua pāli che significa “la foresta degli alberi di sandalo del re”; per altri il suo significato è invece “città della luna”. Il termine come oggi lo conosciamo deriva dalla pronuncia francese di Vìangciàn.
Cosa vedere
Scopriamo insieme cosa c’è da vedere a Vientiane e dintorni. Ma prima di iniziare vi consigliamo di visitare il Patouxai, l’arco di trionfo eretto tra il 1962 e il 1968 in onore dei caduti della Guerra in Laos che combatterono per l’indipendenza dalla Francia: da qui su potrete godere di una magnifica vista sulla capitale laotiana.
Pha That Luang
Simbolo nazionale del Laos, il Pha That Luang si trova alla fine dell’omonimo viale, a circa 4 km a nord-est dal centro di Ventiane ed è un monumento religioso costituito da uno stupa dorato (uno stupa è un monumento spirituale buddista tipico del subcontinente indiano la cui funzione era quella di conservare le reliquie: simboleggia il corpo del Buddha ed il percorso per il raggiungimento dell’illuminazione).
Venne costruito nel 1566 e oggi si erge maestoso con i suoi 45 metri di altezza e 69 di larghezza: con una forma piramidale, è poi contornato da altri 30 stupa più piccoli e da un chiostro luno 85 metri lungo il quale ci sono dipinti e statue del Buddha. Lo stupa è completamente ricoperto d’oro e costruito su tre livelli in ordine decrescente che indicano un’ascesa verso il cielo: nel primo c’è il mondo sotterraneo, nel secondo i diversi livelli di perfezione del buddismo mentre il terzo simboleggia il Regno del cielo.
Considerato come una delle più belle e importanti opere buddiste del mondo, il Pha That Luang di Ventiane venne costruito sotto il Re Setthathirat e nei secoli subì più volte distruzioni e saccheggi: si dice che ospitasse una costola del Buddha. Nello spazio esterno potete ammirare gli splendidi giardini, una serie di templi, statue, palazzi e monumenti: questa zona è accessibile gratuitamente. Per visitare gli interni occorre pagare un biglietto simbolico di circa 0,50€: dentro è possibile vedere statue, dipinti, sculture e altari. La struttura è aperta tutti i giorni dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 16.
I templi
Uno dei più antichi templi di Ventiane è il Wat Si Saket, costruito nel 1818 da re Anouvong. Si nota l’influenza stilistica del Siam e vi consigliamo di visitarlo per le sue mura all’interno delle quali ci sono quasi 7 mila nicchie che contengono le immagini del Buddha di varie dimensioni, in argento e ceramica: sotto di esse ci sono poi degli scaffali sui quali potrete vedere più di 300 Buddha in varie posture, di diverse dimensioni e materiali. Nel cortile interno c’è la sala nella quale venivano consacrati i monaci ma purtroppo gli affreschi sono un po’ rovinati.
Davanti al Wat Si Saket c’è poi il tempio Haw Pha Kaew, celebre perché al suo interno si trovava una statua del Buddha seduto che venne preso dalla città di Chiang Mai: nel 1779 la statua venne ripresa dalle armate siamesi ed oggi è visibile nel Tempio del Buddha seduto di Bangkok. Haw Pha Kaew venne distrutto nel 1828 e nel 1942 ne venne costruita una copia che è quella che oggi è possibile vedere: non è più un luogo sacro ma un museo.
Oltre a questi splendidi templi in città ce ne sono altri come il Wat In Paeng, il Wat Ong Teu Mahawihan risalente al XIV secolo, il Wat Hai Sok con il suo tetto a cinque piani ed il Wat Xieng Khuan.
Buddha Park
A circa 25 km da Ventiane, raggiungibile facilmente in auto o con mezzi pubblici, c’è il Buddha Park, un parco tematico a carattere religioso che venne realizzato nel 1958 da un religioso buddista-induista, Luang Bunleua Sulilat, con lo scopo di “unire” le due religioni attraverso l’arte.
Per la sua costruzione lavorarono volontari non specializzati sotto la supervisione dell’ideatore: le statue sono state create in cemento armato e, nonostante si trattai di opere recenti, sembrano essere molto antiche. Sono circa 200 e raffigurano demoni, animali fantastici e miti di entrambe le religioni: vi stupiranno per le loro dimensioni e le decorazioni originali che le caratterizzano.
La statua più famosa ed importante è quella del Buddha reclinato che arriva ad un’altezza di 40 metri; un’altra, molto rappresentativa, è poi quella di una testa mostruosa nella quale si può accedere, attraverso la bocca spalancata, salendo una scala, scala che simboleggerebbe l’ascesa verso il paradiso attraverso l’inferno (da qui si ha una meravigliosa vista del parco). Perfetto per grandi e piccini, il Buddha Park di Ventiane ricorda l’italiano Parco dei Mostri di Bomarzo.
Il villaggio di Ban Na
A un’ora di auto circa da Vientiane, il villaggio di Ban Na è rinomato per i suoi elefanti: qui infatti vivono circa 40 di questi animali allo stato brado. Arrivarono qui dalle colline a metà degli anni Novanta, probabilmente per sfuggire al disboscamento: la loro venuta causò molti problemi agli abitanti del posto che videro le loro piantagioni distrutte.
Fu nel 2005 che il villaggio decise allora di sfruttare la venuta di questi elefanti a scopo turistico: venne costruita allora una torre di avvistamento dalla quale i visitatori potevano osservare gli elefanti nel loro ambiente naturale. Le visite sono organizzate da guide in piccoli gruppi e, dato che gli elefanti si vedono per lo più nelle ore serali, potreste pensare a pernottare qui e arricchire il vostro tour alla scoperta della capitale del Laos e dei suoi dintorni.
Una volta qui potreste dedicarvi al trekking e visitare la cascata Tad Fane che ha un salto di 40 metri o le altre di Tad Lung e Nam Hi. Se desiderate avere una vista magnifica sul Mekong arrivate fin sull’altopiano di Dan Khoan mentre, se preferite scoprire la cultura locale, restate nel villaggio di Ban Na dove guardare da vicino l’etnia Lao Loum specializzata nella creazione di canestri in bambù o i bambini giocare ad uno sport locale, il takraw, che mescola pallavolo e calcio.