Lo straordinario risultato di un viaggio lungo 8 anni in cerca di case abbandonate

Il fotografo Soul ha scoperto e documentato in Francia, con la sua macchina fotografica, due abitazioni nascoste, abbandonate e dimenticate dall’uomo e dal tempo ma ancora parzialmente integre e arredate. Le stanze raccontano ancora ora la storia dei loro proprietari.

Lo straordinario risultato di un viaggio lungo 8 anni in cerca di case abbandonate

Soul, pseudonimo, è un fotografo che ha trascorso 8 anni della sua vita in giro per l’Europa in cerca di nuovi soggetti e nuova ispirazione. Il suo viaggio gli ha permesso di scoprire e documentare, con degli scatti fotografici, due abitazioni nascoste, abbandonate e dimenticate dall’uomo e dal tempo ma ancora parzialmente integre e arredate. Il fotografo non ha rivelato la loro posizione e, per presentare il suo lavoro, le ha rinominate con nomi fittizi.

Chateau Sécession, si trova in un piccolo villaggio in Francia e risale al 1750. La costruzione inizialmente era su un unico piano; in seguito, furono aggiunti due padiglioni laterali e nuovi piani.

Durante la Seconda Guerra Mondiale la zona fu bombardata e la casa venne abbandonata. I successivi proprietari tentarono di restaurarla ma le spese erano talmente eccessive che la casa fu lasciata dopo pochissimi anni. Le stanze sono ancora arredate di mobili ed effetti personali. La luce che trapela dalle aperture delle persiane distrutte dal tempo mostrano i segreti delle stanze.

In una delle pareti è ancora issata, da un lato, la bandiera americana del tempo e, dall’altro, la bandiera dell’Inghilterra. In un angolo è riposto anche un cannone, perfettamente conservato, utilizzato durante una delle guerre. Sui vecchi mobili sono appoggiati alcune vecchie cornici e quadri che ritraggono i proprietari.

Nei lunghi corridoi è possibile ammirare dei tendaggi meravigliosi, giganteschi quadri in murales e tappeti dal tema bucolico.

In un’altra sala, insieme a calcinacci, sedie antiche e costose, giace impolverato anche un biliardino.

Come per il Chateau Sécession, tutti i tentativi di acquisto della Manoir des Peintures fallirono a causa del prezzo di vendita esorbitante. Anche se l’intera struttura cadere a pezzi, riusciamo a percepire la vita che si svolgeva in quel luogo. All’esterno, dinnanzi all’ingresso, notiamo subito la scultura raffigurante un discobolo.

L’atmosfera al suo interno è completamente diversa rispetto a quella che Soul ha fotografato nel Chateau Sécession. La proprietà era infatti di un famoso pittore e, nelle varie stanze, giacciono ancora riposte e ammassate alcune sue opere.

Alcune camere sono molto spoglie e dell’arredo non resta quasi nulla. Sugli scaffali, mal ridotti, sono ancora riposti alcuni libri e fogli volanti. Era lo studio dell’artista.

Altre stanze, invece, sono davvero affascinanti e completamente differenti dalle precedenti. Alcune porte sono decorate. In una stanza, colonne e marmi decorano gli ambienti; un grande quadro che ritrae la scultura del discobolo all’ingresso poggia ai piedi di una parete; i contrasti dei colori del pavimento e dei muri creano armonia.

La camera da letto è vistosa e unica nel suo genere. Lo stesso tessuto, dalle tinte forti, caldi e dal tema bucolico, utilizzato per decorare le pareti, ricopre la struttura dei letti a baldacchino e continua ad essere riproposta nei tendaggi. Un tappeto dalle tonalità simili al tessuto predominante nell’ambiente giace sotto i letti patronali, quasi a raccogliere l’ambiente. Nella stanza, inoltre, c’è un lettino aggiuntivo, probabilmente per il figlio dell’artista.