Guida di Rovigo

Pur non avendo la mole di turisti di altre città del Veneto, anche Rovigo offre diverse attrattive ai suoi turisti. Dal Castello alle piazze, dal Duomo al Palazzo Roverella, troverete in Rovigo una meta turistica dall'insospettabile fascino

Guida di Rovigo

Rovigo è di gran lunga il comune più piccolo tra i capoluoghi di provincia del Veneto e, dopo Belluno, anche il meno popolato. Nonostante ciò, sono numerose le attrattive che Rovigo offre ai suoi visitatori, derivanti soprattutto dalle dominazioni, prima estense e poi veneziana, che hanno regalato alla città un gran numero di monumenti a disposizione delle migliaia di visitatori che ogni anno decidono di visitare il capoluogo veneto.

Anche se i ‘freddi’ numeri non possono competere con altre città del Veneto (soprattutto Venezia, Verona e Padova), scoprirete che anche Rovigo, nel suo piccolo, sarà in grado di regalarvi una bellissima esperienza!

Cosa vedere a Rovigo

Ecco a voi un breve elenco delle principali attrattive di Rovigo. Più che una lista (che, in questi casi, non potrebbe mai essere del tutto esaustiva), leggete le parole che seguono come un invito a visitare questa splendida città!

Il Castello di Rovigo

Il Castello di Rovigo è l’edificio più antico che potrete trovare a Rovigo, ed è uno dei più famosi monumenti rovigotti. Costruito nel 920, oggi restano in piedi soltanto alcune parti: innanzitutto, le famose Torre Donà (una delle più alte del periodo medievale) e la Torre Grimani (meglio conosciuta come Torre Mozza), veri e propri simboli di Rovigo. Anche le mura (o meglio, una piccola parte di esse) sono giunte fino a noi, ma esse non facevano parte della struttura originaria; furono edificate, infatti, nel 1138. Oggi, l’area attorno al Castello di Rovigo è stata riqualificata e resa disponibile alla comunità, utilizzandola come giardini pubblici.

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Le Torri Donà e la Torre Grimani (o Torre Mozza), resti medievali del Castello di Rovigo

Piazza Vittorio Emanuele II

La Piazza Vittorio Emanuele II è la piazza principale della città, che raccoglie intorno a sé alcuni tra i palazzi storici più famosi di Rovigo, di cui parleremo nei paragrafi successivi. La piazza è intitolata al primo Re d’Italia, Vittorio Emanuele II appunto, morto pochi anni prima (1778) che Piazza Maggiore assumesse il nome attuale (1881); all’interno della piazza, spicca un monumento allo stesso Vittorio Emanuele II, realizzato da Giulio Monteverde. Noterete, inoltre, la colonna con il Leone di San Marco, simbolo della dominazione della Serenissima su Rovigo.

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Una panoramica su Piazza Vittorio Emanuele II, la piazza principale della città

Il Palazzo dell’Accademia dei Concordi

Edificato nel 1814, il Palazzo dell’Accademia dei Concordi rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per la vita culturale di Rovigo. L’Accademia dei Concordi nasce ben prima dell’edificazione del palazzo: nel 1580, su iniziativa di Gaspare Campo, nasce infatti questa associazione di uomini rovigotti con la passione per l’arte, le scienze e la letteratura. Da allora, e soprattutto dopo l’edificazione di questo splendido palazzo, l’Accademia dei Concordi diventerà sempre più il fulcro culturale per i rodigini, anche grazie ad un’abile e cospicuo rapporto con gli enti istituzionali, che dai tempi della Serenissima fino ad oggi sono sempre stati ben saldi.

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L’ingresso del Palazzo dell’Accademia dei Concordi

La Loggia dei Notari

La Loggia dei Notari è la sede del municipio di Rovigo. Deve il suo nome alla funzione a cui era adibita in precedenza, ovvero all’esercitazione della professione dei notai, anche prima della riforma del loro statuto nel 1288. La base dell’attuale costruzione si ha nel biennio 1428-29, mentre è successiva la costruzione di un altro dei simboli di Rovigo, la Torre Civica, che sorge proprio accanto alla Loggia dei Notari, e che è anch’essa (come la colonna del Leone di San Marco) simbolo del dominio veneziano su Rovigo.

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La Loggia dei Notari, antica sede della corporazione dei notai rodigini, oggi il palazzo del municipio

Il Palazzo Roverella

Costruito nel 1474 su commissione del cardinale Bartolomeo Roverella, il Palazzo Roverella, con molta probabilità, è opera del grande architetto Biagio Rossetti. La famiglia Roverella, residente a Ferrara ma originaria del Polesine, con questa costruzione voleva dimostrare alla città di Rovigo tutto il suo prestigio; nel 1477, però il committente muore, e i lavori della facciata restano incompiuti. Il degrado e diversi interventi di restauro mal gestiti, hanno fatto sì che questo palazzo, almeno fino agli anni ’80, restasse quasi abbandonato a se stesso. Un imponente progetto di riqualificazione, all’interno del quale rientra anche l’ospitare la pinacoteca dell’Accademia dei Concordi, sta finalmente ridando il lustro che merita a questo storico palazzo.

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Il Palazzo Roverella dal lato di Piazza Vittorio Emanuele II

Palazzo Roncale

Affianco al Palazzo Roverella, sorge il palazzo di un’altra delle famiglie più importanti di Rovigo, il Palazzo Roncale. Il progetto dell’edificio, con ogni probabilità a cura dell’architetto veronese Michele Sanmicheli, fu portato a termine negli anni ’50 del XVI secolo, qualche decennio dopo rispetto al Palazzo Roverella; era quasi una risposta ai ‘vicini di casa’, in un contesto in cui non era inusuale dimostrare il proprio prestigio attraverso la costruzione di sfarzosi palazzi privati in luoghi pubblici. Come il Palazzo Roverella, affaccia anch’esso su Piazza Vittorio Emanuele II.

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Il Palazzo Roncale, situato affianco al Palazzo Roverella, in Piazza Vittorio Emanuele II

La chiesa Beata Vergine del Soccorso

La chiesa Beata Vergine del Soccorso deve il suo nome a un’importante immagine sacra in essa custodita, raffigurante una Madonna seduta col Bambino in mano; fino all’edificazione di questa chiesa (1572), di cui uno dei motivi principali era proprio quello di avere un luogo degno della sacralità di questa rappresentazione, l’opera era chiamata Santa Maria alle Mura. In seguito, a causa della violenta epidemia di peste che aveva colpito Rovigo, quell’immagine divenne sempre più meta di pellegrinaggio per coloro che avevano bisogno di aiuto: da allora, essa è diventata la Santa Maria del Soccorso.

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La chiesa Beata Vergine del Soccorso, con la sua caratteristica forma ottagonale

Il Duomo di Santo Stefano

Il Duomo di Santo Stefano è la chiesa principale di Rovigo; concattedrale della diocesi di Adria-Rovigo, la chiesa è dedicata a Santo Stefano, papa dal 254 al 257. Il Duomo fu consacrato nel 1461, e con i lavori di Gerolamo Frigimelica sul finire del XVII secolo diventa sempre più uno degli edifici religiosi più importanti della città; la facciata, nonostante i vari progetti proposti nei secoli (uno, quello di Antonio Mazza del 1905, fu anche approvato, ma rimase inattuato), è ancora incompiuta.

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Gli austeri interni del Duomo di Santo Stefano, l’edificio religioso più importante di Rovigo

Il Museo dei Grandi Fiumi

Per conoscere la proto-storia del Polesine, non troverete niente di meglio del Museo dei Grandi Fiumi. In un arco che copre dall’Età del Bronzo, passando per l’Età del Ferro, l’epoca romana fino ad arrivare al periodo del Basso Medioevo, il Museo dei Grandi Fiumi presenta un’enorme varietà di reperti archeologici. Vi sono anche delle dettagliate ricostruzioni della vita domestica, sociale e culturale delle popolazioni che hanno abitato la zona del Polesine, che renderanno ancora più interessante la vostra visita in questo interessantissimo museo.

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Il Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo, situato all’interno dell’ex monastero degli Olivetani

Piazza Garibaldi

Piazza Garibaldi, così come la vicina Piazza Vittorio Emanuele II, è dedicata ad uno dei più grandi protagonisti dell’Unità d’Italia. La piazza sorge sulle ceneri della chiesa di Santa Giustina, la cui sede parrocchiale è stata spostata nella vicina chiesa di San Francesco; anche qui, l’attrattiva principale è rappresentata da un monumento, in questo caso della statua equestre di Giuseppe Garibaldi, ad opera di Ettore Ferrari. La storia del monumento è molto particolare: la leggenda narra che essa in realtà fu creata per essere collocata a Roma, ma le corone sotto le staffe del cavallo di Garibaldi (da interpretare come un disprezzo da parte del Ferrari, convinto repubblicano, per la monarchia sabauda) fecero sì che l’opera fosse ‘esiliata’ a Rovigo.

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Piazza Garibaldi, col famoso monumento dedicato all’Eroe dei Due Mondi

Dove alloggiare

Qui, di seguito, vi forniamo un breve elenco di alcuni dei principali hotel nel centro di Rovigo e nelle campagne rovigotte.

Hotel Capital (4 stelle)

Sito web: www.hotelcapitalrovigo.it
E-mail: [email protected]
Telefono: 0425-411583
Indirizzo:
via Porta Adige, 45 – 45100 Rovigo

Hotel Villa Regina Margherita (4 stelle)

Sito web: www.hotelvillareginamargherita.info
E-mail: [email protected]
Telefono: 0425-361540
Indirizzo:
viale Regina Margherita, 6 – 45100 Rovigo

Hotel Europa (3 stelle)

Sito web: www.rovigohotel.com
E-mail: [email protected]
Telefono: 0425-474797
Indirizzo:
viale Porta Po, 92 – 45100 Rovigo

Best Western Hotel Cristallo Rovigo (3 stelle)

Sito web: www.cristallorovigo.com
E-mail: [email protected]
Telefono: 0425-30701
Indirizzo:
viale Porta Adige, 1 – 45100 Rovigo

Hotel Petrarca (3 stelle)

Sito web: www.ristorantehotelpetrarca.it
E-mail: [email protected]
Telefono: 0425-485176
Indirizzo:
via Roma, 90 – 35040 Boara Pisani (PD)

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