Chiesa di Santo Stefano a Belluno

Circondata dall'omonima piazza, la chiesa di Santo Stefano è uno degli edifici più amati dai bellunesi e più visitati dai turisti. Insieme alla basilica cattedrale di San Martino, rappresenta l'edificio religioso principale del capoluogo veneto

Chiesa di Santo Stefano a Belluno

Costruita in stile gotico, la chiesa di Santo Stefano è, insieme al Duomo, il luogo di culto più importante di Belluno. La chiesa, progettata da Giorgio Tagliapietra da Como, sostituì l’anticha chiesetta di S. Maria delle Grazie, e fu iniziata a costruire dai monaci dell’Ordine dei Serviti, che a pochi passi avevano il loro convento (soppresso nel 1806). Fu durante gli scavi del campanile della chiesa che fu rinvenuto il famoso sarcofago di Caio Flavio Ostilio e della moglie Domizia, oggi custoditi nella corte di Palazzo Crepadona.

La chiesa è situata nell’omonima piazza, che fu costruita dopo la soppressione del cimitero posto sul lato nord della chiesa. Dal ‘500, la piazzetta Santo Stefano può vantare una bellissima fontana al centro e, sul lato est, la statuetta del leone di San Marco, a testimonianza del dominio di Venezia sulla città.

Descrizione

La struttura esterna non è molto complessa: la facciata principale richiama la struttura ‘a capanna’ interna; spicca un’unica abside poligonale che sporge dal muro posteriore. Molto elaborato ed interessante, invece, il portale in stile tardo-gotico che presenta un archivolto composito affiancato da guglie e statue: di notevole bellezza artistica, inoltre, la Madonna della Misericordia raffigurata in bassorilievo all’interno della lunetta.

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La piazzetta Santo Stefano, di fronte alla chiesa

L’interno è composto da tre navate absidate, sovrastate da cappelle a volta poggiate su colonne bicromate, ma sono soprattutto le due cappelle qui presenti ad essere pregne di opere significative. La prima, la Cappella Cesa, presenta diversi affreschi di Jacopo da Montagnana (attribuibili, forse, ad Andrea Mantegna), Matteo Cesa e Andrea Di Foro.

Nella seconda cappella, la Cappella dell’Addolorata, vi sono due angeli lignei ad opera di Brustolon (che fece un’opera simile anche nella basilica cattedrale di San Martino), oltre ad opere di Gaspare Diziani, Antonio Lazzarini, Francesco Dalla Dia, Francesco Frigimelica e Cesare Vecellio.

Di particolare interesse, anche il campanile in pietra, che presenta un curioso quadrante diviso in 24 ore, come era in uso, soprattutto in area germanica, nel XV secolo.

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La lunetta della chiesa di Santo Stefano

Come arrivare

Dalla stazione, ci vorranno solo pochi minuti. Uscite sulla sinistra e, dopo pochi metri, imboccate via Dante Alighieri sulla vostra destra; dopo poco più di 200 metri, imboccate sulla vostra sinistra via Ippolito Caffi e proseguite fino ad arrivare all’incrocio con via Jacopo Tasso; andate verso destra per un centinaio di metri fino ad incrociare via Carrera; poi andate a sinistra e proseguite per un altro centinaio di metri e arriverete in Piazza Santo Stefano, dove potrete ammirare la chiesa di Santo Stefano.

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