Guida di Luang Prabang

I templi buddisti, il palazzo reale, il Mekong, la natura rigogliosa: Luang Prabang è questo e molto altro ancora. Ecco cosa visitare in questa città dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco

Guida di Luang Prabang

Capitale della provincia omonima, Luang Prabang è una cittadina di circa 50 mila abitanti del Laos centro-settentrionale. Nata sulle rive del Mekong, nel 1995 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Residenza della Famiglia Reale e antica capitale dello stato, Luang Prabang è una meta di viaggio perfetta sia dal punto di vista naturalistico che culturale. Raggiungibile comodamente in aereo da Bangkok, si offre al visitatore in tutto il suo splendore. Proprio per questo, se siete dei viaggiatori avventurosi, vi consigliamo di arrivarvi in autobus (sempre dalla capitale thailandese) per godere delle montagne e delle foreste che la circondano.

E se volete davvero essere originali, raggiungetela invece in slow boat: navigherete sul maestoso fiume Mekong attraversando vallate e pianure: potete imbarcarvi a Huay Xay, vicino al confine con la Thailandia e con circa 12$ in due giorni raggiungerete questa affascinante città tra le meglio conservavate di tutto il sud-est asiatico.

Cosa vedere

Vediamo insieme un elenco delle attrazioni più incantevoli di Luang Prabang.

Palazzo Reale di Luang Prabang

In centro città, il Palazzo Reale di Luang Prabang (chiamato Haw Kham) è diventato proprietè del Governo nel 1975 per essere poi trasformato in Museo Nazionale nel 1995. La sua costruzione risale al 1904 ed è una testimonianza del passato coloniale del Laos: il suo stile è infatti un mix di stile francese e laotiano. Il complesso è composto da diversi edifici che possono essere così suddivisi: un’ala anteriore, il centro del Palazzo ed un’ala posteriore.

Nella prima si trova la Sala delle udienze del Re dove sono esposti dipinti e busti dei re laotiani e murales con scene di vita quotidiana; accanto c’è la Segreteria e poi quella che era la Sala delle udienze della Regina, stanza che ospita altri dipinti e sculture.

Al centro del Palazzo c’è la Sala del trono nella quale i muri sono decorati con mosaici splendidi di piastrelle a specchio: qui potrete ammirare i troni reali, la sedia Elephant del Re e alcuni oggetti in vetro che prima si trovavano nel tempio That Makmo.

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Una delle stanze del Palazzo Reale di Luang Prabang

Nell’ala posterie del Palazzo Reale di Luang Prabang c’erano un tempo le stanze da letto, una sala da pranzo, la biblioteca ed alcune stanze nelle quali ci si dedicava alla musica e alla danza: qui sono esposti strumenti musicali e maschere tradizionali laotiane. Per entrare in questo magnifico museo sappiate che è necessario vestirsi adeguatamente, togliersi le scarpe prima di entrare, non fare fotografie e non portare con sè borse che possono essere lasciate all’ingresso. Il costo del biglietto è di circa 1,25$.

Wat Mai

Proprio accanto al Palazzo Reale, il Wat Mai è il tempio più famoso di Luang Prabang nonché il più grande. I lavori di costruzione di questo antico monastero buddista iniziarono nel 1738 per concludersi nel 1788. Il suo nome in Laos è il seguente: Wat Mai Suwannaphumaham (che tradotto vuol dire “il nuovo tempio”). In certi periodi è stato utilizzato come Tempio reale e divenne residenza ufficiale di Pra Sangkharat, uno dei più importanti rappresentanti del buddismo laotiano. La sua particolarità maggiore sono i 5 livelli dei tetti mentre la facciata è decorata con dei bassorilievi raffiguranti Buddha e la sua storia.

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Il Wat Mai, il tempio più importante di Luang Prabang

Anche gli interni del Wat Mai sono splendidi tra incisioni in legno, le colonne del porticato coperto e le magnifiche decorazioni in rosso e giallo-oro delle stanze. Se siete a Luang Prabang non perdete l’occasione di visitarlo. Il tempio è aperto tutti i giorni dalle 8 alle 17 ed il biglietto di ingresso, acquistabile direttamente all’entrata, costa circa 1$.

Proprio di fronte al tempio è inoltre possibile assistere alla tradizionale Cerimonia della donazione dell’elemosina, un’antica usanza buddista molto sacra praticata dai monaci ogni giorno all’alba: con i loro tradizionali abiti arancioni i monaci si recano a piedi nudi qui per ricevere le donazioni da parte dei devoti. Se volete prendervi parte siate rispettosi e osservate il tutto in silenzio.

Il mercato notturno di Luang Prabang

Aperto ogni giorno dalle 17 alle 22, il mercato notturno di Luang Prabang è un’esperienza da vivere se siete in città. Lo trovate su Sisavangvong Road, vicino al Palazzo Reale: qui ogni sera la zona diventa pedonale e si anima grazie agli oltre 300 venditori che vendono i loro prodotti artigianali. Gli amanti dello shopping e non solo potranno così rilassarsi ed entrare in contatto con la cultura locale: la maggior parte degli oggetti in vendita sono infatti realizzati dalla popolazione locale, dai tessuti alle scarpe passando per borse, argento, oro, lampade, pezzi di antiquariato. Il mercato è piuttosto economico e ogni oggetto acquistato contribuirà all’economia della città.

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Il mercato notturno di Luang Prabang

Una delle caratteristiche del mercato notturno di Luang Prabang è l’estrema discrezione dei venditori che non forzano i visitatori all’acquisto e si dimostrano estremamente cortesi nel rispondere alle domande sulla merce che vengono poste loro: molti parlano anche un po’ di inglese quindi non avrete problemi di lingua.

E se passeggiare e scoprire la cultura locale non vi basta, il mercato è anche un’ottima occasione per assaggiare la cucina tradizionale. Sono tante la bancarelle dove si cucina carne o pesce alla griglia, riso e tagliatelle con verdure, pollo marinato e tanto altro ancora servito su foglie di banano e mangiato come un vero e proprio street food dai sapori esotici e deliziosi.

Wat Xieng Thong

Il secondo tempio da visitare a Luang Prabang è il Wat Xieng Thong che vuol dire Tempio della città d’oro. Venne costruito nel 1559 da re Say Setthathirat su un promontorio dove si congiungono i due fiumi, il Nam Khan ed il Mekong. Esempio magnifico dell’arte laotiana, è uno dei pochi templi che non ha subito razzie nei secoli passati ed oggi si mostra in tutto il suo splendore.

Qui venivano incoronati i sovrani del Laos fino all’avvento del regime comunista nel 1975: il maestoso tetto spiovente è stato laccato di nero nel 1960 dopo essere stato restaurato. Sempre a quell’anno risale un magnifico mosaico che raffigura l’albero della vita: lo potete ammirare nel retro del tempio.

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Il Wat Xieng Thong

L’entrata del Wat Xieng Thong è un portale di legno intarsiato da artigiani laotiani. Anche le mura degli interni sono estremamente decorate con delle lamine d’oro a raffigurare scene di vita quotidiana del Laos. All’esterno del tempio si trovano inoltre delle cappelle anch’esse decorate a mosaico in vetro; in una di queste sono conservate le ceneri degli ultimi reali laotiani mentre in un’altra si trova il carro funebre ornato con draghi in legno che veniva utilizzato per portare in processione le urne cinerarie.

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