È raggiungibile solo via mare in 7 giorni. Ecco l’insediamento umano più remoto della Terra

Ecco l'insediamento più distante dalla terraferma. Si tratta di un luogo dal fascino particolare ma ricco di storia ed usi decisamente strani per la società moderna!

È raggiungibile solo via mare in 7 giorni. Ecco l’insediamento umano più remoto della Terra

Nell’immaginario comune la maggior parte dei turisti crede che il luogo più difficile da raggiungere ed il più remoto sia l’Isola di Pasqua, famosa per le sue teste che incutono timore ed affascinano allo stesso tempo. Bisogna, invece, sapere che in pieno Oceano Atlantico esiste un altro luogo, sempre abitato da esseri umani, che si fregia di un titolo davvero molto particolare.

Si tratta del luogo più distante in assoluto dalla terraferma. Stiamo parlando dell’arcipelago di Tristan da Cunha, dal quale prende il nome anche la sua isola più grande.

Questo è quello che trovereste una volta giunti in quest’isola decidamente affascinante. Un cartello vi darà il benvenuto nell’isola più remota, nel quale sono anche riportate le distanze da alcune città molto importanti come Londra o Oslo.

Per comprendere bene quanto sia distante questo luogo, bisogna pensare che l’altro scorcio di terra più vicino all’isola di Tristan da Cunha é l’Isola di Sant’Elena…che dista ben 2000 km. L’unico modo per raggiungere l’Isola di Tristan da Cunha è imbarcarsi a Città del Capo ed affrontare un viaggio lungo ben 7 giorni. Si tratta di un’isola che fa parte, insieme alla prima citata Isola di Sant’Elena ed all’isola di Ascensione, dei territori d’oltremare britannici.

La scoperta di queste isole risale ai primi del Cinquecento e furono i portoghesi i  primi a poggiare i piedi su questi territori. Nel 1816 però l’Isola di Tristan da Cuhna passò sotto il dominio inglese.

L’isola prende il nome dell’uomo che l’avvisto per primo nel lontano 1506, un certo Tristao da Cunha mentre il territorio e l’area circoscritta in cui vivono li abitanti dell’isola è noto come Edimburgo dei Sette Mari. Un luogo senza alcun dubbio ricco di mistero e di fascino in cui la natura prevale su tutto ed in cui di certo non bisogna temere la solitudine.

Ogni edificio non è certamente moderno o all’avanguardia. Anzi si cerca di edificare senza impattare troppo sull’ambiente e mantenendo lo stile imposto dalla tradizione.

Se vi state chiedendo quante siano le anime che abitano in quest’isola, sappiate che ci sono ben 266 persone che possono fregiarsi di un’area vasta oltre 98 km quadrati.

In questo territorio si vive ancora tenendo in considerazione i principi stabiliti d William Glass. Fu proprio lui infatti il primo uomo, un militare britannico, che per primo decise di vivere in quest’isola in modo permanente e per questo viene tutt’oggi considerato il fondatore della comunità e viene ancora preso come riferimento il suo stile di vita che funzionò ai tempi e continua ad essere valido oggi.

I principi stabiliti da William Glass prevedono che gli abitanti siano uguali in tutto e per tutto, la condivisione delle terre e nessuno ha la possibilità di diventare ricco o povero!

Un principio davvero molto bello che è possibile mettere in pratica in quel luogo molto piccolo che proprio per questo motivo è un vero e proprio regno di pace.

Gli abitanti del posto, noti come Tristatiani, si arrangiano a fare di tutto anche se le professioni più diffuse sono l’allevatore, l’agricoltore ed il pescatore. Per queste tre attività gli abitanti dell’isola riesco addirittura a esportare i prodotti. Purtroppo però per tutto il resto devono provvere con prodotti importanti soprattutto a livello energetico, oggettistica e suppellettili varie.

Si tratta di una meta molto ambita non solo per le sue peculiari caratteristiche ma anche e soprattuto per il suo stile di vita tanto che parecchi ricercatori hanno condotto degli studi per valutare lo stato di salute degli abitanti dell’isola.

L’unico neo e male che affligge l’isola è l’endogamia, legata per lo più all’esiguo numero di abitanti e che sta provocando la nascita di bambini con malattie genetiche, quali asma congenita e diverse malattie oculari.