Torre Bianca di Salonicco

La Torre Bianca di Salonicco è il monumento più rappresentativo della città, venne eretta dagli Ottomani nel corso del XV secolo ed il suo nome fu cambiato diverse volte nel corso della storia

Torre Bianca di Salonicco

Tra i vari monumenti che Salonicco può offrire ai suoi visitatori, ce n’è uno in particolare che può raccontare molto della storia della città, specialmente in relazione all’epoca della dominazione ottomana.

Si tratta della Torre Bianca, un edificio situato all’interno di un parco pubblico, nei pressi del porto. Questa torre venne utilizzata come posto di guardia dei giannizzeri dopo essere stata fortificata nel corso del XV secolo, le sono stati attribuiti diversi nomi nel corso della Storia e rappresenta oggi il simbolo stesso della città.

Cenni storici

La Torre Bianca di Salonicco venne per diverso tempo attribuita inizialmente ai Veneziani, ai quali i Bizantini cedettero Salonicco nel 1423, ed ora si sa che essa rimpiazzò una vecchia torre bizantina menzionata per la prima volta nel XII secolo. Ad occuparsi della sua costruzione furono proprio gli Ottomani nel 1430, dopo la conquista della città ad opera delle armate del Sultano Murad II, allo scopo di rafforzare le difese del porto. Con il tempo essa divenne nota prevalentemente come luogo di tortura e reclusione dei prigionieri condannati a morte o all’ergastolo.

Inizialmente questa struttura era nota con il nome di Torre dei Leoni, ma sotto i turchi assunse dapprima il nome di Fortezza di Kalamaria nel XVIII secolo, quindi di Torre dei Giannizzeri o Kanli-Kule nel secolo successivo; il nome Kanli-Kule significa letteralmente “Torre di Sangue”, e le fu attribuito in virtù del fatto che qui venivano rinchiusi i condannati a morte ed i prigionieri in attesa di essere torturati o uccisi, operazioni delle quali si occupavano solitamente i giannizzeri stessi, imbrattando letteralmente le mura del sangue delle loro vittime.

La Torre Bianca di Salonicco, simbolo stesso della città edificata dai turchi nel corso del dominio ottomano

La Torre Bianca di Salonicco, simbolo stesso della città edificata dai turchi nel corso del dominio ottomano

In particolare, l’episodio che portò alla consacrazione di questo nome avvenne nel 1826, quando il Sultando Mahmud II ordinò il massacro dei giannizzeri ribelli imprigionati al suo interno. La Torre Bianca di Salonicco continuò ad essere conosciuta come Kanli-Kule fino ad un periodo ancora incerto compreso tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, quando assunse la sua attuale denominazione, sebbene vi siano due versioni contrastanti riguardo al come ed al perché questo sia successo.

La prima narra di un prigioniero condannato all’ergastolo, tale Nathan Guéledi, che nel 1890 avrebbe accettato di imbiancare l’edificio in cambio della propria libertà, e suggerisce che da quel momento in poi essa venne chiamata “Beyaz-Kule”, ovverosia “Torre Bianca” per l’appunto. La seconda versione si rifà invece al 1912, anno in cui, in seguito alla prima guerra balcanica, la città di Salonicco venne liberata dagli Ottomani ed annessa allo Stato della Grecia. Stando a questa ricostruzione, la Torre Bianca di Salonicco sarebbe stata imbiancata in seguito a quell’avvenimento, per simboleggiare la sua “pulizia” dalle nefandezze che vi furono commesse, e per tracciare una linea di demarcazione fra il suo passato, sotto il “sanguinoso” Impero Ottomano ed il presente di allora, una volta tornata la città sotto il “giusto” controllo dei greci.

Descrizione

La Torre Bianca di Salonicco è di forma cilindrica, ha un diametro di 23 metri ed un’altezza di 34 dal livello del suolo. Sulla sua sommità s’eleva una seconda torretta, più piccola ed anch’essa cilindrica, alta 12 metri con un diametro di 6. Alcune feritoie delle mura esterne possono essere raggiunte mediante apposite scale a spirale, mentre alle altre è consentito l’accesso tramite le sale centrali che si trovano in ognuno dei 6 piani dell’edificio.

La Torre Bianca di Salonicco presenta una piattaforma del diametro di 10 metri, mentre la piattaforma della torre secondaria che s’erge al di sopra della costruzione principale ha un diametro pari a 5 metri. Questo monumento storico è stato soggetto a numerose opere di ristrutturazione nel corso delle varie epoche; le illustrazioni antiche riportano infatti un tetto conico che sarebbe stato un tempo utilizzato per coprire la torre, una soluzione analoga a quelle già utilizzate per la Fortezza di Yedikule e per la Fortezza di Rumelihisari, entrambe costruzioni situate ad Istanbul, in Turchia.

La Torre Bianca di Salonicco era un tempo caratterizzata anche da una bassa cinta muraria che circondava il suo perimetro, anticamente posta alla base di molte costruzioni fortificate per rafforzare il loro sistema difensivo, che veniva utilizzata quale supporto per le artiglierie e racchiudeva un’area circolare del diametro di circa tre volte quello della torre principale.

Torre Bianca di Salonicco

Una suggestiva immagine della Torre di Salonicco di sera, illuminata dai lampioni e dai suoi riflettori

Su questa cinta muraria supplementare erano disposte delle torrette ottagonali, mentre delle caponiere (architetture militari destinate alla difesa del fossato) permettevano ai soldati di fare fuoco da diverse posizioni attorno all’edificio. Sebbene non sia ancora chiaro se queste mura fossero comprese nel progetto originale, o siano state realizzate nell’ambito di un progetto di fortificazione successivo all’edificazione della struttura, è comunque noto che esse vennero demolite nel 1917.

Ad oggi questa torre ospita un museo dedicato alla città di Salonicco ed alla sua storia, che ripercorre i vari periodi del passato dell’odierno capoluogo della Macedonia Centrale, un’iniziativa promossa ed organizzata dal Museo della Cultura Bizantina.

Orari ed informazioni utili

La Torre Bianca di Salonicco è aperta dal martedì alla domenica, dalle 8:30 alle 15:00. Il monumento rimane invece chiuso il lunedì.

Questa torre può essere visitata da 70 persone al massimo, e per l’organizzazione di visite guidate o tour scolastici si chiede di fare riferimento non al numero telefonico della torre stesso, bensì agli uffici del Museo della Cultura Bizantina, il cui recapito è presente nella sezione “contatti“.

Contatti

Indirizzo: Thessaloniki 546 31
Telefono: +30 2310 267 832
Telefono Museo della Cultura Bizantina: +30 2313 306 400
Sito web: www.lpth.gr/en
E-mail: [email protected], [email protected]

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