Anfiteatro Romano a Chieti

L'Anfiteatro Romano di Chieti è una struttura risalente al I secolo d.C., ha pianta ellittica e nasce, respira e prende vita alle pendici del Colle di Civitella, entrando a far parte del Museo Archeologico di Civitella

Anfiteatro Romano a Chieti

Chieti, squisita città abruzzese, ospita uno scrigno di preziose bellezze architettoniche e storiche come il meraviglioso Anfiteatro Romano, edificato nella prima metà del I .C. ai piedi dell’Acropoli per volontà di Marco Vettio Marcello il Procuratore Imperiale della città e della consorte. L’Anfiteatro Romano era poi scomparso dalla realtà cittadina e solo intorno all‘800 cominciarono ad essere riesumati degli antichi reperti. Successivamente, nel 1982, durante la conduzione di scavi finalizzati alla costruzione di un serbatoio idrico, vennero individuati l’ingresso sud del palco imperiale e del podio nonché altri resti dell’Anfiteatro Romano.

Cenni storici e descrittivi

L’Anfiteatro Romano di Chieti (Teate in antichità) si presenta in tutta la sua bellezza avvolta da atmosfere sospese nel tempo, con una pianta ellittica che segue pedissequamente le curve e le linee del terreno lungo le pendici del Colle Civitella ed era connesso perfettamente con il sistema viario extraurbano a sud ed il sistema viario urbano a nord. Tracce della ‘summa cavea’, che doveva essere lignea, non sono state ritrovate.

L’esistenza dell’Anfiteatro Romano viene attribuita all’esimio Sex. Pedius Lusianus Hirritus; l’intera costruzione venne denudata quasi interamente verso prima del VII secolo d.C. e le tombe erano totalmente scevre di corredi con l’eccezione di una, in cui venne trovato un pettine in osso.

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Vista dall’alto dello spettacolare Anfiteatro Romano a Chieti

L’arena dell’anfiteatro è in terra battuta mentre degli scavi ulteriori hanno evidenziato e fatto tornare in superficie le strutture dei sistemi di accesso sud e nord del muro che confina con la tribuna d’onore e l’arena. Sul lato occidentale dell’ellisse, la struttura in muratura è rivestita in ‘opus reticulatum’. Nel I secolo d.C., venne costruita la Cisterna Romana finalizzata a contenere l’acqua piovana; si tratta di una cisterna di proporzioni notevoli, infatti misura 60 metri in lunghezza e 14,65 metri in larghezza; in termini di lunghezza.

La Cisterna Romana è suddivisa in spaziosi vani ciascuno dei quali è largo 6 metri. L’intera struttura era stata progettata e poi realizzata per fungere da serbatoio delle acque indirizzate all’alimentazione delle terme tramite un sistema di condotti. Alle terme è possibile accedere grazie ad una maestosa scalinata in pietra; una volta giunti alle terme ci si imbatterà in due splendide sale con pavimenti a mosaico.

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L’Anfiteatro Romano di Teate, l’antica Chieti

Come arrivare

Dalla Stazione Ferroviaria di Chieti, in auto, procedere in direzione sud su Piazzale Guglielmo Marconi/Viale Benedetto Croce/SS5, alla rotonda prendere la seconda uscita imboccando Via Colonnetta/Largo Fontana, continuare su Via Colonnetta fino a che fa una leggera curva a destra diventando Via della Madonna della Misericordia. Successivamente, proseguire su Piazza Monsignor Venturi e alla rotonda prendere la 4a uscita imboccando Viale Maiella; continuare il tragitto su Via Madonna degli Angeli e successivamente svoltare a destra in Via Asinio Herio ed infine continuare su Via Giuseppe Salvatore Pianell: la destinazione è sulla sinistra.

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