Hallstatt, un pittoresco villaggio situato nel cuore dell’Austria. Ecco il suo segreto

A primo impatto sembra accogliente e pittoresco, ma il villaggio di Hallstatt cela un segreto che decisamente inquietante. Ecco di che si tratta

Hallstatt, un pittoresco villaggio situato nel cuore dell’Austria. Ecco il suo segreto

Chi si reca ad Hallstatt per la prima volta non riuscirà a trattenere lo stupore. Come molti altri paesini incuneati qua e la fra le montagne austriache, anche Hallstatt si presenta fin da subito come un villaggio accogliente e privo di fronzoli, dove la natura prevale sulle costruzioni che si immergono nelle verdeggianti e rigogliose montagne e colline della zona.

Sembra, però, che Hallstatt non sia soltanto questo. Basta consultare una qualunque guida turistica per scoprire un segreto inquietante che farebbe venire la pelle d’oca anche al più temerario dei guerrieri. Nascosto fra i suoi edifici ed in particolare dentro al cimitero, infatti, si trova un luogo che sembra quasi finto. Si tratta di uno dei luoghi più tenebrosi che abbiate mai visto!

Questo edificio, noto ai cittadini di Hallstatt come l’Ossario, contiene più di 1200 teschi relativi ad altrettanti abitanti che hanno vissuto da quelle parti. Ma a quando risalgono questi teschi e per quale motivo si è deciso di radunarli tutti in unico luogo che, per quanto tenebroso ed oscuro, sembra avere tutte le carte in regola per diventare un’attrazione turistica?

La storia narra che nel ‘700 Hallstatt terminò lo spazio che era stato destinato per accogliere le salme dei defunti. A quel punto venne stabilito che la chiesa nascosta ospitasse le ossa dei nuovi abitanti che morivano, sottoponendo le salme ad un trattamento decisamente particolare e che non potrà che farvi venire i brividi. Ecco di che si trattava

Prima di essere raccolti all’interno dei locali della chiesa nascosta, infatti, i teschi e le ossa dei defunti venivano lucidate con un liquido sbiancante e solo dopo essersi seccate per bene venivano poste accanto ai resti dei relativi parenti in modo tale che potessero farsi compagnia. Questi teschi erano contraddistinti da un’altra cratteristica particolare che è visibile ancora oggi.

Su ogni teschio infatti veniva scritto il nome e la data di morte del defunto. In molti casi si usava il teschio come una vera e propria tavola da disegno, realizzandovi sopra dei simboli che avrebbero ricordato e rappresentato il defunto anche dopo la morte. Quello che si è creato nel tempo, teschio dopo teschio, è però un luogo macabro e che fa paura a molti!

Negli anni 60 la chiesa nascosta non ospitò più alcun teschio ma nel 1995 una donna chiese espressamente di riaccendere l’Ossario e far rivivere la tradizione, chiedendo che alla sua morte il teschio venisse conservato nell’Ossario insieme agli altri 1200 crani che vi riposano e che diffondono un velo di mistero e di terrore in una delle cittadine più belle, tranquille e rigogliose dell’Austria!