Fontane di Brindisi

Quando l'acqua diventa un bene raro e prezioso, accade che le fontane siano il luogo più importante della città. Le fontane monumentali di Brindisi raccontano la storia di questa cittadina: ecco quali sono

Fontane di Brindisi

Fra i vari monumenti caratteristici della città di Brindisi, le fontane monumentali sono una peculiarità di questa città.

Le fontane sono il frutto dei benefici ricevuti della maestria dei romani che, nel I secolo d. C., sotto l’imperatore Claudio, realizzarono un acquedotto che portava acqua alla città di Brindisi dalla zona acquifera di Pozzo di Vito e lungo la strada per giungere in città l’acquedotto raccoglieva le acque di altri pozzi.

Prima di essere utilizzata per usi potabili, l’acqua veniva depositata nei serbatoi, dove restava per qualche tempo per far precipitare sul fondo il fango. Purtroppo la volta del grande serbatoio fu demolita e le vasche furono interrate nel 1530, quando per necessità difensive venne realizzata la nuova mura a difesa della città; alcune parti rimaste si trovano a lato del bastione di Porta Mesagne.

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Fontana Grande

Fontana Grande

Prima fra tutte la Fontana Grande, più conosciuta come Tancredi, si trova a brevissima distanza dal termine dell’antica via Appia, venne costruita in epoca Romana, ma prende il nome dal conte Tancredi, ultimo re normanno, che la fece restaurare nel 1192, a ricordo del matrimonio celebrato quell’anno tra suo figlio Ruggero e Irene di Grecia, figlia dell’imperatore di Costantinopoli.

Successivamente, nel 1540, la fontana fu nuovamente restaurata, unitamente alla parte terminale della via Appia. Nel 1828, la Fontana Grande fu di nuovo riparata e ampliata a sottolineare la sua importanza, infatti garantiva acqua purissima a cui si attingeva, non solo per le esigenze dei cittadini e degli animali, ma anche per irrigare gli orti e i giardini.

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Fontana de Torres

Fontana de Torres

Un altro importante monumento è la Fontana de Torres, nella centralissima Piazza Vittoria, le cui origini risalgono alle estati del 1617 e 1618 in cui scoppiarono a Brindisi delle epidemie che fecero molte vittime. In questo periodo i cittadini erano costretti ad andare a prendere l’acqua al torrione di S. Giorgio o alla Fontana Grande.

Il capitano Pedro Aloysio de Torres, governatore della città e castellano dell’isola e del forte a mare, per garantire l’acqua ai cittadini, decise di far  costruire, a carico dei cittadini facoltosi, tre fontane all’interno del centro abitato.

Fontana di piazza Vittoria

La fontana di piazza Vittoria, allora Piazza Mercato, veniva utilizzata soprattutto per le esigenze del mercato che si svolgeva nella piazza, che appunto aveva il nome di piazza delle Vettovaglie e poi piazza del Mercato.

In particolare, per la realizzazione della fonte venne utilizzata una preesistente vasca marmorea che in epoca medievale era stata impiegata come fonte battesimale.

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La Fontana delle Ancore

Fontana delle Ancore e dell’Impero

La Fontana delle Ancore si trova in piazza Cairoli e risale al 1937. La prima vasca-fontana con zampillo centrale fu realizzata nel 1921, dieci anni dopo, la vasca fu arricchita da quattro basamenti sui quali poggiavano due grosse rane e due tartarughe. La colonnina centrale era formata da quattro fasci littori che reggevano un’elegante coppa. Sei anni dopo la fontana fu completamente rifatta prendendo l’aspetto attuale.

La Fontana dell’Impero venne fatta costruire dall’Amministrazione Provinciale nel 1940, sulle lastre di marmo verde fu posta una semplice iscrizione dedicata a Benito Mussolini. La Fontana dell’Impero sorge ai piedi di piazza Santa Teresa e completa le due rampe di scale che portano sulla sommità della piazza. La fontana si presenta con linee rigide e severe e sulla sommità porta l’emblema dell’aquila, mentre a destra e a sinistra lo stemma della città e della provincia di Brindisi e centro la scritta relativa alla dedica al Duce.

La Fontana Monumentale

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